prologo

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- Hey ricordatevi che domani iniziamo il ritiro a Tokyo, quindi cercate di essere puntuali che si parte presto. Buonanotte.

- Si capitano!- rispondettero tutti in coro mentre finivano di cambiarsi. 

- Oh Daichi-san aspettami che vengo con te!-

- Va bene ma sbrigati Suga. Vieni anche tu Asahi-san?-

- Si, va bene.-

- Okay. Vi aspetto al cancello. A domani ragazzi.- 

Detto questo il capitano uscì per essere poi seguito poco dopo dagli altri due ragazzi del terzo anno. Varcarono i cancelli della scuola, lasciandosi alle spalle il chiasso proveniente dallo spogliatoio dove si trovava il resto della squadra, per poi percorrere in religioso silenzio i vicoletti della loro piccola ma confortevole cittadina con la luna che li accompagnava lungo il loro percorso di ritorno verso le loro dimore.

- Quindi da domani iniziamo con il piano?- chiese Asahi, interrompendo la quiete creatasi in quei pochi minuti nei quali si erano allontanati dalla scuola. 

- Esatto. Sono così emozionato, non vedo l'ora di farli mettere insieme.-

- Hehe anche io.- aggiunse Sugawara concordando con il capitano.

- Ma siete sicuri che si piacciano? Non per qualcosa, perché anche io li vedo benissimo insieme, però...- si interruppe l'asso della Karasuno, facendo voltare verso di sè li altri due che fino a poco prima stavano camminando davanti al moro.

- Cosa c'è Asahi?- si rivolse a lui Sugawara, l'alzatore dai capelli grigi.

- E' che vorrei evitare di combinare casini inutili, ecco.- riprese il castano dopo qualche minuto di silenzio, passati probabilmente a cercare le parole giuste e a decidere se esporre o meno il suo pensiero.

Il capitano, si prese anche lui qualche momento per esporre i suoi pensieri, limitandosi ad osservare le nuvolette di vapore che si formavano dall'incontro del suo respiro caldo con il vento gelido arrivato prematuramente, visto che si trovavano solamente a metà ottobre, segno dell'inverno imminente.

- Onestamente credo che sia scattato in loro qualcosa sin dalla prima volta che si sono visti, nella partita alle medie, e che col tempo questi sentimenti siano diventati mano mano più forti. Io voglio semplicemente aiutarli a realizzare i sentimenti che provano l'uno per l'altro.-

- E dobbiamo riuscirci in una settimana?-

- Esattamente.- rispose il capitano con un ampio sorriso sul volto, osservando l'espressione preoccupata e scettica che aveva assunto il volto dell'asso. I suoi due amici lo fissarono per qualche istante per poi scoppiare a ridere facendo un gran chiasso, portando un po' di vita in quella strada dove fino all'arrivo dei tre giovani regnava il silenzio. Dopo poco venne contaggiato anche l'asso, che finalmente si rilassò, lasciando scivolare via tutte le inutili preoccupazioni che gli hanno dato il tormento sin da quando gli era stato proposto il piano.

Una volta che si furono calmati tutti, ripresero il loro cammino verso le rispettive case, fin quando non arrivarono al bivio dove avrebbero dovuto separarsi. 

- Bene ragazzi, riposatevi bene che dobbiamo dare il 100% in campo in questi giorni che passeremo a Tokyo, ed in più dobbiamo stare appresso a quei due. Ci vediamo domani mattina qui okay? Così andiamo insieme a scuola.-

- Certo Daichi, va bene. A domani ragazzi!- disse Sugawara, cominciando ad avviarsi verso la via di casa sua.

- Va bene. A domani.- salutò i due ragazzi anche l'asso, per poi imboccare la seconda di quel bivio a tre strade, anche lui diretto verso la sua dimora. 

Daichi ricambiò i vari saluti che gli erano stati rivolti e si incamminò anche lui verso casa, carico per ciò che sarebbe avvenuto in quella settimana nella scuola del Nekoma.  

𝑇ℎ𝑖𝑠 𝑖𝑠 𝑎 𝑙𝑜𝑡 𝑏𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟 - [ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora