CAPITOLO 2

1.3K 56 1
                                        


Erano passati quattro giorni dalla registrazione della puntata e ovviamente avevano mandato in onda durante il daytime la storia di Giulia e le cose che le aveva detto Sangio. L'esibizione di Giulia ebbe un gran successo, fece colpo su tutti: la Peparini le diede 9, sia la Cuccarini sia la Celentani si complimentarono con lei, ma soprattutto Sangio, che già durante le prove era ipnotizzato dal suo corpo estremamente sexy, in puntata non le tolse gli occhi di dosso per un istante; Deddy lo chiamò persino due volte, senza ricevere alcun segno di vita. Dopo la registrazione, andarono tutti a festeggiare nel locale accanto, prenotarono tutta la sala, e poi cenarono, ballarono finché Martina disse: «Hey raga! Perché non giochiamo ad obbligo o verità?». In realtà le ragazze si erano già organizzate, in modo che ognuna potesse provarci con i ragazzi. Martina chiese immediatamente a Deddy se fosse single e lui rispose di sì e tutte lanciarono sguardi d'intesa a Rosa. Poi toccava al cantate scegliere a chi far fare un obbligo o una verità. Il prescelto fu Sangio che imprecò a bassa voce e scelse l'obbligo pensando che se avesse scelto verità lo avrebbe sputtanato davanti a tutti i compagni dicendo di Giulia. Ma anche in questo caso Martina, Deddy e Rosa sapendo dell'attrazione che c'era tra Sangio e Giulia, avevano pianificato di chiuderli in una stanza insieme. Di conseguenza condussero il cantante in una stanza che apparentemente sembrava un ripostiglio. Gli dissero semplicemente che lo avrebbero chiamato loro alla fine del terzo giro. La ballerina che ancora non conosceva il complotto dei suoi compagni, ingenuamente scelse obbligo. Portarono anche lei nella stanza e quando capirono la trappola, entrambi li mandarono a quel paese. Nessuno proferì parola fino a quando Giulia iniziò a respirare sempre più velocemente, le mancava l'aria: era claustrofobica. Naturalmente nessuno lo sapeva e quando Sangio la vide in quello stato provò a chiedere aiuto, ma dato che nessuno arrivava, si avvicinò a lei e si ricordò di tutti i consigli che gli davano quando aveva un attacco di panico; le disse di pensare a cose positive, di provare a trattenere il respiro, ma nulla funzionava. Così la baciò, un po' per l'attacco che stava avendo la ballerina, un po' perché non desiderava altro da quando l'aveva vista ballare in saletta; pensava che fosse solamente attrazione fisica e invece aveva capito che non era solo quello. Nel frattempo Giulia si era calmata e appena riprese fiato disse con un misto tra felicità e amarezza: «Perché lo hai fatto?» «Avevi un attacco di panico, cosa dovevo fare scusa?» «Innanzitutto non era un attacco di panico... sono claustrofobica e due... non avresti dovuto baciarmi» «Perché te la stai prendendo tanto per un bacio... era a stampo tra l'al... aspetta un attimo... non mi dire che era il primo!?». Lei arrossì leggermente e lui disse: «certo che è strano!» «Cosa, che non abbia mai baciato nessuno?» «È strano che nessuno lo abbia mai fatto». Si avvicinò e la baciò nuovamente, stavolta però con più passione ma improvvisamente Martina aprì la porta; si staccarono subito e la ballerina di latino forse per i sensi di colpa per averli interrotti forse per il troppo imbarazzo disse: «Emh scusate se vi disturbo, ma noi stiamo andando a casa» «Arriviamo» dissero prontamente in coro.

***

Giulia era in intimo quando Martina irruppe nella sua stanza: «Allora? Cos'è successo?» «Beh, ci siamo baciati... ma ora vorrei farmi una docci-» «Te la farai dopo, dimmi tutto». Era da troppo che Giulia si conteneva così scoppiò in una delle sue risate e raccontò tutto quello che fosse successo tra loro e entrambe non stavano più nella pelle. Poco dopo Martina lasciò la stanza e Giulia andò a lavarsi; appena finì si rese conto di non aver portato il pigiama, così uscì in accappatoio ma davanti a lei, seduto sul suo letto c'era Sangio; la piccoletta diventò rossa come un pomodoro mentre il giovane cantante non riusciva a distogliere lo sguardo, al che Giulia disse: «Non è che potresti passarmi il pigiama?» «Pigiama? Emh... si, ecco tieni» «Vado un attimo in bagno a cambiarmi»; lui annuì leggermente iniziando a fantasticare su di lei e fu proprio a quel punto che nella sua mente rimbombò un nome: Margherita. Al ricordo della ragazza, Sangio appena uscì Giulia uscì, «Dimentica quello che è successo... ok? Non è per te, ma c'è Margherita e io...» «Capisco... ma adesso va fuori ok?» «Capisco che sei arrabbiata, era il tuo primo bac-» «Sei pregato di uscire» disse La ballerina con il tono più freddo e distaccato che riuscì ad usare. Non se in quel momento abbia sofferto più Giulia per quel bacio o Sangio per il tono talmente glaciale usato da lei.

Angolo autrice: Ragazzi spero vi piaccia questo capitolo, cercherò di pubblicarne uno a settimana, molto probabilmente il sabato BACIONIIIIIIII

a love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora