CAPITOLO SETTE

92 2 0
                                    

CHRIS

Quando arriviamo a casa di Tamara, lei non se ne accorge. Si è addormentata in macchina. La guardo: Ha la testa di lato verso di me, la bocca semi chiusa, e la coda di cavallo bassa. Dio è bellissima anche così.
Gli accarezzo il viso con una mano, disegnandone il profilo perfetto.
<<Arrivati piccola!>>; Si stiracchia. <<Devo essermi addormentata...>>, <<Si, direi proprio di sì. Dai andiamo.>> Mentre apro la portiera, lei mi ferma per un braccio. <<Che c'è piccola?>> Chiedo curioso.
<<Come lo dirò a Jacks?>> I suoi occhi sono velati di lacrime. Mi giro, l'abbraccio forte e la stringo a me.
<<Non diremo nulla per ora. Lasciami fare le mie ricerche, voglio capire com'era la situazione tra la mia e la tua famiglia; Ergo, mio padre e tua madre. Se davvero sono stati amanti, devo scoprire come, quando e perché. Dammi fiducia...>>
Mi bacia. <<Va bene.>>

Quando entriamo in casa, il padre e il fratello sono seduti sul divano a guardare la tv. Tamara, mi stringe la mano e io dilato le narici, serrando la mascella. Non posso sorridere. Sarei un falso. E poi, devo mantenere il mio controllo da maschio Alfa.
<<Tamara dove sei stata?>> Il padre gli rivolge la parola senza neanche guardarmi.
<<Papà, ecco io... Sono stata con Chris.>>
Il padre si alza e viene verso di me. A mia sorpresa, allunga una mano, glie la stringo di rimando, rimanendo serio. Cosa sta succedendo comunque?
<<Signor Hunter, la prego, si sieda, credo che abbiamo un sacco di cose da dirci.>> Il padre ha un tono serio. Mi fissa. I suoi occhi scuri mi penetrano nell'animo. So già cosa vuole dirmi. Quelle due sfere color cioccolato, vogliono sapere, vogliono la verità. La giustizia. Capisco benissimo, quella sensazione. QUESTA sensazione.
Sono stupito. Mi aspettavo un pugno, un calcio, qualsiasi, qualsiasi cosa meno che questa. Mi giro verso Tamara. Mi fa un sorriso spento e mi invita a seguire il suggerimento del padre.
<<Che succede qui? Tamara, è il tuo ragazzo?>> Fa Jacks.
<<Jacks... Si.>> Si porta un dito sul labbro.
Dio mi sta facendo uscire pazzo ora. Voglio baciarla. Ma non posso. Calmati Chris.
<<Oh porco cazzo!!>> Il fratello scatta in piedi come una molla.
<<Jacks!!>> Urla il padre.
<<Papà. Andiamo, lui è Chris Hunter, CEO di una grandissima compagnia!!! Piacere di conoscerla, Signor Hunter!!>> Il fratello si precipita verso di me. Mi abbraccia e si tira indietro. Ricambio l'abbraccio e sento Tamara di ridere. Jacks mi stringe la mano. Bene. La sua presa è forte. Come ci si aspetterebbe da un vero Hunter... <<Chiamami Chris, ti prego. Ormai siamo una famiglia. Ho intenzioni serie con tua sorella...>>
Mi giro verso il mio amore, che ha gli occhi spalancati. Posso perdermi in un attimo in quelle iridi di ghiaccio.
<<Magnifico>> esordisce Jacks con le braccia aperte, riportandomi nella realtà. Distolgo lo sguardo di Tamara e rivolgo un sorriso a Adam e a Jacks. <<Siete la sua famiglia... Sono sincero con voi.>>
Calco con la voce la parola famiglia. Voglio che sia chiaro in ogni caso, che Tamara sarà la mia donna, ora sa quanto la voglio. Gli stringo la mano ancora di più intorno alla vita. Deve capire che è mia e che sarà mia, per l'eternità.
<<Bene presentazioni fatte. Volete mangiare qualcosa?>> Fa il padre.
<<No grazie papà. Abbiamo fatto già colazione. Mentre voi parlate io vado a farmi un thè. Ho bisogno di rilassarmi.>>
<<Piccola stai bene?>> chiedo sorpreso.
Annuisce.
Mi lascia il bavero della giacca e si dirige in cucina.

<<Allora Chris, cosa c'è tra te e mia figlia?>> Il padre mi guarda serio, incuriosito, come se mi stesse sfidando.
<<Solo amore, Signor Foley. Solo amore.>> Rispondo tranquillamente.
<<Tamara ha fatto centro!!!>> Jacks è davvero un ragazzo burlone.
<<Zitto Jacks, se non vuoi rimanere serio, va in camera tua!!>>
<<Ma dai papà, andiamo!! Sto scherzando... Dove avresti conosciuto mia sorella? O meglio so dove l'hai conosciuta ma, com'è successo??>>
Il padre si porta una mano sul viso, per poi tirarsi l'ammasso di capelli scuri dalla radice. È infastidito. Ma io no, Jacks è simpatico e sfida la mia riservatezza in un modo... non molesto, più o meno. La sua vitalità mi ricorda quella di Luke, tanto tempo fa...
<<Diciamo che, è stato un colpo di fulmine. È stata dura conquistarla, non mi voleva tra i piedi. Fino a quando non ho insistito. Ed ora eccoci qua.>> Rispondo in modo risoluto.
<<Beh, non sapevo che mia sorella, fosse così... cazzuta.>>
Scoppio a ridere. <<Beh, in effetti lo è...>>
<<Jacks, smettila!!!>>
<<Signor Adam, la prego posso darle del tu?>>
<<Certo.>> Wow, sono colpito.
<<Bene Adam. Allora voglio dirle, che amo sua figlia più della mia stessa vita.>> Pronuncio tamburellando le dita sul ginocchio.
Il padre si sistema meglio sulla poltrona.
<<Jacks, puoi lasciarci da soli?>>
Ci guarda come se fossimo due alieni. Annuisce, e se ne va.
<<È stato un piacere...Signor...>>
<<Chris, ti prego Jacks. Chiami così, niente formalità.>>
<<Ok, ciao Chris.>>

The big Forbidden Apple. II PARTE ALL OF ME IS YOU.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora