L'amico di mia sorella~Ereri

CAPITOLO 4

Levi's Pov

I giorni trascorrevano normalmente,mangiavo,pulivo,studiavo e quando avevo tempo dormivo.
Eren nelle ultime settimane era venuto spesso a casa nostra,tranne questa,chissà perché.
"Mikasa,oggi sei sola?"
"Mh eh?ah si Eren non potrà venire per tipo un mese..."
"E come mai?"
"Lo hanno messo in punizione a scuola e per questo motivo gli hanno vietato di uscire per un mese"

Ah cavolo....non ci voleva proprio
"Ah ok"
Esco di casa per fare un giro in macchina,devo riflettere e il rumore delle ruote mi tranquillizza.
Passo davanti alla scuola di mia sorella e vedo Eren uscire,come è possibile è tardi saranno le 17.
Parcheggio sennò sembro uno stalker
"Oh ciao Levi"
Si porta una mano dietro la nuca
"Che ci fai qui a quest'ora?stavo facendo un giro in macchina e ti ho notato"
Così forse lo spavento
"Sono in punizione e per tre sabati devo pulire la palestra....questo è solo primo il giorno e già non ne posso più"
Poverino è troppo tenero
"Ti va di prendere un caffè o qualcos'altro in qualche bar?"
Si vai così Levi
"Oh ma no figurati non ho portato dietro nemmeno i soldi"
"Su vieni dai"
Lo prendo per un braccio e gli apro la portiera,entrato la chiudo come un vero gentiluomo e mi metto alla guida
Lo vedo girarsi i pollici,un po' rosso in viso e agitato
"Hai caldo?se vuoi apro il finestrino"
"Eh?!no tranquillo sto bene così"
Scendiamo dalla macchina ed entriamo in un bar a me ormai conosciuto,infatti là proprietaria è la mia migliore amica
"LEVII OMMIODDIO CIAO NON CI SI FA VEDERE DA UN PO E LUI CHI È????"
Che non mi faccia fare figure di merda o la uccido
"Quattrocchi,che urli ,sono stato piuttosto impegnato,lui è Eren,un amico di mia sorella"
"Uhm ma se è amico di tua sorella che ci fa qui?"
Ma che razza di faccia perversa sta facendo,la sotterro
"Questi son cazzi miei,ora mettiti a fare il tuo lavoro,andiamo Eren"
D'istinto gli prendo la mano e lo porto ad un tavolo,la sua mano è così soffice,ci sediamo,ci sediamo senza smettere di stringergli la mano,anzi la stringo più forte senza fargli male
"Allora cosa prendi?"
È diventato un pomodoro,lo trovo estremamente dolce
"Ehm si cioè una cioccolata calda"
"Serio?sei un tipo dolce io la prendo fondente se proprio devo,diciamo che bevo solo cose amare o senza zucchero"
Arriva una cameriera bassina,capelli arancioni,mi ricordo che una volta ci aveva provato con me,come si chiamava?ah si Petra
"Ciao Levi!ti ricordi di me? È da un po' che non vieni qua"
Mi sta già dando fastidio
"Si avevo altre cose più importanti,ora vuoi fare il tuo lavoro o vuoi restare qui a fissarci?"
Ci è rimasta male,non mi interessa
Eren mi guarda stupito,forse ha leggermente sorriso a questa scena
Chissà se questa sensazione piacevole che ho quando lo vedo la prova anche lui
"Em si cosa prendete?"
"Lui cioccolata calda con panna,io un tè nero"
Se ne va finalmente dopo aver preso le ordinazioni
"Ma io non avevi chiesto la pannna...grazie"
"Avevo immaginato ti piacesse,non vergognarti di chiedere ho detto che offro io"
Nel frattempo tra noi calò il silenzio,è un po' imbarazzante
Ora che ci penso le nostre mani sono ancora unite
Le mie dita intrecciate nelle sue,le guardo,poi guardo lui che è impegnato nel leggere il menu per ammazzare il tempo è l'imbarazzo
