Cap. 7

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Pov's Tanc
E' passato un mese e Lele mi ha più o meno è perdonato, non vuole più che lo chiamo Lelo e nemmeno Lele e questa cosa mi distrugge, anche lui non mi chiama più con i soprannomi di prima anche se io gli ho detto che può, anzi che voglio che continui a chiamarmi così ma lui preferisce di no.
Tra me e Lucrezia va tutto bene, proprio ieri le ho detto che la amo per il nostro mesiversario ma c'è un'altra novità, anche Lele si è fidanzato e la cosa mi innervosisce abbastanza, non puoi dirmi che mi ami e poi metterti con un'altro, ora so che non ne ho nessun diritto dopo quello che gli ho detto ma mi da fastidio anche perché da quando c'è questo Federico, Lele non mi parla più, non che prima lo facesse visto tutto quello che è successo ma non so questo tipo mi da abbastanza fastidio.
Sono le 13:00 è ora che mi alzi, appena arrivo in cucina trovo Federico a cavalcioni su Lele che si baciano, alzo gli occhi al cielo e sbuffo per farmi notare ma loro continuano ad ignorarmi così mi dirigo verso il frigorifero e mi chino per prendere il succo
"potete andare a scopate in camera è" sussurro tra me e me ma a quanto pare mi hanno sentito ed entrambi sono girati verso di me che mi guardano male ma di Federico poco mi importa, è Lele che sembra molto incazzato, come biasimarlo, lo rifiuto, gli dico che amo un'altra e gli do anche del frocio e poi mi comporto così ma proprio non ci riesco a vederlo con quello li, non è quello giusto per lui
È chi è quello giusto per lui? Io?
Ma che diavolo sto dicendo?! Io sto con Lucrezia e sono felice con lei, insomma la amo...
Diego entra in cucina seguito da Gian e i miei pensieri si interrompono
"buongiorno" dicono in coro, li saluto e vado verso il divano, oggi è proprio una giornata no


Pov's Diego
Quando io e Gian entriamo in cucina salutiamo i presenti e Tanche dopo averci dato il buongiorno si mette sul divano mentre Lele e Federico, che ha dirla tutta non mi sta molto simpatico, vanno in camera
"Gian dobbiamo fare qualcosa, insomma Lele e Tanche sono fatti per stare insieme" già ho perdonato Tanc per quello che ha detto al mio migliore amico
"lo so hai ragione ma da quando è successo quello che è successo Lele è diventato più stronzo e dubito voglia mettersi con Tanche ora come ora e anche se fosse Tanc è convinto di amare Lucrezia"
"hai ragione Lele è cambiato ma conosco il mio migliore amico e ama ancora Tancredi"
"va bene amico, ci penseremo"
Andiamo in sala e ci mettiamo sul divano con Tancredi così decidiamo di guardarci un film.

Pov's Tanc
Stiamo guardando un film in sala mentre Lele e il suo "ragazzo" sono in camera a fare chissà cosa.
Dopo circa 40 minuti Gian e Diego vanno in cucina per cercare qualcosa da mangiare ed io inizio a sentire rumori alquanto ambigui provenire dalla loro stanza.
Si sentono cigolii e tonfi, al primo gemito  capisco cosa realmente sta accadendo in quella stanza.
Le risate di Gian e Diego provenienti dalla cucina mi danno solo un motivo in più per innervosirmi. Prendo un cuscino di fianco a me e lo stringo tra le mani con lo sguardo fisso davanti a me.
"AHH P-PIU VEL-OCE! AHH"
"CA-ZZO QUANTO SE-SEI BRAVO!"
"AHHH!"
Un piccolo resoconto di ciò che sto sentendo.
Stando a quanto sento, il mio caro "cucciolo indifeso" è davvero bravo a letto, soprattutto ci va davvero forte, a quanto pare sta davvero sfondando Federico.
Stavo stringendo talmente tanto quel cuscino che si iniziavano a sentire gli scricchiolii dei fili che si spezzavano, Gian venne dietro di me e mi diede una pacca sulla spalla per richiamare la mia attenzione ma io gli lanciai con rabbia il cuscino e camminai velocemente verso la mia camera sbattendo la porta della stessa non appena fui dentro.
Ero in piedi al centro della stanza, su ogni oggetto vedevo un bersaglio, i gemiti provenienti dalla stanza accanto erano più udibili di prima, mi portai le mani tra i capelli e li tirai.
Le lacrime iniziarono a scendere.
Perché fa così male?
Caddi a terra sulle ginocchia e tirai un pugno al pavimento con tutta la rabbia che avevo dentro, rimase solo la fredda tristezza e la frustrazione che mi plagiava le idee.
Volevo solo che la smettessero, che qualcuno mi tappasse le orecchie e non mi facesse sentire quei gemiti, volevo silenzio, volevo... il mio lelo..
"FEDE-AHH!"
La rabbia prese di nuovo il sopravvento su di me, mi alzai, presi le lenzuola ed il cuscino e li lanciai a terra, lanciai i libri, lanciai le scarpe e le scatole di scarpe, lanciai letteralmente di tutto per finire tirai con forza verso il muro la lampada da scrivania.
Si ruppe la lampadina e appena feci un passo mi trovai un vetro sotto il piede.
Accidenti a me e quando giro per casa con solo i calzini!
Mi misi seduto a terra dell'angolo opposto della stanza, di fianco alla porta e presi il piede ferito per provare a togliere il pezzo di vetro.
Lo tolsi, fece male ma poi nel silenzio della stanza ricominciarono a suonare i loro gemiti nell'altra stanza e distinto urlai con le lacrime che mi inondavano gli occhi.
Urlai così forte da farmi male alle corde vocali, da farmi venire mal di testa e da far trasparire ogni mia emozione negativa.
Quando finii il fiato c'era silenzio, non cerano più i loro versi non cera più il rumore assordante che avevo in testa, solo il suono ovattato della porta della stanza che si apriva.
Poi svenni, ma la domanda che ancora mi girava in testa era una
Perché faceva così male?
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Scusate se in questi ultimi giorni non ho pubblicato ma ho avuto molti problemi sia con la scuola, sia in famiglia, sia di salute infatti non sto per niente bene e ho la febbre ma sono iniziate le vacanze di Natale e avrò più tempo per scrivere, scusatemi ancora 🥺
Rigrazio un sacco che ha scritto tutto il secondo pov's di Tanc pk io proprio non sarei stata capace 😂😅... ti ringrazio un sacco😘

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