Cap. 43

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Pov's Tanc

No, non può essere vero... che cosa è successo che lo ha ridotto così?

Rimango a guardarlo per un po', non si è nemmeno accorto della mia presenza

Esco velocemente di casa e faccio partire la chiamata con Diego

Inizio chiamata tra Tanc e Diè

"Ei Tanche" mi risponde la voce squillante del mio amico

"Tornate subito" gli dico con il fiato corto

"ei ei stai calmo, arriviamo"

Fine chiamata tra Tanc e Diè

Mi siedo sul marciapiede ad aspettarli e mi maledico per non averlo capito prima, potevo aiutarlo se lo avessi capito, o meglio, se mi fossi deciso a chiederglielo e parlagliene

Inizia a mancarmi sempre di più il respiro, il cuore mi batte in gola e inizio a tremare... era da tanto che non avevo un attacco di panico

Sento dei passi avvicinarsi a me e i miei amici si siedono al mio fianco

"ei ei Tanc, respira, stai tranquilla... va tutto bene" mi dice dolcemente Gian

"n-non ri-riesco a-a re-re-respi-rare" balbetto sempre più agitato

"ascoltami Tanc" inizia a parlare Diego

"so che tu e Lele non siete in un buon momento ma devi riuscire a tornare a respirare per lui, per voi... dovete risolvere insieme" torno per un attimo lucido, ha ragione dobbiamo superare tutto insieme, ci dobbiamo riuscire... io non lo voglio perdere, lo devo aiutare

Con questo pensiero inizio a calmarmi, alzo lo sguardo verso Diego e lo guardo per un po'... quello che vedrà lo distruggerà, è il suo migliore amico e ci sono sempre stati l'uno per l'altro però questo gli farà davvero male

"Diego..." lo chiamo con un filo di voce visto che ho il respiro ancora un po' affannato

"dimmi Tanche, sono qui"

"devi vedere una cosa... e ti farà male vederlo" gli dico alzandomi in piedi seguito dai miei amici

"cosa? Cosa succede?" mi chiede preoccupato passando lo sguardo da me a Gian, anche lui confuso

Saliamo le scale in silenzio e prima di aprire la porta di casa mi giro verso di lui e lo abbraccio di slancio

"per favore, così mi fai preoccupare" dice stringendomi

Apro la porta di casa e lentamente andiamo in sala, dove la scena non è cambiata per niente, l'unica differenza è che il mio ragazzo sta dormendo profondamente

Mi giro verso Diego e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime mentre si appoggia al muro dietro di lui perché da solo non riesce più a sostenersi

"no no no non può essere vero... anche questo no" sussurra più a se stesso che a noi, si siede per terra fissando il suo amico mentre delle lacrime gli scendono lungo le guance, Gian si siede davanti a lui e lo abbraccia stretto mentre il suo ragazzo piange sulla sua spalla.

Siamo seduti in cucina, Diego si sta ancora riprendendo mentre beve lentamente qualche sorso d'acqua

"quando ci siamo incontrati sta sera stavo tornando a casa per chiarire con lui una volta per tutte ma appena sono entrato mi sono trovato davanti questa scena" inizio a parlare io mentre mi guardo le mani incrociate tra di loro sul tavolo

"dobbiamo aiutarlo... dobbiamo fare qualcosa" dice Gian preoccupato per la situazione

"no" gli risponde Diego sicuro di se ed entrambi ci giriamo stupiti verso di lui

"non servirebbe a niente se lui non vuole essere aiutato, dobbiamo prima parlargli seriamente di questa cosa"

" lo so hai ragione ma..." mi blocca subito iniziando a parlare

"niente ma, è il mio migliore amico e sono il primo a volere che stia bene ma se lui non lo capisce e vuole continuare a stare male peggioreremmo solo le cose facendolo bere ancora di più... dobbiamo prima parlare con lui e capire se capisce quanto è grave questa cosa" risponde in modo serio

"va bene hai ragione ma cosa gli diciamo?" chiede il suo ragazzo

"non lo so, quando lo avremo davanti ci penseremo" gli risponde sorridendo amaramente

"dai puliamo un po' ora" dico alzandomi e andando verso la sala, gli occhi mi diventano lucidi, faccio così fatica a credere a tutto questo... non doveva succedere, dovevo esserci per lui, non doveva sfogarsi con l'alcool doveva sfogarsi parlando con me

I ragazzi mi raggiungono in sala e dopo aver guardato il disastro che c'è guardano me, Diego mi accarezza i capelli mentre Gian mi passa un braccio sulle spalle per stringermi a lui

Io e il mio migliore amico iniziamo a pulire raccogliendo tutte le bottiglie che c'erano in giro mentre Diego sta cercando tutti gli alcolici che ci sono in giro per la casa per poi buttarli via, ogni tanto giro lo sguardo verso il mio ragazzo che dorme tranquillo ignaro di tutto e penso che vorrei solo che tutto questo non fosse mai accaduto, siamo passati dallo smettere di parlare delle cose per noi importanti a litigare tutti i giorni e ora questo... vorrei solo sapere cosa lo ha ridotta così per iniziare a bere, sono stato io? Sono stati i litigi e la brutta situazione che stiamo passando come coppia?

Mi siedo sul divano esausto con ancora il sacco pieno di bottiglie tra le mani, le guardo imbambolato e la mia testa non smette di pensare mentre fa supposizioni e ipotesi

Abbiamo appena finito di raccogliere tutto e con Diego scendiamo per buttare tutte le bottiglie vuote e anche tutte quelle piene che c'erano in giro per casa mentre Gian passa lo straccio per terra, le abbiamo portate nei cassonetti un po' lontano da casa, tutti e due avevamo bisogno di fare una passeggiata

Buttiamo i sacchi e ci incamminiamo per tornare a casa mentre respiro a pieni polmoni l'aria fresca della sera

"allora... come va con Gian?" gli chiedo sorridendo, entrambi abbiamo bisogno di pensare ad altro in questo momento

"oh tutto bene, lo amo davvero tanto" sorride con gli occhi bassi, si vede che sta pensando a lui

"lo so che lo ami, si vede"

"anche tu però ami il mio migliore amico... nonostante tutto" mi risponde girandosi verso di me e guardandomi negli occhi

"già lo amo... nonostante tutto" stiamo in silenzio per tutto il tragitto di ritorno ma non è imbarazzante, è un silenzio vero... con il mio amico, ora entrambi abbiamo solo bisogno di questo

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Ciao a tutti, scusate ancora se questi capitoli non sono bellissimi ma come ho già detto questo argomento per me è molto delicato, ci metto davvero tanto a scriverli.
Volevo chiarire un po' di cose; nel capitolo precedente ho visto che alcuni di voi pensano che Lele finirà per picchiare Tanc ma non succederà questo, non lo scriverò mai... sto parlando di una situazione che ho vissuto da vicino, questa persona non è mio padre o mia madre come posso immaginare qualcuno abbia pensato ma è comunque una persona importante e io sono molto fiera di come ha affrontato questa cosa 😘

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