2.

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Quando raggiunsi il mio dormitorio, trovai Theo Nott che si stava preparando per andare a cena. Quando vide le condizioni in cui versavo, mi venne incontro preoccupato.

"Che cosa è successo?!" Urlò.

"Niente di nuovo" dissi mentre mi sedevo sul letto e Theo andava a prendere dei fazzoletti per pulirmi.

"Non dirmi che sei stato preso di mira di nuovo da Potter, vero?" Mi chiese guardandomi con i suoi grandi occhi blu ed io abbassai la testa, imbarazzato.

"S-si" sussurrai.

"Devi smetterla di farti prendere a pugni! Dovresti ribellati!" Mi consigliò il mio amico ed io sospirarai.

"Sai che pure se ne parlo con i professori non mi credono..."

"Non puoi andare avanti così, però..." gli disse l'amico mentre gli sistemava il naso.

"Grazie." Disse Draco.

"Ci sarò sempre per te, Draco..." disse Theo con un sorriso prima di abbracciarmi.

~*~

Harry non la smetteva mai di tormentarmi, nemmeno fuori dagli spogliatoi.

Se a volte capitava che mi sorprendesse a fissare assorto qualcuno, si metteva ad urlare: "Il frocio ti sta fissando!".

Gli insegnati si limitavano a lanciargli occhiate di rimprovero, ma effettivamente non facevano nulla. Mi sentivo giudicato anche da loro. Ero escluso in tutti i sensi.

I pasti in Sala Grande erano i peggiori. Avevo sempre la presenza di Theo accanto, ma nonostante tutto, Potter continuava a prendersela con me.

Quando camminavo dall'ingresso fino al tavolo di Serpeverde tutta la scuola mi guardava e se passavo accanto al tavolo dei Grifondoro, Potter si alzava e mi faceva lo sgambetto, facendomi finire a terra al centro del corridoio, facendo ridere l'intera scuola ringhiando qualcosa del tipo come: "I gay non si meritano di mangiare"

Era assolutamente ridicolo ma io non riuscivo a ribellarmi.

Le prime volte ci avevo provato, quando Harry aveva cominciato a tormentarmi, ma non mi ascoltava.

A volte, cercare di rialzarmi e fare finta che tutti quello fosse normale, faceva solo arrabbiare Harry di più.

Pozioni era appena terminata ed io stavo mettendo via tutte le ampolle nel tempo più veloce possibile perché devo scappare nel mio dormitorio senza rischiare di imbattermi in Potter.

Odiavo il venerdì perché avevamo due ore insieme ai Grifondoro. Volevo evitare Harry il più possibile e se fossi scappato fuori dall'aula prima di tutti, sarei riuscito a raggiungere la Sala Comune di Serpeverde prima ancora anche Harry riuscisse a sollevare lo sguardo dal suo calderone.

Quando scappai dall'aula gli studenti si fecero da una parte per farmi scappare. Alcuni di loro ridacchiarono alle mie spalle.

"Tanto non riuscirai a salvarti!" Dissero alcuni.

"Prendiamolo!" Dissero altri ed io mi ritrovai a correre più veloce della luce.

Di solito Harry non mi rincorreva, a meno che non fosse davvero arrabbiato. Non ero molto distante dalla Sala Comune, così rallentai il passo, prendendo un respiro di sollievo. Ero riuscito a scamparla questa volta dalle grinfie di Harry quindi mi si prospettava un bel weekend.

Quando ho fatto coming out davanti a mia madre, una sera d'estate subito dopo la morte di papà, lei ha sorriso e mi ha detto che era felice per me e che se io ero contento così lo sarebbe stata anche lei. Non potevo desiderare un modo migliore per essere accettato. Mi sarebbe piaciuto avere ricevuto lo stesso dai miei compagni di scuola.

All'improvviso sentì due mani afferrarmi da dietro, sbattendomi contro il muro di una rientranza ed io sbarrai gli occhi.

"Harry?" chiesi aggrottando le sopracciglia.

Mi aveva seguito? La Sala Comune di Grifondoro era dall'altra parte della scuola. Perché era nei sotterranei?

"Malfoy. Cosa fai? Scappi da me?" sibiló, facendo un passo in avanti ed invadendo nuovamente il mio spazio personale.

"Perché sei un bullo" dissi, cercando di liberarmi dalla presa ferrea della sua mano sul mio braccio, ma Harry infilò una gamba tra le mie, impedendomi di muovermi.

Se non fosse stato per l'aggressività sul viso di Harry. Si poteva considerare una posizione molto intima, molto sensuale.

"Te lo meriti" ringhiò Harry.

"Perché? Perché sono onesto su quello che provo? Perché invadi sempre il mio spazio personale, Harry? Forse sei gay..." urlai.

Strinsi gli occhi in attesa di ricevere uno schiaffo o un pugno e mi irrigidí tutto contro il muro alle mie spalle, pronto a ricevere altre botte. Lo avevo appena chiamato gay. Era la cosa che lui odiava di più in assoluto di me.

Quando non ricevetti nulla, aprì gli occhi giusto per incontrare quelli smeraldo di Potter che mi fissavano scioccati.

Nel suo sguardo lessi anche una nota di supplica.

E poi, improvvisamente accadde una cosa che non mi sarei mai aspettato nella vita reale: le labbra di Potter furono sulle mie, le mani che stringevano le mie braccia per tenermi fermo e non farmi scappare.

Non che ci stessi pensando. Avevo sognato per anni di ricevere un bacio da Harry Potter.

Sentì la lingua del moro sgusciare dalla sua bocca per accarezzarmi le labbra prima di entrare nella mia bocca ed esplorarla in modo rude, i suoi fianchi presero a muoversi in cerchio contro i miei, entrambi cominciammo a gemere l'uno nella bocca dell'altro.

Che cavolo stava succedendo? Stavo sognando? Mi ero addormentato durante la lezione? Si, non poteva capitare realmente. Potter mi odiava e odiava i gay

Ad un tratto Potter si allontanò bruscamente da me, mi fissava scioccato con il petto che si alzava e abbassava per il fiatone, mentre si guardava attorno per accertarsi che nessuno ci avesse visto.

"Non sono una checca come te" disse con disprezzo.

"Certo" dissi con tono sarcastico.

Harry mi fissò con sguardo infuocato al mio sarcasmo.

Avevo ancora il fiatone. Anche se lo odiavo, non potevo negare che sapesse baciare bene. Molto bene.

"Ron stasera da una festa nel nostro dormitorio. Vedi di esserci e non fare tardi" mi ordinò.

"Va bene" risposi.

Il suo sguardo era omicida. Di certo non avevo intenzione di sfidare la sorte. Non con un Potter incazzato. Poteva essere molto pericoloso.

"Oh, e non osare dire a nessuno quello che è successo" disse. On tono duro prima di voltarsi e lasciarmi solo contro il muro, il cuore che batteva all'impazzata nel mio petto e le guance rosse.

Sentí le ginocchia tremare e caddi a sedere sul pavimento, più confuso che mai.

Perché Potter mi voleva alla festa di Weasley? Ron mi odiava. Le nostre famiglie non si sopportavano.

Ma soprattutto.... Perché mi aveva baciato?

Mi portai una mano sulle labbra, sentendo ancora il suo sapore sulla lingua e la pressione delle sue labbra contro le mie.

Harry Potter era gay? 

~Drarry~ Toxic BullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora