Chiuse la porta, abbandonò l'espressione dura come il granito e mi abbracciò di nuovo.
-Hai lanciato una bottiglia contro una di quelle armature...quando ti ho vista apparire da sotto il bancone credevo saresti morta.
-Io sono una combattente...sono stata una corsara delle galassie per metà della mia vita.
-Sei anche la mia-
Si interruppe e fece un passo indietro.
-La tua?
-Fa niente...
Abbassò la testa. Mi avvicinai e presi il suo viso tra le mani.
-Steve...dimmi cosa sono per te...
-Sei una persona che ritengo vitale proteggere.
-Tu metteresti a rischio la vita per salvare chiunque, è nella tua natura.
-E se ti dicessi che non ho mai provato tanta paura quanta ne ho provata quando ti ho vista fare quella pazzia?
Lo abbracciai. Stava tremando.
-Va tutto bene...
Si lasciò coccolare per un po', poi si allontanò leggermente e mi baciò. Andò verso il suo armadio, tirò fuori una felpa blu e me la fece indossare. Notai che i suoi movimenti erano leggermente rallentati, soprattutto per quanto riguardava il braccio sinistro.
-Ti sei fatto male, non è così?
Gli sbottonai la camicia e gliela sfilai facendo attenzione a non infierire troppo. Presi delicatamente il suo braccio e non vidi ferite né sulla schiena né in nessun'altra zona. Capii cosa dovevo fare.
-Steve, ti fidi di me? Devo seguire l'istinto e lo stesso mi dice che ti farà male.
Chiuse gli occhi.
-Sono pronto.
Afferrai la sua spalla e feci una manovra per riportare l'articolazione alla sua posizione originale. Steve gemette e mi allontanai. Mosse il braccio toccandosi il pettorale sinistro con la mano destra, poi sorrise. Presi la sua camicia e lo vestii. Lo guardai negli occhi mentre iniziai a chiudere i bottoni.
-Mi hai chiamato in un modo molto dolce prima.
-Baby?
Annuii e mi avvicinai con il petto, poi lo baciai con delicatezza.
-Aura...devo andare...puoi venire con me o rimanere a riposare, e preferirei la seconda. Nat mi ha detto che ti sei sentita poco bene quando hai bevuto il cocktail.
-Oh ti saresti sentito male anche tu...
Divenne serio.
-Hai avuto un altro attacco?
Scossi il capo. Mi strinse le spalle nelle sue mani.
-Devi tornare ad Asgard e farti curare, non posso stare tranquillo se continui ad avere sintomi così gravi.
-Nausea e mal di testa sono disturbi comuni.
-Mi preoccupa il sangue dal naso.
Chinai il capo.
-Non voglio tornare ad Asgard, rischierei di volerci rimanere per sempre.
Bussarono alla porta.
-Capitano, iniziamo senza di te.
Era Tony. Steve sospirò.
-È stata una serata piuttosto agitata, riposati e ne riparleremo. Ti aggiornerò su ogni decisione presa. Fammi stare tranquillo: rimani qui, così saresti salva in caso di un secondo attacco.
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La Regina degli déi
FanfictionIn tutta la mia vita non ho mai conosciuto nient'altro al di fuori del palazzo di Asgard. Ero intrappolata, come una principessa nella sua alta torre, ma non c'era proprio nessun principe pronto a venirmi a salvare: egli viveva sotto il mio stesso t...