-John hai finito di preparare la valigia!- mi urlò mia madre dal piano inferiore, -Sì. ma! arrivo!- le risposi. ci stavamo trasferendo ancora dopo nemmeno 2 settimane, a volte non riuscivo proprio a capire il capo di mia madre. Che non voleva nemmeno dirmi la meta
sarei partito 2 ore più tardi come aveva mamma questo sarebbe stato l'ultimo trasferimento almeno per qualche anno. Erano le 7:30pm quando lasciammo il centro di Londra per andare in una meta a me sconosciuta a più o meno 2 ore di distanza.
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"John sveglia siamo quasi arrivati" disse Karen, dissi qualcosa di incomprensibile che a lei sembrò un mugugno, così mi scrollò 'delicatamente', mi svegliai di soprassalto e "mhmh siamo arrivati?" "quasi tesoro intanto guarda un po' fuori dal finestrino" . John fece come detto appena si girò rimase esterrefatto da quel paesaggio bellissimo, dal finestrino si vedeva una distesa verde con qualche albero qua e la, non cera nulla, poi si guardò avanti e in lontananza vide delle fioche luci di 2 lampioncini. sua madre si fermò proprio davanti a quelle 2 casette. Karen scese dall'auto e John la seguì, lei andò a suonare il campanello di quella graziosa casetta, quando la porta si aprì John vide sbucare fuori la testa di un ragazzo che avrà avuto qualche anno in più di lui. il ragazzo disse "Ma(*), sono arrivati vieni!" e così a lui si aggiunse una donna che porse le chiavi a Karen per poi presentarsi "ciao ben arrivati io sono Marienne piacere e lui è mio figlio Kevin" "piacere" disse il ragazzo porgendole la mano "il piacere è tutto nostro, io sono Karen e lui è mio figlio John". Marienne invitò i due ad entrare per conoscersi meglio.
erano oramai le 10:20PM quando Karen disse "oddio è tardissimo domani ho il mio primo giorno di lavoro e devo svegliarmi presto, e John deve andare a scuola meglio che andiamo", ma mari li fermò "oh, scusate mi sono dimenticata di dirvelo prima che veniste, vi scoccia per un paio di giorni stare da noi, nella vostra casa hanno trovato dell'amianto e domani mattina dovrebbero arrivare gli operai per toglierlo" Karen la guardò poi guardò John con sguardo interrogativo; "per noi va bene se non vi causiamo troppo disturbo".
"Kev! hai finito di mettere apposto la camera degli ospiti!?" chiese Marienne. Kevin scese dalle scale e "sì". rimasero a chiacchierare per un altro po', poi Karen e Marienne si diedero la buona notte raccomandando a John e Kevin di non fare tardi.
"allora John parlami un po' di te, non hai detto nulla fino ad ora..." John si voltò verso Kevin, si soffermò a guardarlo e disse "mh.. cosa potrei dire, mi chiamo John ho 16 anni, mi trasferisco da una casa ad un'altra da quando avevo 4 anni per il lavoro di mia madre; prima di venire qui abitavo a Londra e... ora dimmi tu qualcosa su di te" "ok.. mi chiamo Kevin, ho 17 anni vivo qui da quando ne ho memoria, il mio migliore amico si chiama Neil, frequento il Doncaster college, sono al secondo anno e.. basta. Non ho molto da dire" Kevin lo sapeva di non aver parlato di suo padre, ma non era ancora il momento, capiamoci si conoscevano da quanto 2 ore!
Kevin e John continuarono a parlare del più e del meno fino a che non si accorsero che erano ormai le 11:40pm e decisero di salire nelle camere non prima di "notte Johnnyh" disse Kevin in modo scherzoso, così l'altro rispose "notte Kevinie" si misero a ridere ed andarono a letto.
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La mattina seguente...
La sveglia suonò alle 6.15, poi alle 6.20, poi di nuovo alle 6.30; dopo di che Kevin decise di non ignorarla più non poteva far arrivare tardi John il suo primo giorno, così si alzò si mise un pantaloncino giusto per non rimanere in mutande davanti a John; che diciamocelo 'era proprio un bel ragazzo', non voleva fare brutte figure. bussò alla porta della camera degli ospiti, quando non rispose nessuno aprì la porta, e si trovò davanti un esemplare di John dormiente era così tenero che quasi gli dispiaceva svegliarlo.
