Capitolo 23

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Vladimir's pov

"la vita fa schifo, il mondo fa schifo, tutto fa schifo"

Ridacchio osservando le due ragazzine.

"hai finito?"

Sposto lo sguardo sulla mia ragazza che tiene le mani sulla pancia.

"no che non ho finito!
Tutti devono sapere quanto soffriamo noi donne"

Guardo Anita, seduta vicino all'amica, che ha la testa poggiata sulla mano e mescola lo zucchero nel the.

"sei esagerata"

È la risposta della mora persa in chissà quale universo parallelo.

"non dicevi così una settimana fa quando tu avevi il ciclo"

Guardo Elisabetta che ora è piegata sul tavolo e ha un'espressione dolorante.

"vuoi che ti prenda qualche farmaco?"

Alza lo sguardo su di me, i suoi occhioni verdi mi scrutano dal basso.

"si, mi fa tanto male"

La sua vocina mi fa sorridere, le lascio un bacio sulla testa e mi alzo dalla sedia.

"che cosa prendi di solito?"

Apro l'anta dell'armadietto in cucina e controllo i farmaci che vi sono dentro.

"tachipirina"

Il suo tono addolorato mi fa voltare di scatto e controllare che stia bene.

Afferro velocemente la scatola di tachipirina e mi avvicino al tavolo.

Recupero un bicchiere d'acqua e glielo poso davanti insieme alla pastiglia bianca.

"grazie"

Ingoia la pillola per poi tornare nella posizione iniziale, chiudendo gli occhi.

"ora basta"

Entrambe sollevano lo sguardo confuse ma lascio perdere, prendo la mia piccola in braccio e mi dirigo in salotto.

Non sopporto di vederla soffrire

"Ivan è morto?"

Anita si butta sul divano, concentrando la sua attenzione sul telefono.

"no è solo andato a parlare con sua zia"

Accarezzo la guancia di Elisabetta che si è accocolata a me, sorrido vedendola arricciare leggermente il naso.

"sua zia? Ivan ha una zia?!"

Sto per risponderle quando veniamo interrotti dalla porta che si apre, lasciandoci libera la visuale sul mio amico e sua zia.

"si piccola. Ho una zia"

Sorride spostandosi leggermente per far sì che possiamo osservare la donna dietro di lui.

Sorride spostandosi leggermente per far sì che possiamo osservare la donna dietro di lui

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Ольга (Olga) percorre con lo sguardo tutta la stanza, fino a soffermarsi su Anita.

"Tu dievi esseri Anita"

La diretta interessata si volta verso di noi cercando aiuto, le sorrido cercando di incoraggiarla e sembra funzionare.

Si alza dal divano per dirigersi verso le due persone che sostano davanti alla porta.

"si sono io.
Lei deve essere la zia di Ivan"

Le porge la mano tremante mentre punta lo sguardo in quello di Ivan, in cerca di conforto.

Il mio amico le si avvicina stringendola tra le braccia, le bacia la testa e guarda Ольга.

Lei sorride avvicinandosi, studiandola dal suo metro e settantacinque.

"non dievi triemare.
Donne ruse non triemano e tu stai con uomo ruso.
Se sposi mio nipote tu dovrai sconfigere donne ruse.
Non tremare con me, io sono tua amica, ti devo preparare per matrimonio"

Le sposta una ciocca di capelli dal viso sorridendo, la stacca da Ivan e le gira intorno.

"io e te dobiamo fare shopping.
Hai bisonio di abiti, devi essere bela"

Anita non ha il tempo di ribattere che Ольга la trascina al piano di sopra.

"non sapevo avessi adottato un koala"

Ridacchio voltandomi verso quell'idiota del mio amico, stringo a me la ragazza dai capelli rosa.

"già, non lo sapevo neanche io.
Ma è stato un investimento con i fiocchi"

Le lascio un bacio sui capelli, muove di poco la testa ma non apre gli occhi.

"sai vero che domani sarà lei a doversi subire il giudizio universale?"

Sorseggia una birra presa chissà dove, indicando Elisabetta.

Annuisco, continuando ad accarezzarle i capelli.

Anita's pov

"prova questo"

Mi giro verso la donna che dovrebbe "prepararmi a stare al fianco di Ivan"
e studio il completo che ha in mano.

"è sicura?"

Mi sembra più adatto ad una signora e non ad una ragazzina di quasi 17 anni.

"cierto! Devi essere bela e mostrare tue curve, così fai invidia ad altre done ruse.
Provalo"

Me lo porge convinta, così decido di dargli una possibilità e rientro in bagno.

Qualche minuto dopo torno in camera con il completo indosso, mi avvicino allo specchio e rimango stupita da ciò che vedo.

Il completo è elegante, ma calza a pennello sul mio corpo mettendo leggermente in evidenza le mie curve.

"perfieto!"

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"perfieto!"

Le sorrido voltandomi nella sua direzione, ricambia il gesto e mi fa accomodare sul pouf davanti al letto.

"ora dobiamo trovare scarpe"

Batte le mani eccitata mentre io mi chiedo quante ore durerà ancora questa tortura

Un Amore Costretto...forse [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora