Capitolo 6-

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Quando arrivai a mensa Jimin era seduto al nostro solito tavolo. Aveva la testa china sulla sua tazza di cereali gli occhi gonfi e stanchi, i capelli biondi scompigliati, indossava i vestiti puliti e grigi. Mi avvicinai sedendomi di fronte a lui con il mio vassoio e lui alzo appena gli occhi per poi buttare fuori l'aria del naso e starsene zitto. Era arrabbiato lo si vedeva dal suo modo di fare, dalla sua chiusura nei miei confronti.

<< non è colpa mia>> sussurrai

<< potevi importi>> disse semplicemente

<< lo fatto.>> dissi

<< potevi dire no>> alzo le spalle

<< ho fatto anche questo>>

Lui alzo lo sguardo. << non hai dormito>> gli dissi

<< tu si?>> mi morsi il labbro

<< com'è Jungkook? Meglio del tuo vecchio coinquilino immagino!>>

Lo osservai << sei geloso>> lui sbuffo e spinse via il vassoio alzandosi.

Mollai la mia colazione e lo segui.

<< non ho davvero potuto far niente >> gli dissi seguendolo mentre si alzo il cappuccio della sua felpa e andò verso il giardino.

<< questo lo so, l'hai già detto!>> disse con rabbia Jimin aprendo la porta e uscendo.

Il sole mi colpi a pieno viso e respirai l'aria fresca, apri gli occhi precedentemente chiusi per via della luce del sole e fissai il cielo limpido sopra di me, scossi poi la testa scendendo le scale e seguendo Jimin.

<< Jimin!>> urlai correndogli contro e lui si fermò.

<< non sono geloso.>> disse fissandomi

<< però lo sei>> dissi io e lui serrò la mascella.

<< siamo sempre stati insieme. Non sopporto l'idea che ci separano.>>

Scossi la testa e lo abbracciai. << nessuno ci separerà te lo prometto Chimmy. Davvero>> lui restò rigido e poi però si sciolse e mi abbracciò, lo strinsi più a me e respirai il suo profumo, sapeva di menta e sorrisi.

<< resteremo insieme ok?>> dissi portando la mano a massaggiargli l'attaccatura del collo << te lo prometto.>>

Lui sciolse l'abbraccio fissandomi << non fare promesse che non puoi mantenere.>>

<< con chi parli?>> chiese una voce alle mie spalle. Mi voltai e vidi Jungkook, tempismo sbagliato, pensai subito vedendo il suo sguardo. Ci aveva impiegato poco da Namjoon e sapevo che dopo di lui toccava a me.

<< i-io.... >> deglutì. << Jungkook lui e Jimin e noi stav...>> mi voltai ma Jimin non c'era più se ne era semplicemente andato lasciandomi lì da solo. Ci rimasi male e fissai per qualche secondo il vuoto davanti a me.

<< Taehyug tutto bene?>> chiese Jungkook e io scossi la testa fissandolo

<< s-si>> dissi per poi sorridere << molto probabilmente non voleva presentarsi è un po' arrabbiato>> dissi e Jungkook mi fissò confuso.

<< Kim?>> Jin apparve dietro Jungkook e io annui

<< Namjoon.>> spiegai a Jungkook sospirando. << ci possiamo vedere dopo ti va? Ora va a fare colazione.>> sorrisi << ho visto che Jin la doccia te l'ha fatta fare da solo.>> dissi fissando i suoi capelli gocciolanti.

<< già>> disse toccandosi una ciocca << è stato gentile.>>

Annui e poi lo superai << aspettami eh!>> dissi scherzando solo perché volevo sentirlo ridere e ci riuscì.

<< è dove altro potrei andare?>>

Jin mi portò senza fiatare davanti alla porta dell' ufficio di Namjoon e bussò due volte.

Mi fece entrare e io mi sedetti di fronte a lui sulla solita poltroncina rossa. Namjoon finì di scrivere quello che stava scrivendo su una cartella e poi mi dedicò il suo tempo.

<< sei stato bravo con lui>> disse e io sapevo di chi si riferiva. Tutte e due ci capivamo al volo quasi sempre, a volte avevo quasi paura che Namjoon potesse leggere i miei pensieri attraverso la mente, sarebbe figo si ma anche molto spiacevole.

<< ho solo pensato che non avrebbe voluto che Jin lo toccasse e gli somministrava un calmante bucando la sua pelle.>> gli spiegai

Namjoon sorrise << Jin l'avrebbe fatto perché era il suo lavoro.>>

<< bhe è questo era il mio giusto?>> Namjoon mi fissò inarcando un sopracciglio

<< non ha fermato Jin quindi voleva vedere se io potevo calmare Jungkook. Ha lasciato si che Jimin si separasse da me e che lui prendesse il suo posto perché voleva che io e Jungkook ci conoscessimo e spera che diventiamo amici.>> dissi incrociando le gambe << molto probabilmente pensa che possiamo aiutarci a vicenda.>>

Namjoon sorrise e la sua fossetta si fece visibile al lato destra della sua guancia. << sei intelligente. Mi sarei quasi stupito se non ci fossi arrivato.>> disse

Alzai le spalle << perché vuoi che noi due siamo amici?>>

Namjoon appoggio le mani sulla cartella che ebbe difronte fissandola sospirando, mi sporsi appena per leggere di chi appartenesse e lessi il nome Jeon, bastò quella per capire di chi si trattasse.

<< diciamo che Jungkook ha bisogno di un amico>> disse alzando lo sguardo.

<< perché proprio io? Hobi è più dolce con le persone.>> dissi io fissando Namjoon.

<< perché anche tu hai bisogno di un amico.>> socchiusi le labbra

<< io però ho Jimin.>> dissi fissandolo negli occhi.

<< qualcuno che non sia Jimin>> disse lui.

<< come mai non lui? >>

Evitò la domanda e si alzò, lo fissai mentre aprì il mobile con la chiave e poi ci infilò la cartella di Jungkook richiudendo il mobiletto e depositando la chiave nel primo cassetto della sua scrivania, fece tutto quello con tranquillità come se volesse che io fissassi tutto e già capivo il suo gioco.

<< ho bisogno che tu e Jungkook diventate amici. Penso che potete aiutarvi a vicenda. Che TU puoi davvero aiutarlo Taehyung.>> 

the demons in my mindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora