Sogno d'una notte di mezza estate - Capitolo 3

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Adrian sbuffò per l'ennesima volta, continuando ad osservare il soffitto della camera e tentando, inutilmente, di prender sonno.

"La finisci di fare la vaporiera?" - lo rimbeccò Plagg - "Voglio dormire!".

"Plagg, oggi sono successe tante cose... non riesco a non pensarci!" - ammise mesto - "La tigre che prima segue Marinette e poi che ubbidisce a Ladybug, Marinette e Ladybug bagnate, la maglietta di Marinette bagnata ...".

"Notevole la ragazza, vero?" - lo interruppe il piccolo dio nero.

"Notevole è dir poco! Non ci avevo mai fatto caso, ma Marinette ha un fisico pazzesco, oltre ad essere davvero una bellissima ragazza!" - ammise il modello - "Ma non è solo questo!".

"A che ti riferisci?".

"Hai visto come ha affrontato la tigre? Non so come abbia potuto non solo pensarci, ma pure riuscirci! E, poi, quel vestitino rosso... quando si è cambiata... da dietro... io... io l'ho scambiata veramente per Ladybug!".

Il kwami cominciò a sudare freddo - "Non è che la bella panettiera ti piace?" - provò a punzecchiarlo, giusto per sondare quanto ci avesse azzeccato.

"Non sarei onesto se ti dicessi che non mi è indifferente, ma io punto a Ladybug! Forse Marinette mi attira perché ci somiglia moltissimo!" - esclamò quasi avesse scoperto una grande verità.

Plagg alzò gli occhi al cielo, sconvolto dall'idiozia del suo portatore e masticando un'imprecazione.

"Però, ammetto che oggi mi ha stupito! Il modo in cui si è posta di fronte alla tigre per proteggere Nino ed Alya, il fatto che sia sparita un attimo prima dell'arrivo di Ladybug... se non la conoscessi, direi che Marinette e Ladybug potrebbero essere la stessa persona, ma questo è impossibile! La conosco troppo bene!" - continuò il modello, notando appena lo schiaffo che Plagg si sparò sulla fronte.

"Ma che ti piglia? Perché fai così?" - chiese, molto incuriosito.

"Perché in migliaia di anni non ho mai trovato uno più citrullo di te!" - gli urlò contro - "Ed ora dormi e, soprattutto, LASCIAMI DORMIRE!".

Adrian restò silenzioso, colpito dal comportamento del kwami, ma decise di non insistere. Chiuse gli occhi e si lasciò finalmente andare ad un sonno che però risultò pieno di sogni in cui Marinette portava a pascolare greggi di tigri e, poi, non soddisfatta, si tuffava in laghetti di montagna per risalire completamente fradicia e mostrarsi a lui in un classico "vedo e non vedo" sensuale, aggravato dall'effetto maglietta bagnata. Sognò di avvicinare le proprie mani a quei seni così invitanti, così sodi, così provocanti... per ritrovarsi a palpare nuovamente Ladybug che, per risposta, lo affondò - nel sogno - con una nuova cinquina ammazza bisonti che lo fece svegliare di botto.

Inutile dire che Adrian saltò sul letto, nel cuore della notte, completamente accaldato ed eccitato - d'altronde, quella celestiale visione di Marinette lo aveva davvero colpito e, per la prima volta, si trovò a pensare che, se non ci fosse stata la sua lady, la bella panettiera avrebbe potuto esser tranquillamente la persona per cui il suo cuore avrebbe perso più di un battito.

Sentì Plagg russare sguaiatamente e, per tagliare la testa al toro, si infilò in bagno dove rivolse le proprie fantasie erotiche alla formosa compagna di classe, placando i bollenti spiriti nel modo più classico per un ragazzo solo.

Tornò a letto appagato, ma non riuscì a riaddormentarsi subito - la consapevolezza del proprio affetto per ambedue le affascinanti corvine lo stava mettendo in seria difficoltà: come comportarsi, ora?

In casa Dupain la situazione non era meglio - "Tikki, io ... io non so che pensare!".

"A che ti riferisci?" - chiese la piccola kwami, pur sapendo la risposta, ma intenzionata a capire quanto la situazione tra la propria portatrice ed il modello si fosse intricata.

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