Azzurro contro grigio

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David uscì dalla stanza, dando la possibilità alla ragazza di cambiarsi. Quando restò sola nel bagno, Azzurra ebbe modo di pensare a ciò che era appena successo. Forse lui aveva ragione, non l'avrebbe fatto sul serio, infondo che bisogno c'era di togliersi la vita? 

S'infilò i jeans, sollevata dal fatto che fossero ancora intatti.

L'uomo non si era mostrato arrogante, e questo la stupiva, visto l'aggressività con cui le era saltato addosso. Le era sembrato stranamente...protettivo nei suoi confronti...

Prese la sua maglietta, e quando la indossò, notò un grosso buco sul fianco. Bene, questa non ci voleva proprio. Per fortuna il cappotto l'avrebbe nascosto, ma come lo spiegava poi a sua madre? Elaborò nella mente un paio di scuse, che scartò tutte e decise che ci avrebbe pensato più tardi. Ora aveva altro a cui pensare. 

Impugnò la maniglia, fece un profondo sospiro e uscì dal bagno. Il corridoio era vuoto e dando una breve occhiata al divano si accorse che lui non c'era. Forse è in cucina. Controllò e con suo grande stupore vide che non c'era nessuna sua traccia nemmeno lì. La porta di una delle due stanze chiuse si aprì, e ne uscì fuori David. Aveva indosso una camicia blu a maniche lunghe; aveva intuito il suo disagio quando le stava accanto a petto nudo e si era preoccupato di vestirsi...per lei? Perché? Magari l'aveva fatto per il semplice motivo che aveva freddo. D'altra parte era dicembre, in pieno inverno. Sì, sarà sicuramente così. 

« Ciao » fu tutto quello che uscì dalla sua bocca. Oddio, che cosa stupida...

« Ciao » rispose lui, e per un attimo sembrò imbarazzato. O era solo una sua impressione? « Andiamo. La macchina è fuori. » Si avvicinò a lei, che nel frattempo non si era mossa di un centimetro e quando le fu abbastanza vicino abbassò lo sguardo e indicò il buco della maglietta sul suo fianco. « Quello sarà meglio che tu lo copra »disse.

L'auto era un vero e proprio rottame, e Azzurra si chiese se fosse legale viaggiare con una macchina del genere. Vista dall'interno, poi, era ancora peggio. Il rumore che il motore produceva non prometteva nulla di buono; non si sarebbe meravigliata se quella carcassa si fosse fermata nel mezzo del nulla. Perché ovviamente Mr sono-figo-e-anche-un-po'-pericoloso aveva la casa nel bel mezzo del nulla. Ma per qualche strana ragione, l'auto filò liscia come l'olio durante tutto l'interminabile tragitto. Qualche minuto prima- quanto tempo era passato? Mezz'ora?- Azzurra lo aveva implorato di riportarla alla festa e gli giurò che non avrebbe raccontato nulla a nessuno di quel che era successo in quella casa. In realtà David non le chiese niente a riguardo, ma lei intuiva la sua paura se lei avesse riferito i particolari alla polizia. Perché se no quella freddezza nei suoi confronti durante tutto il viaggio in macchina? 

« Perché vuoi conoscermi? » gli chiese di punto in bianco.

David continuò a guardare la strada, concentrato e rilassato allo stesso tempo. « Perché secondo te un uomo vuole conoscere una donna?»

Quella risposta la lasciò a bocca aperta. Una donna! L'aveva definita una donna! Non una bambina o una ragazzina, una donna! Perché un uomo vuole conoscere una donna? Oh certo, il sesso! 

« Ehm...non saprei » arrossì. Provò a catturare una qualsiasi emozione nel suo sguardo; tenerezza, rabbia, noia...nulla! Quell'uomo era un cubetto di ghiaccio. Ghiaccio... Il pensiero del ghiaccio sulla sua pelle la fece arrossire ancora di più. Si morse il labbro inferiore e cacciò quel pensiero. 

« Non farlo. »

E adesso di che diavolo sta parlando? « Cosa?»

Non lasciarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora