Primo giorno di lavoro

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(Izuko:)

Si era bloccato davanti alla porta di metallo spesso, non riusciva a credere di aver avuto quel posto senza raccomandazione! C'era riuscito! Ora il problema era come entrare visto che non l'impronta digitale registrata né la carta magnetica per aprire.

La struttura fortificata era enorme, composta da varie ale e che si estendevano sia in altezza che in lunghezza.

Dava l'dea di un'enorme laboratorio visto che tutto il cemento e metallo era dipinto di bianco.

La struttura centrare era la più grande poi c'entrano quattro annesse, la più grande minacciosa era sulla destra piena di segnali di pericolo (non che il resto delle struttura non lo fosse).

Poi quella sulla sinistra era fomentata da due voliere di cui una enorme, si chiese cosa potesse essere contenuto in una voliera così, neanche un'aquila avrebbe avuto bisogno di così tanto spazio.

Non ne era sicuro ma intravedeva c'era un'altro pezzo di struttura collegato alla voliera.

Il resto era tutto piuttosto minaccioso e poco rassicurante: compreso il cancello alto almeno setto metri di acciaio e con i segnali di alta tensione appesi per tutto il perimetro.

Deglutì a fatica continuando a cercare un modo di entrare in quella struttura che sembrava urlare -niente esce ne entra da qui-.

-Tutto ok?- sobbalzò sentendo una presenza dietro di se, rischiò di schiantarsi contro il cancello scattando in avanti, l'altro l'afferrò -calmati- era un ragazzo in uniforme con i capelli per metà rossi e per metà bianchi con gli occhi di due colori diversi.

-Sei quello nuovo vero?- Izuko annuì velocemente - mi chiamo Shoto Todoroki piacere di conoscerti- -Izuko Midoriya- era spaventato ma la guardia sembrava particolarmente felice di vederlo quindi tentò di apparire solere anche lui.

Per fortuna Todoroki aveva una carta magnetica in grado di sbloccare il cancello e le sue impronte digitali andavano bene.

-Vieni- li fece segno di seguirlo quando la porta si aprì per rivelarne subito un'altra identica solo con una scritta -EDDQ seguita dalla scritta PEDC- -ti ricordi per cosa sta'?- Shoto lo guardava in modo strano, forse era un test dedusse il minore.

-Entità Dotate Di Quirk e l'altra Pericolo Entità Da Contenere- il ragazzo annuì piano -tra poco arriverà il nostro superiore intanto indossa l'uniforme lì-.

Effettivamente c'era una divisa su un appendi abiti.

Entrò nel camerino coperto solo da una tendina e si cambiò, il tessuto era pesante anche se poco spesso, elastico ma non eccessivamente aderente.

Era una tuta bianca con varie tasche, c'era anche un casco che mise subito collegandolo alla tuta.

Sembrava un'astronauta adesso.

Uscì piano -non serve che porti anche il casco per ora- comunicò Todoroki mentre teneva in mano il suo, seguendo il consiglio Izuko lo rimosse, era difficile respirare con quel robo.

-Uomini- si accorse dell'arrivo del suo superiore a quelle parole e si inchinò istintivamente -lascia stare le formalità- il verdino si alzò era una donna con i capelli lunghi e neri e gli occhi azzurri, e molto alta constatò in fine -mi chiamo Nemuri Kayama e sono una guardia di quanto livello- il più alto notò Izuko.

-Tieni è la tessera di primo livello così potrai entrare dal cancello ed accedere ai posti meno pericolosi da solo- la prese con riluttanza -la tuta è ignifuga, anti taglio, idrorepellente, galleggia e evita che scorie biologiche entrino ma non ti proteggerà da tutto, anzi quasi da niente. Ha un limite- il piccolo se la guardò addosso, quella prima gli era sembrata quasi un'esagerazione...e ora gli stavano dicendo che non bastava.

In gabbia come animaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora