[5] - 17 ottobre

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Ora l'alzatore titolare della Karasuno era molto più tranquillo. 

Anche in campo era molto più rilassato rispetto al giorno prima. La chiacchierata con il suo senpai gli aveva giovato molto. 

All'inizio appena rivelato quel suo piccolo segreto era davvero ansioso e preoccupato, non sapendo come potesse reagire Sugawara, ma poi sentendo l'altro ridere e tirargli un'amichevole pacca sulla schiena in segno di incoraggiamento si è rasserenato immediatamente. 

Certo comunque era lo stesso un po' scioccato dalla frase pronunciata in seguito dal ragazzo dai capelli argentei, che se ne uscì con: - Lo sapevo da un pezzo!-

In quel momento aveva guardato sconvolto l'ex titolare, chiedendo naturalmente che gli venissero fornite delle spiegazioni, visto che lui stesso se ne era reso conto solo poche ore prima che quella conversazione ebbe luogo. 

Inutile dire che Sugawara, quasi da copione, ricordando l'obbiettivo che la squadra si era prefissata per quella settimana di ritiro, disse semplicemente che si era immaginato che prima o poi qualcosa sarebbe sbocciato tra di loro, facendo intuire a Kageyama che c'è anche solo una remota possibilità che i suoi sentimenti possano essere ricambiati.

In questo momento si trovavano tutti in palestra, per fare come sempre le solite partite di allenamento e tutto filava liscio come l'olio. Avevano anche vinto tutte le partite disputate fin'ora, cosa mai successa nei quattro giorni precedenti, dove ne avevano perse la maggior parte.

Ad un tratto la luce che entrava dalle porte aperte cominciò a venir meno. Quel chiaro giallo che rischiarava tutto ciò che incontrava stava cambiando. Pian piano si stava trasformando in un triste grigio spento, che con se portò una fitta piogga, che batteva veloce su tutta la struttura, facendo riechegiare all'interno della palestra il rumore che emettevano le gocce d'acqua contro il metallo.

I giocatori dopo i primi attimi di questo improvviso cambio metereologico tornarono a giocare industurbati, mentre gli allenatori si occuparono di chiudere porte e finestre e di accendere i fari posizionati sul soffitto della struttura.

La situazione restò invariata per circa una mezz'oretta, dopo della quale si cominciarono a sentire dei forti tuoni in lontananza e l'acqua che sempre più veloce batteva sul tetto, formando così un casino assordante che cancellò ogni minima traccia della calma iniziale.

Dopo di poco un angolo della palestra divenne completamente buio. Il faro che lo illuminava si era spento, forse proprio a causa del mal tempo. Subito gli altri lo seguirono, lasciando tutti i presenti avvolti dall'oscurità. 

Tutti vennero colti da un terrore improvviso, chi più e chi meno.

Gli allenatori correvano a destra e a manca per cercare delle torce e degli ombrelli per far fronte sia al temporale che al blackout. Invece i ragazzi cercarono di mettersi il più vicino posibile, in modo da non perdersi di vista. 

Nella palestra si trovavano le squadre della Karasuno e della Fukurodani che stavano disputando una partita, mentre la Nekoma e l'Aoba Johsai erano in un'altra struttura che facevano degli allenamenti individuali, ma non si sapeva se il blackout avesse colpito anche loro. 

Intanto i corvi e i gufi si radunarono nelle loro rispettive metà campo e gli allenatori, tornati in palestra dopo aver setacciato tutte le stanze collegate ad essa, diedero ai due capitani due torce per non restare completamente al buio.

- Okay ragazzi, manteniamo la calma. I senpai riattiveranno il generatore, non preoccupatevi.- 

Le parole d'incoraggiamento del capitano ebbero l'effeto desiderato, riuscendo a calmare i suoi compagni. 

𝑇ℎ𝑖𝑠 𝑖𝑠 𝑎 𝑙𝑜𝑡 𝑏𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟 - [ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora