verità?

43 7 0
                                    


-Basta con questi cazzo di call center! Vi ho detto di eliminare il mio numero porca...- -ciao Bakugo...- sussurrò spaventato -Nerd?- -come mi hai chiamato?- -Midoriya intendevo, la guardia- la voce gli si inclinò forse per rabbia dovuta a non capiva cosa -sì sono io scusa l'ora ma ho staccato ora e non posso chiamare da lavoro- provò a cambiare discorso e mostrarsi amichevole -da quando a voi guardie è permesso chiamarci?- -ehmm, beh- sentì una risata -il Nerd che infrange le regole questa sì che è buona!- rideva a crepa pelle e lasciò sempre più stranito il ragazzo, -mi conosci?- -tu mi conosci?- tornò serio all'improvviso.

No era la risposta ma come un flash una scarica di energia gli attraversò il corpo, vertebra per vertebra -Izuko!- la voce di una bambino, guardò l'armadio e si ricordò chiaramente un bambino biondo che ci lanciava una piccola esplosione contro rompendolo -sì, io e te giocavamo insieme da piccoli?- -quindi ricordi?- -non lo so...- -perché mi hai chiamato?- -risposte- si strinse il tessuto dei pantaloni -non posso aiutarti- -no non attaccare!- -non posso dirti che succede- -quindi lo sai?- -sempre troppo intelligente.

Il fiato gli mancò, il ragazzo dei capelli biondi acuminati era davanti a lui con l'uniforme di contenimento -sempre il solito, ma come ti vengono certe idee rischiose del cazzo!?- tornò a parlare prendendo in considerazione il miraggio-eravamo amici prima del contenimento? E poi siamo scappati ti ho cercato di nascondere?- -non posso dirtelo- -perché?- -se te lo dico non riavrai più i ricordi...- riattaccò lasciandolo così, solo con se stesso.

Fissò lo schermo con la rubrica, cazzo quindi prima era amico di un soggetto? Forse a questo erano dovuti tutti quei miraggi/ricordi delle struttura, era andato a far visita a Bakugo, ma le visite erano illegali.

Sospirò.

Dormì ma sognò solo il nero, assoluto.

Si svegliò e per prima cosa andò in cucina per scusarsi con sua madre, non l'aveva salutata la sera prima dopo essere rientrato.

La trovò a parlare al telefono -a sì?- sorrise malinconicamente -non ti preoccupare è un ragazzo forte- sbuffò -sempre il solito- poi si accorse del ragazzo e riattaccò all'istante senza neanche salutare.

Izuko fece un ghigno furbo -quindi inizia a essere una cosa seria?- -ehm...sì?- fece una risatina nervosa lasciando il telefono sul bancone con ancora lo schermo acceso, Midoriya si avvicinò per rendere una tazza propio all'armadietto davanti e vide...e vide che l'ultima chiamata era registrata come "Bakugo" si girò sconvolto verso sua madre e prese il telefono -che c'entri il questa storia?! Come lo conosci!?- urlò per frustrazione e la donna si ritrasse -Izuko posso spiegare- -perché sei in contatto con un soggetto?!- rimase zitta iniziando anche a sudare -certo...- però sussurrò lui -le visioni, lui era qui, eravamo amici da piccoli- la donna abbassò lo sguardo verso i suoi piedi annuendo leggermente -questo collega tutto: l'armadio rotto, il suo quirk sono le esplosioni, le visioni di noi che scappavano dalla casa perché c'era la polizia e i discorsi con Todoroki dentro la struttura, tutto torna!- lei annuì ancora finalmente avanzando per cercare ad accarezzare il piccolo -noi aravamo amici e io volevo aiutarlo ad evadere? Per questo ho violato il contenimento e sono andato con Todoroki- lei rimase in silenzio -e questo? Ho veramente aiutato un soggetto? è terribile!- -Bakugo non è solo un soggetto e comunque non posso dirtelo- ancora con quella storia? -mamma tu mi devi una spiegazione- -saprai tutto a tempo debito- sospirò ancora.

Non aveva senso insistere.

-Va bene, mi fido di te- -grazie Izuko- gli prese la mano.

Andò a lavoro poco dopo aver fatto colazione e si ritrovò presto a girare per quei corridoi.

Iniziò a sistemare le celle nel settore B, fu piuttosto piacevole rivedere Froppy, lo salutò scuotendo la mano attraverso il vetro appena entrò.

In gabbia come animaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora