6.

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Mi risvegliai poco dopo nell'ufficio del preside Silente.

"Stai bene?" mi chiese ed io mi voltai per incontrare gli occhi azzurri del preside che mi fissavano preoccupati da dietro le lenti a mezzaluna degli occhiali.

Mi portai la mano alla testa.

"Fa un male cane" dissi, storcendo la bocca in una smorfia di dolore.

"Che ti avevo detto?" disse Silente rivolgendosi a Madama Chips che alzò gli occhi al cielo prima di voltarsi e consegnarmi una fialetta.

La bevvi tutta d'un sorso prima di fare un verso disgustato consegnando la fialetta. Madama Chips mi fissò.

"Che cosa ti aspettavi? Succo di Zucca?" chiese.

"Grazie mille, Madama Chips. Posso occuparmi io del ragazzo adesso" disse l'anziano preside e la donna uscì, lasciandoci da soli.

io guardai con timore l'uomo. Due anni prima avevo cercato di ucciderlo per volontà di Lord Voldemort. Fortunatamente non ci ero riuscito perché avevo ingaggiato una lotta con mia zia Bellatrix ed era stata lei a rimetterci la vita.

Inutile dire che dopo quell'episodio ero diventato un indegno anche tra i Mangiamorte. In quel momento mi resi conto che non ero nessuno.

Sospirai mentre sentivo la tempia pulsare. Potter questa volta non c'era andato affatto leggero. Non ero mai svenuto prima. Potter mi faceva davvero paura adesso. Chissà cosa avrebbe fatto in futuro.

"Siediti" disse Silente con un sorriso indicandomi una poltroncina mentre lui faceva il giro della sua scrivania sedendosi dall'altra parte, mentre appoggiava gli avambracci sul legno della scrivania.

Mentre lo fissavo, mi dissi che non avevo bisogno di nessuno che mi analizzasse e di certo non avrei parlato con Silente di tutto quello che mi stava succedendo ultimamente. C'erano cose che dovevo capire e accettare prima di espormi.

"Da quanto tempo va avanti?" chiese l'uomo ed io abbassai lo sguardo.

Non avevo affatto voglia di chiacchierare con lui. E tanto meno parlare di Harry. Mi mossi a disagio sulla poltroncina. Volevo andarmene.

"Da quanto tempo Harry ce l'ha con te?" chiese l'uomo. "Ti prende spesso di mira? So che ultimamente Harry non rispetta più le regole..."

Abbassai la testa.

"No" sussurrai, rimpicciolendomi nella sedia.

Silente sospirò.

"Senti. Qualsiasi cosa mi dirai resterà qui dentro. Non ne parlerò con nessuno..." disse l'uomo. "A meno che tu non stia pensando al suicidio. In quel caso dovrò avvisare il Capo della tua casa e Madama Chips..."

Sollevai lo sguardo per incrociare i suoi occhi azzurri che mi fissavano dolcemente. Una parte di me voleva sputare fuori tutto quello che Harry mi aveva costretto a fare o mi aveva fatto, ma non sapevo da dove cominciare.

Dovevo raccontargli di sabato sera?

Ancora non capivo bene che cosa era successo. Harry mi aveva costretto a fare sesso, Io non volevo, Harry odia me ed io odio lui, perchè allora mi è piaciuto? Perché ho raggiunto un orgasmo? Se mi avesse fatto davvero schifo e mi avesse violentato così come avevo pensato per tutto il weekend, perché mi sono masturbato sotto la doccia pensandoci?

"A cosa stai pensando?" mi chiese Silente guardandomi ed io alzai le spalle.

"So gestire Harry" dissi e Silente sollevò un sopracciglio.

"Sembrava proprio così stamattina" disse ed io sbuffai incrociando le braccia al petto.

"Se pensa di prendermi in giro, io me ne vado!" dissi arrabbiato e Silente negò con la testa.

~Drarry~ Toxic BullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora