[7] - 19 ottobre [EPILOGO]

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Il clima nella palestra migliorò subito, mettendo solamente più grinta ai ragazzi, spingendoli a dare il massimo in quell'ultimo giorno di ritiro. 

Stanchi morti poi andarono a dormire. 

Il risveglio quella mattina per Kageyama fu simile al precedente, tranne che per una piccola differenza: non teneva la mano di Hinata nella sua, bensì stringeva tutto il suo corpo in un caldo abbraccio. Si trovavano in quella posizione perchè, mentre gli altri dormivano loro due rimasero svegli, ancora troppo emozionati per l'accaduto. Stettero qualche ora a parlare nello stesso futon, scambiandosi di tanto in tanto qualche lieve bacio e qualche carezza, quando poi ad un tratto crollarono per la troppa stanchezza, rimanendo quindi abbracciati.

Si perse ad osservare il volto del più basso poggiato sul suo petto. Era così rilassato. Un leggero rossore prese il possesso delle guange del corvino, cosa che lo portò a distogliere lo sguardo per qualche istante. 

Quella mattina, essendo l'ultima, non erano costretti ad alzarsi presto, visto che non dovevano fare allenamento. Tuttavia Kageyama e gli altri volevano lo stesso fare qualcosa di produttivo e divertente per festeggiare la fine del ritiro. 

Uno ad uno cominciarono a svegliarsi e a sistemare le proprie cose, lanciando spesso delle occhiate a Kageyama e Hinata, sorridendo nel vederli così. Il corvino era talemente preso dal viso del più basso che non si accorse di niente. Aveva deciso di restare lì accanto a lui finchè non si sarebbe svegliato, non volendo lasciarlo da solo nel mentre che continuava a riposarsi.

Quando tutti poi ebbero fatto colazione, inclusi i due, si riunirono in palestra, ma non per allenarsi. Rimasero semplicementi lì a parlare, approfittando del poco tempo che avevano prima di doversi salutare.

Non dissero e fecero niente di particolare. L'unica notizia che fece più scalpore è che, finalmente, anche Bokuto e Akaashi si erano fidanzati, suscitando quasi la stessa reazione avuta il giorno prima alla proposta fatta da Kageyama ad Hinata. Il solo ricordo fece venire la pelle d'oca all'alzatore. Si voltò e, cercando di non farsi vedere dagli altri presenti, fece un lieve sorriso al centrale, che dentro di sè esplose di felicità.

Naturalmente poi, visto che stiamo comunque parlando di pallavolisti, come ci si può aspettare che, avendo anche dei palloni, un campo e una rete a disposizione, non improvvisino su due piedi un torneo di pallavolo?

Era impossibile pensare che quei ragazzi così energici e attaccati alla pallavolo riuscistero a stare anche solo un giorno senza giocare, specie ora che era l'ultimo che potevano farlo tutti insieme. 

La partenza era prevista dopo pranzo, e purtoppo quel momento non tardò ad arrivare. Erano tutti riuniti, i coach, gli insegnati, gli atleti e le manager, nel cortile accanto al parcheggio della scuola, gli autobus con i motori già accesi che li attendevano per riportarli a casa. 

I saluti si dilungarono molto, come ci si poteva aspettare. L'unico pensiero che li spinse a salire sull'autobus fu che sicuramente si sarebbero rivisti presto e avrebbero giocato di nuovo insieme.

Così anche questo ritiro giunge al termine. Come ogni volta, sembra non sia cambiato niente, ma sanno che non è così. Questa volta per alcuni di loro è cambiato tutto.

𝑇ℎ𝑖𝑠 𝑖𝑠 𝑎 𝑙𝑜𝑡 𝑏𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟 - [ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora