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La fame sta crescendo e finalmente trovo un locale dove poter pranzare.

Un certo GRILL.

Entro e noto subito il biliardo, passerò molto tempo a giocarci di sicuro.

Mi siedo in un tavolo e dopo due minuti arriva il cameriere.

<<che cosa desidera signorina?>> mi chiede lui, era un bel ragazzo ma non il mio tipo.

<<non saprei... cosa c'è di buono?>> chiedo io

<<i clienti abituali in genere ordinano l'hamburger e le patatine però posso portarti il menù>> mi disse lui gentilmente

<<no grazie prendo l'hamburger come un cliente abituale, dato che presto lo diventerò>> risposi euforicamente.

<<arriva subito! Ah comunque io sono Matt piacere>> mi sorride.

<<piacere Ava>> gli dico con un fare di tranquillità e serenità.

Dopo poco arriva il mio ordine, appena d'avanti a me la fame sparisce, mi è davvero difficile mangiare.

Devo sempre mangiare a forza.

O almeno da qualche anno.

Tre anni fa avevo litigato con mio padre perché non mi lasciava andare ad una festa così io mi chiusi in camera preparai uno zaino e scappai dalla finestra, avevo solo 14 anni.

Non sapevo le conseguenze.

Non tornai per i seguenti 5 giorni e i miei genitori erano veramente preoccupati.

Quella sera uscirono di casa con la macchina per pattugliare la città in cui vivevo, per l'ennesima volta.

La mia città natale si chiama Hosterhill ed essendo veramente piccola e tranquilla non si possono correre molti pericoli ma comunque erano agitati.

Mentre giravano per le stradine ed arrivarono nella strada principale non la sentirono...

Una macchina a tutta velocità si schiantò addosso alla loro provocando un esplosione che fu per loro letale.

Scoprii la notizia solo due giorni dopo quando tornai a casa perché la mia uscita di scena doveva terminare prima o poi.

Me lo disse mio fratello maggiore senza degnarmi di uno sguardo, ma dalltronde come biasimarlo era colpa mia.

Mia sorella diversamente mi guardò ma con disprezzo e ira.

Mi chiusi in camera mia e cominciai a piangere rimasi lì per giorni e giorni.

I miei fratelli non si preoccupavano non immaginavano che non mi nutrissi e non andassi a scuola.

Dopo tutto mio fratello lavorava e mia sorella andava all'ultimo anno con orari differenti dai miei.

Le mie amiche non si rendevano nemmeno conto della mia assenza, non tenevano veramente a me.

Ero sola.

Il tempo passava ed io continuavo a restare a letto debole senza forze.

Dopo una settimana e 3 giorni era il giorno del loro funerale e mia sorella fu costretta a rivolgermi la parola.

Entrò in camera mia e mi disse <<dobbiamo andare al loro funerale>> non risposi <<mi rispondi?>> continuò irritata venne da me e mi scoprì dalle coperte.

Vide il mio corpo completamente prosciugato sembravo uno scheletro.

Urlò.

Mio fratello venne subito e vedendomi rimase scioccato mi si mise di fianco e mi sussurrò <<dai vieni che mangiamo qualcosina, che ne dici?>>

<<non riesco a muovermi sono troppo stanca>> lui mi mise seduta sul letto e corse a farmi un panino.

Dopo che mi obbligò a mangiarlo ed a bere una bottiglia di acqua.

Mia sorella mi aiutò a fare la doccia.

Mi misi un vestito nero in dosso ma era veramente largo quindi per non far notare il mio dimagrimento mi misi addosso una felpa larga nera.

Dopo le numerose lacrime perse al funerale tornammo a casa.

Pensavo che il dolore sarebbe terminato ma il giorno dopo arrivarono a casa dei ragazzi,

cominciarono a lanciare palline e uova rompendo e sporcando le finestre.

Poi entrarono <<dai codardo vieni fuori!!>>urlano.

Dato che l'unico maschio in casa era mio fratello presunsi subito he stessero parlando di lui.

Quando lo trovarono alcuni lo presero a pugni e calci mentealtri rompevano gli oggetti in casa fino a che arrivarono in camera mia.

Un triangolo amoroso con i Mikealson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora