Be My Valentine

Ti amo ma non posso. (Margherita e Lorenzo) di ely001ek

Al mattino mi sveglio sentendo Lore che mi bacia sulla guancia.
  - Giorno- dico arruffandogli i capelli.
  - Buon San Valentino- dice avvicinandosi a me per poi baciarmi. Lo stringo forte senza smettere di baciarlo e presto finisco sdraiata sopra di lui. Dopo alcuni istanti allontano leggermente il mio viso dal suo per poterlo vedere negli occhi. 
  - Che ti è successo? Di solito non sei così sveglia a quest'ora- dice lui scherzando.
  - Succede che oggi è San Valentino e voglio godermi ogni istante che passo con te- dico. Appoggio la mia testa sul suo petto e resto lì sdraiata senza fare nulla. Noi siamo fatti così preferiamo dimostrarci il nostro amore con un bacio o con un semplice abbraccio piuttosto che col rapporto fisico. Mi basta sentirlo vicino per essere felice. Sento le sue mani che mi accarezzano i capelli. Sorrido e chiudo gli occhi godendomi le sue carezze.
  - Ti amo- dico.
  - Anche io bellissima.
Il mio stomaco brontola per la fame e Lore scoppia a ridere.
  - Qualcosa mi dice che hai fame- dice.
  - Ahaha già.
  - Dai, vado a prepararti qualcosa da mangiare- dice. Rotolo via da lui per permettergli di alzarsi.
  - Ah, Marghe quasi dimenticavo. Questa è per te- dice porgendomi una busta rosa. La afferro e lui esce dalla stanza. Mi siedo a gambe incrociate e la apro con mani tremanti.

Dolce Marghe, sono passati quasi due anni e mezzo da quando ci siamo conosciuti per la prima volta. Ricordo perfettamente le sensazioni che provavo quella sera. Tu eri così bella e così timida e questo tuo comportamento mi attrareva parecchio. Eri diversa dalle altre ragazze con cui ero uscito, non cercavi di attirare gli sguardi su di te, anzi facevi di tutto per non farti notare e quello mi ha fatto innamorare di te. Prima che tu diventassi la mia ragazza ho dovuto lottare parecchio per riuscire a conquistarti, ma ne é valsa decisamente la pena e ora che sei mia moglie da quasi nove mesi sono il ragazzo più felice che possa esistere. Tu mi hai insegnato ad amare e ti sono grato per questo. Sei speciale. Ti amo.

Rileggo tutta la lettera con gli occhi lucidi e poi corro in cucina da Lore. Gli butto le braccia al collo e gli stampo un bacio sul naso.
  - Ti è piaciuta?- chiede sollevandomi da terra.
  - Non immagini neppure quanto- dico e ci baciamo. Non è un bacio dolce come al solito e devo ammettere che mi piace anche questa versione dei suoi baci. 
  - Comunque non sono io che ti ho insegnato ad amare, se mai al contrario. Prima di conoscerti non volevo avere a che fare con l'amore- dico quando smette di baciarmi.
  - Sai cosa ti dico? Che abbiamo imparato l'uno dall'altra, ci siamo aiutati a vicenda.
  - Penso che tu abbia ragione ed è questo il bello della nostra storia.