Ormai mancavano pochi mesi al serale, e di conseguenza i ritmi di tutti gli allievi erano diventati più frenetici del solito. Nonostante ciò Giulia, riusciva a gestire alla perfezione quelle giornate dando il massimo in ogni situazione. Sangio, a differenza sua, non sopportava molto bene lo stress a causa dei suoi attacchi di panico e riversava tutto in dei tic nervosi. La ballerina si era accorta di questi atteggiamenti così provò a parlargli
<<Hey Gio, tutto bene?>>
<<Si Giu, ti serve qualcosa?>>
<<No, volevo solo sapere come stavi, ho notato che sei sotto pressione e->>
<<Ecco appunto, devo studiare, non posso distrarmi, già ho troppi problemi, ci vediamo dopo>> sapeva già cosa voleva dire così prima che potesse finire la interruppe e le rispose in malo modo, nonostante sapesse di sbagliare.
A quella risposta Giulia, si sentì ferita quindi uscì a testa bassa e se ne andò in sala, aveva bisogno di sfogarsi. Almeno adesso sapeva cosa pensava realmente, per lui era solo un problema, magari la reputava anche una bambina o chissà quali altre cose.
Nel frattempo, Sangio la stava cercando ovunque, sapeva di averla ferita, e voleva scusarsi. Dopo aver perlustrano invano tutta la casa, capì che era in una delle sale a provare; ormai la conosceva talmente bene da sapere che il suo unico modo per sfogarsi era ballare. Aspettò tutto il pomeriggio che la piccoletta rientrasse, ma lei non si era vista.
Ormai erano passate le 21:30 e Giulia era ancora in sala a provare, era sfinita, non aveva nemmeno mangiato, perché dopo quella discussione le si era chiuso lo stomaco; iniziò a girarle la testa, capì che doveva fermarsi, ma non voleva. Sangio, intanto si era avviato verso le sale, e una volta entrato sentì la musica provenire dalla sala 3; arrivato sullo stipite della porta la osservò per qualche istante. Era chiaro che era stanca, così appena la ballerina fermò la musica, la chiamò. Lei si girò, ma il suo sguardo era gelido.
<<Giulia, ti prego, parliamo un attimo>>
<<Peccato che io non abbia nulla da dirti>> disse la piccoletta prendendo tutte le sue cose e buttandole alla rinfusa nel suo borsone; se lo mise in spalla e si diresse verso la porta ma Sangio la bloccò per un polso.
<<Non fare la bambina adesso>>
Giulia scoppiò in una risata amara, si liberò dalla sua presa e se ne andò. Il vicentino si maledisse doppiamente e quando uscì dalla sala di lei non c'era più traccia.
Aveva combinato un bel casino e non sapeva come rimediare.
***
Arrivata in casetta, buttò le sue cose in un angolo della stanza e si diresse in bagno per fare una doccia e rilassarsi. Quando ebbe finito si asciugò e si rivestì uscendo per mangiare qualche avanzo della carbonara cucinata da Leo. Dopo essersi seduta, vide una chioma riccia entrare e poco dopo si sedette vicino a lei.
<<Sai che non penso quelle cose, non le ho mai pensate e mai le penserò, ero solo nervoso e me la sono presa con te, scusami, ti prego>>
<<Mi dispiace, ma al momento non mi servono altri problemi, sono stanca e voglio solo riposare>>
<<Capisco>>
La ballerina si alzò e si diresse in camera, senza nemmeno toccare un boccone, si stese e involontariamente iniziò a piangere fino a quando non si addormentò.
IN QUESTA SETTIMANA SPERO DI ESSERMI FATTA PERDONARE PER LA MIA ASSENZA, VI RINGRAZIO NUOVAMENTE PER LEGGERE QUESTA STORIA, SPERO VI PIACCIA!!!! ❤💗💘
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a love story
Romanceuna storia d'amore tra giulia stabile e sangiovanni due concorrenti di amici20