Cap 11: Un bacio sotto il vischio

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"Jensen, non brontolare. Eri tu che eri incaricato di portare lo spumante e te ne sei scordato." Disse Jared.

"Al diavolo. Perché tutti mi prendono per fattorino? E perché ogni volta che devo fare qualcosa, mi dicono *vai con Jared* ? Non siamo mica gemelli siamesi!"

"Come no? Non sono il tuo guardaspalle?" rise Jared, uscendo dalla macchina.

"Jared, adesso perché ti fermi? C'è ancora strada prima di arrivare a casa mia." Sospirò Jensen.

"Lo so, ma ho voglia di camminare."

"Io no e poi è molto buio. Non si vede un accidenti."

"Dai, non fare il guastafeste."

"Uffa."

Jensen seguì Jared, brontolando e dopo un po' Jared cercò di addolcirlo. 


"Dai, è la notte di capodanno. Cerca di essere felice."

"Non volevo uscire, Jay, o meglio, avrei preferito lo passassimo da soli, non con altre diecimila persone."

"Sono nostri amici."

"No. Sono tuoi amici. Non di certo miei. Tu sei mio amico."

"Mmm...peccato non sentire il suono di un violino." Disse Jared, cercando di non lasciar trapelare la gioia che sentiva dentro.

"Stupido."

"Aspetta..." disse Jared, prendendolo per le spalle e facendolo fermare.

"Che ti prend..."

Ma Jared interruppe le sue parole, baciandolo. Un bacio lento, incerto, forse più strano, perché c'era il buio intorno a loro.

Entrambi erano emozionati. Baciarsi al buio assumeva sfumature diverse. Era quasi intimo.


Quando si staccarono, Jared rispose allo sguardo di confusione di Jensen, indicando in alto.

"Vischio. Sai che è obbligatorio." Disse Jared, sorridendo.

"Tu...sapevi che c'era il vischio, qui!"

"Ahh. Non dire sciocchezze, Jensen. come avrei potuto saperlo? Sai che certe volte sei proprio paranoico?" rise Jared.

"Ammetti che mi hai accompagnato a casa con la scusa dello spumante per attirarmi qui!" lo prese in giro Jensen.

"Niente affatto. Sei tu che hai finto di scordarti lo spumante per poter tornare a casa con me e..."

"Guarda che sei tu che hai voluto accompagnarmi."

"Sapevi che l'avrei fatto. Lo faccio sempre."

"Hai insistito per proseguire a piedi."

"Certo, perché volevo assecondare il tuo piano diabolico."

Jensen spalancò la bocca esterrefatto. "Il mio piano diabolico."

"Tranquillo, è capodanno e ti perdono. Anzi sai che ti dico? Al ritorno mi baci tu, ok? Così siamo pari!"

"Non posso continuare questa conversazione da sobrio."

"Finalmente una cosa su cui siamo d'accordo!" disse Jared e i due si diressero al più presto verso casa.


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