CAPITOLO QUATTRO

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CHRIS

Il viaggio in svizzera è andato bene. Non direi benissimo, in quanto nel jet privato, mia madre ha avuto delle mancanze e alcuni svenimenti. Meno male che con me c'era Aiden, il mio medico privato e amico.
Mia madre resterà lì per un po', io e mio fratello faremo a turno a fare avanti e indietro.
La mia vita ultimamente è stata un uragano. Da quella sera che ho cacciato di casa Abigail. Alla nottata dove sono stato fuori con Dylan. Ad aver conosciuto l'ennesima donna, l'ennesima distrazione, l'ennesima scocciatura. Le scopi, si attaccano come delle cozze. Pensavo di esser stato chiaro. Ma nulla, insisteva che l'ho dovuta mandare al diavolo e ora sono sul punto di partenza.
Quella mattina, rimandai l'incontro aziendale. Non me la sono sentito. Invece di andare in ufficio, andai da mia madre. Avevo bisogno di vederla e non erano passate neanche ventiquattro ore.
È stata una delle più belle mattinate della mia vita. Abbiamo parlato e scavato nei ricordi. Sfogliato gli album dei ricordi, tra un bicchiere di Brandy e una sua tisana alle erbe. <<Che accoppiata>> esclamò mia madre.

E dopo due settimane eccomi qua. Solo, nel mio appartamento in questa domenica che si affaccia alla primavera con un sole fantastico.
Finalmente la casa è tornata quella che conoscevo. Niente più shopping bag, di Vuitton, Versace o altri stilisti buttate sul divano in attesa che la povera Amanda, mettesse tutto in ordine.
Abigail, nella casa che gli ho dato si è adattata, ma continua nella sua impresa, a rompermi i coglioni.
Le ho detto che quando nascerà il bambino ci sarò, ma prima voglio effettuare questo benedetto esame del DNA.
Non so il perché, ma penso che il traditore sia sotto il mio naso. Qualcosa mi dice che è così.

Il mattino dopo sono pronto e arzillo. Amanda è contenta. Ho mangiato tutta la colazione che mi ha preparato. Da tanto tempo non mangiavo così. Uova, bacon, frutta.
Insomma. Sono rigenerato, lo sono così tanto che invece di chiedere un passaggio a Martin, prendo la mia Ferrari e sfreccio nel traffico mattutino di NY.
Quando arrivo in ufficio sono di buon umore. Saluto Stephanie, rivolgendoli un sorriso a trentadue denti.
Mi chiudo nel mio mondo, chiudendo la porta e appoggiando il trench nero, perfettamente girato sull'appendiabiti.
Inizio la mia routine. E-mail, riunioni e video conferenze.
Arriva il pranzo, scorgo Stephanie in corridoio. Sta gesticolando al telefono in modo euforico.
Cosa succede?
Mi nascondo dietro una colonna, lo so. Sono tremendo. Ma sono curioso. Non l'ho mai vista così!
<<Non è vero!! Quando?>> fa avanti e indietro. << No sei pazza, amica mia! Pazza!>>
Torna indietro e poi due passi in avanti. <<Ma davvero Tamara!! Tu? Non posso crederci>>.
Mi congelo. Ha detto Tamara?
<<Cioè, sei partita e non hai detto nulla?>> PARTITA? COME PARTITA?
<<Sei a Monaco con Brett? A far cosa?>> COOOOOOOOOOOOSA?
<<Ah ok, bello>> risponde con poco entusiasmo. << Quindi, deduco che tu, ci stia provando seriamente?>>
COSA STA PROVANDO A FARE LA MIA E DICO LA MIA TAMARA? No, non è più mia a quanto pare.
<<Capisco, beh divertiti e quando torna, chiama. Ho le ferie la settimana prossima. Magari possiamo vederci se rimani a New York!>>
Tamara è a New York? O meglio lo era?
Si salutano e Stephanie, raggiunge il bar. Io rimango lì in piedi, con lo sguardo perso nel vuoto.
Tamara ha un altro? Tamara è in Europa?
Il mio bel atteggiamento positivo, si va a farsi fottere. Vorrei chiamare Lory e sfogare su di lei tutta la mia frustrazione, ma dall'ultima volta non vorrei che si illudesse.
In quel momento passa Ava, con lei mi sono divertito e mi guarda.
<<Chris? Stai bene?>>
La squadro. È una bella donna. Oggi indossa un tubino nero che risalta le sue forme sudamericane.
<<Che ne dici di un buon sesso in Archivio?>> Le rispondo.
Lei ovviamente lusingata, accetta.

TAMARA

Monaco, Monaco, Monaco!!!

 Monaco, Monaco, Monaco!!!

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The big Forbidden Apple. II PARTE ALL OF ME IS YOU.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora