A quanto pare quello strano sconosciuto dagli abiti verdi cercava solo della droga.
Il pensiero che Kuro la possedesse così tranquillamente dentro la sua felpa fece storcere il naso di Jimin, come poteva addirittura dimenticarsene poi??? Se i ruoli fossero stati invertiti Jimin avrebbe iniziato già a balbettare al locale, invece Kuro era completamente a suo agio, come se lo facesse da sempre e forse era proprio così..D'altronde il biondino non sapeva nulla su Kuro, non sapeva nemmeno che stava con Taehyung, a differenza di lui che sapeva addirittura che il suo ragazzo lo avesse tradito e si era caricato quel ragazzino per tutto il giorno solo per ritrovarlo.
Chissà se un giorno troverò anche io un tipo così.. si ritrovò a pensare per qualche secondo Jimin, perdendosi nei suoi pensieri."Queste sono le minchiate che pensa Aka, come se io accettassi di prendere quel deficiente nel nostro gruppo!!" Si lamentó Kuro, più a se stesso che a Jimin, andandosi a poggiare sul muro di un edificio, lo stesso sul quale poggiava Jimin, accendendosi una sigaretta con tutta la rabbia che poteva tenere quel piccolo gesto.
"Quale gruppo?" Chiese Jimin provando ad ignorare la rabbia del ragazzo più alto di lui e la puzza di fumo che gli inondò le narici in pochi secondi, infatti tossí di brutto provando a sventolarsi una mano sotto il naso."Non ti interessa quale gruppo."
"Se non mi interessasse non te lo chiederei nemmeno, non trovi?" Per qualche strano motivo la testa di Jimin si era già dimenticata dell'episodio con l'erba di pochi minuti fa ed era già occupata a mostrare un mega sorriso per convincere Kuro a dirgli qualcosa, giusto una piccola cosa.
Infatti il corvino abboccò."Non sono tutti soli come te o Taehyung, caro Jimin, alcuni hanno amici." Provó a spiegare Kuro con la delicatezza di un elefante in una cristalleria.
"E questo famoso Aka fa parte del tuo gruppo di amici?" Il maggiore annuii alla domanda e dopo un paio di tiri schiacciò la sigaretta sotto i suoi piedi.Jimin aveva visto solo nei film le persone fumare o qualche compagno all'uscita di scuola ma per lui Kuro aveva comunque consumato quella sigaretta troppo velocemente, ma evitò di lamentarsi dato che non capiva nulla sull'argomento.
"Oggi è proprio una splendida notte." Il biondino alzò gli occhi al cielo illuminato dalle luci accecanti del locale e dalla luna che sembrava vicinissima ai due."Ti piacciono le serate di spaccio?" Ironizzò Kuro avvicinandosi al volto di Jimin per guardare nella sua stessa direzione, effettivamente non capiva cosa gli avesse fatto esclamare l'aggettivo splendida, erano poggiati su un muro di un vecchio edificio in un vicolo cieco e non avevano ancora notizie di Taehyung.
"Ma no, stupido, è solo che mi piace questa notte."Kuro aveva un brutto difetto, quello che lui chiamava leggere la mente degli altri, ogni volta che uno diceva una frase o compiva un'azione si domandava mentalmente perché avesse detto o fatto proprio quello e non altro, arrivando lui stesso alle conclusioni sommando il carattere della persona.
"Ti piace questa notte perché ti senti in un certo senso importante."Ecco l'ennesima frase tagliente del corvino, iniziavano quasi a mancare al povero Jimin.
Evitò di rispondere e si staccò dal muro per fare qualche passo in avanti, peccato però che non si sentisse la musica del locale, gli sarebbe piaciuto concedersi un piccolo balletto in quella specie di pausa."Jimin!"
"Si?"
"Tu non ti arrabbi mai??"
"No.. mi arrabbio con me stesso, il più delle volte che mi piaccia ammettere." Piccola pausa per una risata imbarazzantemente forzata."Ma non mi arrabbio con gli altri." Il sorriso sul volto del biondino sembrava abbastanza sincero questa volta, a differenza di quella risata.
"Perché me lo chiedi?"
"Non importa."Jimin avrebbe tanto voluto ribattere ma una chiamata interruppe la conversazione tra i due, forse Jimin si era dimenticato che stavano pur sempre cercando Taehyung e, dal volto del corvino che si staccò velocemente dal muretto e prese subito a camminare, non c'erano buone notizie.
"Ti reincarnarai in un maiale!!" Urlò Kuro chiudendo in fretta la chiamata e prendendo questa volta a correre verso la sua auto.
Ovviamente Jimin gli corse dietro, sentendosi ancora più confuso delle altre volte, e provò anche a chiamarlo ma il ragazzo era troppo concentrato per rispondergli.Fortunatamente si fermò una volta arrivato alla macchina, ma solo per gettarsi a terra proprio di fronte la portiera, procrastinando in una strana lingua.
"Kuro che è successo?? Chi era al telefono??" Domandò Jimin raggiungendolo poco dopo, non era molto bravo nell'attività fisica a confronto di Kuro ma almeno non lo aveva lasciato solo.Si gettò accanto al corvino e gli afferrò il volto tra le mani per provare a farlo calmare, sembrava davvero troppo agitato in quel momento, più che altro le sue dita grattavano contro l'asfalto o si alternavano con pugni sconnessi, un comportamento strano persino per lui.
Jimin aveva visto piu di una volta i suoi genitori litigare ma nessuno di loro aveva mai fatto come Kuro in quel momento."Perché mi conoscono così tante persone??? Mi piaceva così tanto essere un fantasma!!" Urlò quel povero ragazzo steso sulla strada notturna di uno dei quartieri malfamati di Seoul, ma non così tanto da essere frequentato.
Jimin non poté fare altro se non stringere quel ragazzo che normalmente sarebbe stato il doppio della sua altezza ed ora invece sembrava così piccolo e quasi indifeso, frase che non avrebbe mai potuto dire ad alta voce se non avesse voluto il coltello di Kuro conficcato da qualche parte.Ovviamente Kuro si strinse saldamente alle braccia di Jimin.
"Verranno a prendermi, io lo so." Disse abbassando di poco il tono di voce e mantenendo gli occhi chiusi, quasi provando ad esternarsi dalla realtà."Chi ti verrà a prendere??"
"Tutte le persone a cui ho fatto del male." Disse tirando su col naso, almeno si stava calmando, o la sua parte razionale stava facendo di tutto per farlo calmare."E sono davvero tante le persone a cui ho fatto del male."
"Non ha importanza, Kuro, tutti facciamo degli sbagli." Provó a rassicurarlo Jimin accarezzandogli lentamente la schiena."Jeongguk."
"Cosa??"
"Il mio nome è Jeongguk, non Kuro."A quanto pare si facevano passi avanti.
Jimin dovette mordersi con forza le labbra per evitare di sprigionare il suo più ampio sorriso.Gli aveva detto un particolare su di lui, sulla sua privacy, senza che nessuno glielo chiedesse!!
"Bel nome."
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NO LIMIT| JIKOOK
FanfictionDal testo: "Tengo alla mia privacy. Se ti avessi detto che ero il ragazzo di Taehyung tu avresti omesso delle cose del tuo racconto, già le ometti e non te lo avevo neppure detto." Effettivamente il discorso di Kuro non era del tutto sbagliato. Racc...