8.

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Mi girai nel mio letto e venni colto da un forte senso di nausea. Lentamente mi alzai dal letto, sentendomi vorticare la testa.

Mi mossi verso lo specchio del mio armadio. Avevo delle occhiaie che facevano paura.

Theo si alzò e mi venne incontro.

"Ciao, come stai?" mi chiese ed io mi voltai.

"Non lo so" dissi, sentendo la mia voce uscire roca dalla bocca.

Theo sbarrò gli occhi e posò una mano sulla mia fronte.

"Ma tu scotti" disse il mio migliore amico preoccupato.

"Devo andare a vomitare" dissi prima di correre in bagno.

Non arrivai alla tazza del water, abbassai la testa sul lavandino e mi lasciai andare completamente. Theo posò la mano sulla mia fronte e lo sentì aiutarmi a vomitare.

Le mie guance si tinsero di rosso per l'imbarazzo. Non volevo farmi vedere in quelle condizioni dal mio migliore amico.

Quando terminai tutto quello che avevo nello stomaco, appoggiai entrambe le mani sul lavandino mentre una vampata di calore mi avvolgeva. Le gambe presero a tremare con forza fino a cedere.

Le braccia di Theo mi strinsero con forza e lo sentì sollevarmi e portarmi in braccio fino al mio letto.

"Riposati" mi disse con voce bassa e dolce ed io aprì gli occhi di scatto.

"Non posso!" gli dissi alzandomi velocemente.

Mi portai rapido una mano alla fronte sentendo la stanza vorticare.

"Si che puoi!" non ti reggi in piedi" disse il mio migliore amico fissandomi preoccupato.

"Devo andare a lezione" dissi io con voce roca.

"Puoi recuperare" disse il mio migliore amico, ma io non lo ascoltai.

Mi alzai dal letto e aprì le ante del mio armadio per vestirmi per andare a lezione.

Theo sospirò, preoccupato.

"Dovresti riposarti. le lezioni le puoi recuperare" cercò di tranquillizzarmi Theo ed io sbarrai gli occhi ricordando l'episodio capitato con Potter la settimana prima.

"Devo andare ripetei per convincere più me stesso che il mio migliore amico.

Theo annuì, poco convinto. Mosse le mani per stringermi il nodo della mia cravatta.

Lasciai il mio dormitorio per recarmi alle serre per erbologia. Tremai quando uscì dal castello per raggiungere le serre.

Quando vidi la panca mi ci sedetti con un tonfo, grato di potermi sedere.

Mi sentivo così stanco...

Chiusi per un attimo gli occhi, pregando che nessuno si accorgesse di me.

"Signor Malfoy, che cosa ho appena detto?" La voce della Sprout mi fece sobbalzare e quando aprì gli occhi vidi la classe intera fissarmi, compreso Potter.

Lo guardai sentendo un brivido cogliermi.

Quando era arrivato?

Mi voltai per cercare Theo ma non c'era.

Perché? Dove si trovava?

La Sprout era alle mie spalle e mi guardava interrogativa.

"Mi scusi?" chiesi debolmente.

Avevo voglia di dormire.

La Sprout sbuffò.

"Le ho chiesto che cosa stavo dicendo, ma è palese che fosse più interessante dormire che stare attento alla mia lezione."

La classe scoppiò a ridere e le mie guance divennero rosso fuoco per l'imbarazzo.

"Legga la prossima parte" disse la donna ed io mi accorsi che non avevo nemmeno aperto il libro.

La Sprout tornò al suo posto, dandomi le spalle, quindi non potevo lzare la mano e dirle che avevo perso la voce.

"Problemi Malfoy?" chiese Potter con un sorriso malefico.

io alzai lo sguardo su di lui e vidi Weasley e la Granger ridacchiare.

Mi voltai verso la Sprout sentendo una vampata di calore avvolgermi.

La Sprout adesso mi stava fissando in silenzio.

"Ho perso la voce" fu tutto quello che dissi prima che tutto attorno a me divenne nero.

~*~

Quando mi risvegliai mi trovavo in Infermeria.

Voltai la testa e trovai Silente seduto alla sedia accanto al mio letto.

"Professore" gracchiai e poi sbuffai.

Silente ridacchiò.

"Non sforzarti. Non sei il primo a sentirti così. E' il periodo dell'anno" mi disse il preside con un sorriso.

"Sto uno schifo" dissi portando una mano sulla faccia e mi accorsi che avevo una flebo attaccata.

Silente si avvicinò.

"La Sprout ha detto che hai la febbre alta e che avevi bisogno di liquidi. Stai mangiando ultimamente Draco?"

Sollevai le spalle. Non avevo dei ricordi.

"Forse si" dissi prima di chiudere gli occhi.

La mano di Silente si appoggiò sulla mia. Aprì gli occhi e lo guardai dritto in faccia.

"Harry continua a darti problemi?" mi chiese ed io mi irrigidì.

Non volevo parlare di lui. Non dopo quello che mi aveva fatto in camera da letto la settimana prima.

"Non so più che cosa siamo" dissi e quando vidi lo sguardo interessato del preside, continuai. "Sembra odiarmi la maggior parte del tempo, ma qualche volta, noi... noi..."mi bloccai, non sapendo come continuare.

Silente mi fissò con curiosità nello sguardo.

"A volte voi cosa?"

"Ci siamo baciati e... altra roba" dissi in un sussurro, le guance rosse.

Avevo appena rivelato ad una persona quello che Harry non voleva assolutamente che si sapesse.

"Ma ti da il tormento quando siete in pubblico, vero?"

"Non so cosa pensare" dissi appoggiando la testa sul cuscino ed era la verità.

Potter mi stava facendo ammattire con il suo comportamento assurdo. Non sapevo mai come prenderlo.

"Forse neanche lui" disse Silente, attirando la mia attenzione. "Forse quello che fa con te gli piace ma ha paura di ammetterlo"

Sospirai.

"Purtroppo devi lasciare che gli eventi facciano il loro corso. Spero che tutto andrà meglio. Se Harry dovesse darti ancora il tormento, chiamami, intesi? Vedrò se posso fare qualcosa"

Annuì e vidi Madama Chips entrare per cambiarmi la flebo.

"Ti lascio riposare" disse Silente con un sorriso prima di andarsene.

Guardai la Chips.

"Posso avere un antidolorifico? Ho la testa a pezzi" la donna mi accontentò ed io mi addormentai.

~*~

Mi risvegliai sentendo un peso sul letto.

Aprì gli occhi e vidi le tende bianche del divisorio aperte.

Mi voltai e quando vidi Potter seduto sulla sedia fissarmi, sbarrai gli occhi e cercai di urlare, ma la sua mano fu più rapida e si posò sulla mia bocca.

Avevo paura di lui.

~Drarry~ Toxic BullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora