scusami

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*abbraccio irene e gli dico*

Io:ora però ti devi sitemare mi hai trovata no

*lo dico singhiozzando , lei piange e mi dice*

Irene:riposati oggi ci penso io
Io:no sto bene tranquilla

*mi alzo dal lettino e vado in cucina con lei , la direttrice è molto incazzata con me ma dettagli , vedo ciro che appena mi vede mi abbraccia io resto stupita ma poi mi beo in quel suo abbraccio e lo ricambio , lui mi dice*

Ciro:fratm e ospital cu patm
Io:mi spiace che successo
Ciro: mammá e mort

*li mi è vunuto spontaneo e l ho abbracciato , lui mi ha abbracciato a sua volta mentre tutti ci abbracciavano e pino stringeva i Pugni, una volta dopo ci interrompe la direttrice*

Direttrice:severamente vietato abbracciare gli altri detenuti del sesso opposto lo sa signorina marylena
Io:direttrí ij song a signorn mirea nun magg chiamá marylé e poij lei e un insensibl non andrà mai avanti nella vita
Direttrice:come ti permetti signorina

*mi metto a ridere e pino viene verso di me per chiedere spiegazioni*

Io:pino agg scupert na cos
Pino:ricim
Io:ij nun song sor toij
Pino: chi sfaccim m stij ricenn tu si sorm
Io:io sono la figlia di irene non di nané , lei era l amante di papá irene era la moglie di salvatore noi in comune abbiamo solo il papà

*pino se ne va senza spiccicare una parola, vedo ciro allontanarsi con lino la sua guardia corrotta , guardo il comandante*

Comandante:tua mamma ti ha mandato tutte ma tutte le tue cose sono nella tua camera

*infuriata vado nella mia cella e sistemo tutte ma tutte le mie cose , appena finito intorno le 6 di pomeriggio , scendo e vado in cucina dove trovo irene , capelli bianchi rughe e trascurata*

Io:mamma
Irene:che bello sentirtelo dire
Io:vai a casa qui ci penso io

*lei mi saluta e se ne va , io inizio a preparare la cena , faccio un po' di pasta con la salsa , inizio a preparare il tutto , quando finisco sono le 7 e mezza , guardo attentamente chi entra ma non vedo ciro , appena è il turno di edoardo gli dico*

Io:edoá allora ciro ?
Edoardo:ciro sta mal e int a cella suoij
Io:grazie mo ci vado

*appena tutti mangiano torno in cucina e inizio a fare dei biscotti . Mischio gli ingredienti, impasto, faccio le formine e inforno il tutto . Appena finiti , li decoro li metto dentro un porta mangiare e glieli porto nella cella sua senza farmi vedere da nessuno , appena arrivato nella sua cella lo vedo fissare il mare con la canna in bocca io gli dico*

Io:toc toc si puó
Ciro:mary
Io:mirea , il mio vero nome
Ciro:mirea

*lui si gira e mi sorride*

Io:questi sono per te

*lui li prende e ne mangia uno*

Ciro:sono buoni
Io:mangia e non parlare pima che ti soffochi
Edoardo:parlat chian vogl durmí
Ciro:nun ci scassa o cazz edoá fatt i cazz tuoij
Edoardo:si scem ciro

*lui ride , non so ma corro verso di lui e lo abbraccio lui resta sorpreso e il mio abbraccio lo ricambia , ad un certo punto edoardo si alza ed esce dalla cella , lui inizia a piangere*

Io:ei ei ciro
Ciro:mammá nun c piú e mort
Io:o sacc cí ma non puoi cambiare le cose io ti giuro che ti aiuterò a riverdicarla

*lui mi sorride e si asciuga le lacrime sembra un bambino di 3 anni , io butto un sorriso e lui mi dice*

per sempre/CIRO RICCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora