Data di pubblicazione: 24 febbraio 2021
Per l'intera cena, Jungkook non staccò gli occhi dal cibo, e non proferì parola con nessuno. Si sentiva inspiegabilmente in imbarazzo per l'episodio di quel pomeriggio, e non sapeva spiegarsene il motivo. Probabilmente non era stato l'episodio in sé, bensì l'atteggiamento che lui, poi, aveva assunto.
«Non devi essere imbarazzato perché le sei praticamente finito addosso, è stato un incidente» aveva biascicato Taehyung, sottovoce, mentre stavano rientrando nelle loro stanze, dopo aver lasciato una Mary interdetta che li guardava allontanarsi verso gli appartamenti.
«Ma devi esserlo perché, poi, ti sei comportato come un idiota. E senza motivo, per giunta» aggiunse, mollandogli una schicchera sul collo.
Jungkook avrebbe voluto dire a Mary che non vi era alcun problema, non si doveva scusare, non aveva alcuna colpa, ma l'espressione di Jimin lo aveva solo fatto innervosire.
«Levati quel sorrisetto dalla faccia, tu» gli aveva poi detto Jungkook, nello stretto dialetto di Busan, non appena varcata la soglia della loro stanza. Ma Jimin, facendo orecchie da mercante, continuava a gongolare, decidendo poi di andare alla ricerca di Jin e degli altri. «Si faranno quattro risate» disse, prima di mollare Jungkook da solo in stanza, mentre il più giovane gli rivolgeva l'ennesima occhiataccia.
Quella sera, Mary era seduta fra Namjoon e Yong-oh, e chiacchierava animatamente con il leader e Yoongi. Suga sembrava stranamente interessato, ma Jungkook non riusciva a sentire cosa si dicessero. Infatti, si era seduto volontariamente dall'altra parte della tavolata, circondato dai membri dello staff e Sejin. Quella sera non aveva alcuna voglia di ridere o scherzare, sentiva che l'episodio di quel pomeriggio lo aveva solo innervosito, anche se non era in grado di spiegare a pieno il motivo, e ad ogni modo le occhiate che di tanto in tanto gli lanciavano Jin e Jimin non aiutavano affatto.
Finita la cena, i ragazzi e lo staff aiutarono la signora Pae a sistemare i piatti sporchi, ponendoli in una pila per poi portarli in cucina. Jungkook, con attenzione, mise i piatti e le ciotole in piccole pile e portò il tutto in cucina, e lì vi trovò il resto del gruppo a scambiare quattro chiacchiere con le ragazze. Yong-oh gli fece un breve cenno del capo, in segno di ringraziamento, e la sorella minore li prese dalle sue mani, arrossendo leggermente. «Grazie» sussurrò, e il ragazzo le sorrise, intenerito dalla timidezza della più piccola. Mary era voltata di spalle, sistemava frettolosamente le ciotole nella dispensa, non si voltò né disse nulla. Fu in quel momento che Jungkook realizzò, mordendosi la guancia interna, che la ragazza non lo aveva degnato di uno sguardo per tutta la sera.
When I see you smile in the screen
You're good at everything
You're just perfect...Niente, era incastrato su quei tre versi da almeno un mese. Aveva composto un accenno di melodia, ma il tutto era ancora in fase embrionale. Aveva buttato giù quelle poche parole mentre erano in tour, ripromettendosi di rivederle, ampliarle e trovare una base come si deve, e pensava che il mese del Summer Package sarebbe stato il momento opportuno. Yoongi aveva portato come sempre con sé una piccola tastiera e mixer, e Jungkook aveva pensato di approfittarne. Eppure, in quel caldo pomeriggio di luglio, il ragazzo si trovava con le cuffiette nelle orecchie, matita, bloc-notes in mano e nella testa solo un grande vuoto.
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decalcomanìa || j.jk
Romance[Jungkook X New Character] "Ad un tratto, un rumore attirò l'attenzione delle due ragazze e, fra gli alberi, videro emergere una figura maschile. Una zazzera nera sbucò fuori, accompagnata dal tintinnio di diversi orecchini. Piano alzò il capo, rive...