Decido di azzardare iniziando a massaggiare col pollice il palmo della sua mano,la quale desideravo tanto toccare
Ogni contatto con lui mi fa sentire bene.
Lo vedo sussultare,si gira verso di me e ormai è come un vulcano incandescente e timidamente mi sorride
"Sai Levi,la prima volta che ti ho visto pensavo fossi una persona fredda e distaccata,invece...sei dolce..."
"Non lo sono praticamente mai, non mi piace avere dei rapporti stretti con le persone,ma con te mi viene naturale"
Prima di dire altro arrivarono le ordinazioni che ci costrinsero a scioglierci le mani.
Finimmo di bere e dissi a Eren di aspettarmi fuori mentre pagavo
"Allora,ti ho visto,daiiii sai che a me puoi dire tutto"
"Hanjie che ti devo dire,non so bene cosa sto facendo,quel ragazzino mi attira e non mi è per nulla indifferente,c'è un solo problema...mia sorella"
"Tua sorella?"
"È stracotta di lui,ma lei non sa..."
"Che lo sei anche tu?ti piace vero?"
La guardo,non so come faccia a capirmi sempre,in qualsiasi momento
"Credo proprio di sì"
"Ti consiglio di non parlare ora come ora a tua sorella,ma avvicinati a lui,relazionaci di più,da quel che ho visto...lui ti mangia con gli occhi"
Se certo,magari fosse vero piuttosto lo vedo spaventato da me
"Grazie"
"Dai questi te li offro io,ciao e fatti sentire più spesso"
Esco e vedo Eren al telefono,sta litigando con qualcuno"
Finita la chiamata
"Litigata con la fidanzatina?"
Ma quale fidanzatina,era mia madre...mi chiedeva dove fossi,dice di tornare a casa IMMEDIATAMENTE"
"Andiamo allora non vorrei mai che ti uccidesse"
Durante il tragitto mi fa una richiesta
"Senti puoi dire a mia madre che sei il fratello di Mikasa e che mi hai incontrato mentre uscivo tardi da scuola?Non deve sapere che mi sono fermato in giro"
Ah era questo,mi ero totalmente dimenticato che fosse in punizione
"Non c'è problema è pur sempre colpa mia che hai fatto tardi,è il minimo"
Arrivati davanti casa sua vedo sua madre venirci incontro tutta arrabbiata,ma il suo volto cambia una volta accortasi di me
"Lui chi è?"
Salve signora sono Levi,Levi Ackerman,il fratello della sua compagna di classe Mikasa"
"Oh ciao,non darmi del tu non sono poi così vecchia,piacere mi chiamo Carla"
Ha lo stesso sorriso luminoso del figlio
"Ho incontrato suo figlio uscire da scuola mentre andavo al supermercato e visto che era già tardi gli ho offerto un passaggio"
Vidi il suo volto tranquillizzarsi,segno di averla convinta con le mie parole
"Sì certo grazie mille,è un periodo stressante,non sta andando molto bene a scuola e in più questa punizione che aggrava la sua situazione"
Ci rifletto su,dopotutto dovrò our far qualcosa no?
""Se vuole potrei far ripetizioni ad Eren"
"Ma va,non ti preoccupare non abbiamo manco i soldi per pagarle"
"Carla non ti preoccupare lo faccio volentieri e non voglio niente assolutamente"
Dopo un po' di insistenza da parte mia accettò rientrando in casa lasciando soli noi due
"Grazie...non dovevi arrivare a tanto ma grazie,ci vediamo a ripetizioni quindi"
"Prego,certo"
Prima di rientrare in auto sento il braccio essere tirato
"Grazie ancora"
E prima di dire altro mi da un bacio lieve e veloce sulla guancia,per poi correre verso la sua abitazione...mi farà diventare pazzo questo ragazzo