"John, svegliati sono ormai le 6.40 e dobbiamo partire tra meno di 40 minuti" disse Kevin a bassa voce per non svegliare Karen che dormiva nel letto accanto. John mugugnò qualcosa tipo un 'arrivo' , ma Kevin per quanto gli dispiacesse doveva insistere altrimenti avrebbero perso l'autobus che portava a Doncaster così "Johnnyh, porca puttana svegliati o faremo tardi" per fortuna Karen non si svegliò, ma John finalmente sì, si tirò in piedi e disse "buongiorno anche a te, e smettila da subito di chiamarmi Johnnyh" Kevin lo guardò con un ghigno sul volto, e John si accorse solo dopo di avere addosso solo un paio di boxer grigi, ma prima che potesse dire qualcosa Kevin interruppe quel silenzio imbarazzante "ok... Johnnyh, mettiti qualcosa addosso e vieni giù io preparo la colazione..".
John si lavo la faccia e si fece una doccia in 5 minuti esatti non voleva far aspettare Kevin che diciamocelo 'era proprio carino', si mise una tuta e una una maglietta nera con sopra un giacchetto di jeans. Scese in cucina e vide Kevin alle prese con i fornelli; così si sedette al tavolo e aspettò che finisse. Kevin arrivò con in mano 2 piatti, appena vide John le sue guance si tinsero di rosso per l'imbarazzo, visto che aveva sporcato i pantaloncini ed era rimasto solo con i boxer addosso e non si era accorto dell'arrivo di John, anche lui in imbarazzo per quella situazione, Kevin fece finta di nulla poggiò i pancake sul tavolo e corse a disopra senza dire una parola.
'figura di merda che figura di merda' pensò Kevin mentre si dirigeva in camere sua per vestirsi, aprì l'armadio e prese le prime 3 cose che gli capitavano sotto mano: un jeans troppo attillato nero, una maglietta del medesimo colore e una felpa anch'essa nera.
intanto John cercava di non arrossire più di quanto già non fosse, 'perché ha avuto quella reazione?. cioè è un ragazzo e non credo sia gay '
dopo essersi preparato mentalmente, Kevin scese le scale e si sedette al tavolo per mangiare. mentre mangiavano i pancake che aveva preparato non sapeva se iniziare un discorso oppure no, ma a questa domanda rispose John che quando ebbe finito di mangiare disse "buonissimo" Kevin lo guardò e "grazie..." poi guardò John pensieroso e aggiunse "scusa per prima, non ti avevo sentito arrivare.." John lo guardò e rispose " si effettivamente è stato molto imbarazzante, ma non preoccuparti"
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dopo che ebbero finito di mangiare e mettere a posto la tavola, Kevin prese le sue cose le mise dentro lo zaino, stessa cosa che fece John. partirono, poi quando Kevin guardò l'orario si accorse che mancavano 5 minuti prima che l'autobus partisse, così "John ce un problema" John si fermò "quale sarebbe questo problema?" Kevin lo prese 'delicatamente' per un braccio e disse "corri. oppure faremo tardi". così iniziarono a correre come se non ci fosse un domani, e per loro fortuna arrivarono in tempo e salirono sull'autobus ancora vuoto, prendendo due posti vicini. arrivarono a scuola. e Kevin accompagnò John nell'ufficio del preside per scegliere le materie che aveva scelto di fare e le classi. Kevin si sedette e mentre aspettava che uscisse pensava 'in autobus eravamo così vicini, ma la cosa più bella è stata quando l'autobus ha girato molto bruscamente e mi è finito addosso. no aspetta non devo pensare queste cose sono fidanzato'
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-💕il livello di cringe è assurdo ma va bene. mi è partita la ship tra Kevin e John e nulla non aspettatevi una storia come tutte le altre. detto questo lasciate una stellina ✨ se vi è piaciuto il capitolo e un commentino.💕-
(*)= sta per mamma, non sapevo come scriverlo XD
-Deni ❤
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La straordinaria avventura di Kevin Miller
PertualanganKevin Miller 17 anni vive nella periferia di Londra frequenta il Doncaster college, non ha molti amici, anzi ne ha uno. vive con sua madre suo padre se ne andato quando lui era molto piccolo. John Clans 16 anni vive a Londra e frequenta l'Imperial L...