Capitolo 3

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-"mi scusi? Questa ragazza ha dolori ad una cavigli, la può aiutare?"
-"si, certo! Ma può rimanere qua un attimo con lei finché vado a prendere il necessario per curarla?"
-"si...non ci sono problemi ..."
Lo disse deciso e poi quando l'infermiera uscì...
-"allora piccola...volevo chiederti scusa per Jordan...non e cattivo e semplicemente modesto..."
-"ma perché correva?"
Lui si avvicino a due centimetri dal mio viso e mi disse..
-"a qualcuno piacciono gli affari degli altri...eh?"
-"NON È VERO!"
Lui ridendo si allontano da me e alzo le spalle....
-"eccomi....ora ti visitiamo piccola..."
Lui uscì e se ne andò
-"non è niente di grave ma meglio che non fai grandi sforzi per non peggiorare la situazione, va bene?"
Feci di si con la testa e mi recai nella mia stanza.
Dopo mezz'ora che disfavo le mie valige entro il responsabile del dormitorio che mi informo che per quell anno sarei stata da sola in camera e che avrebbero tolto gli altri letti domani.... beh da un certo punto di vita sono contenta di essere sola però ho paura....ma mi abituerò

L'amore è come la droga: fa male ma crea dipendenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora