Il viaggio a Volterra non fu molto lungo. Mi sedetti vicino a Heidi che con la sua melodiosa voce riusciva a trovare sempre più iscritti per la gita.
Chiamai mio fratello per informarlo del fatto che mi sarei trattenuta una notte in più in Toscana, lui non si arrabbiò, anzi, sembrava quasi sollevato.
Io e mio fratello non avevamo un grande rapporto, i nostri genitori si erano separati quando eravano piccoli dividendoci.
Avevo vissuto con mamma per tre anni prima che lei morisse d'infarto.Dal momento che papà non volle più sentire parlare di me venni rinchiusa in un orfanotrofio finché mio fratello, giunto alla maturità, non mi liberò.
Mi ero trasferita a Milano con lui e avevo ripreso a frequentare la scuola, ma il nostro rapporto era ancora troppo fragile perciò evitavamo di vederci più del dovuto.
Una volta scesi dal mezzo, Heidi radunò la trentina di persone che aveva convinto a partecipare conducendoci dentro le mura della città.
Diede una minuziosa descrizione della storia della cittadina e delle sue tradizioni, conducendoci sempre più verso il cuore della città.
Click
ClickNon mi perdevo nemmeno un particolare.
-E ora visiteremo il Palazzo dei Priori, siamo fortunati perché oggi l'edificio riapre al pubblico dopo moltissimo tempo-
Ero elettrizzata sul fatto che fossimo i primi a visitare il Palazzo dei Priori dopo così tanto tempo dalla sua chiusura.
Entrammo nell'imponente edificio.
Click
Click-Vi prego signori di seguirmi e di non allontanarvi dal gruppo-
Heidi cominciò a descrivere gli immobili della costruzione quando una porta semi-nascosta da un telo rosso non attirò la mia attenzione.
Senza farmi notare riuscii a distaccarmi dal gruppo di turisti e mi avvicinai cauta alla porta.
Ancora una volta non capii la mia scelta folle, ma un istinto mi intimò di aprire la porta.
Mi guardai intorno: non c'era nessuno.
Senza pensarci due volte presi la maniglia e aprii la porta.La chiusi velocemente dietro di me, lasciandomi nell'oscurità.
Tirai fuori dallo zaino il cellulare e lo usai per fare luce: rimasi estasiata dalla ricchezza d'arte presente nella stanza.Nei quadri addossati alle pareti erano sempre presenti tre giovani uomini bellissimi, dalla pelle color latte, gli occhi di un rosso brillante vestiti con abiti di un secolo precedente.
Uno di loro attirò la mia attenzione: il giovane sulla sinistra, aveva i capelli scuri fluenti ma il suo sguardo era spento, come quello di una persona poco prima di far cessare la propria vita.
Non so perché, ma mi faceva pena, in parte mi sentivo come lui e desiderai tanto poter vivere nella sua epoca per conoscerlo, aiutarlo a superare la sua depressione.
In quel momento udii delle grida terribili, che squarciarono il silenzio del palazzo.
Spaventata, mi rannicchiai in un angolo, chiudendo gli occhi.Poco dopo le grida cessarono. Lasciai andare un piccolo sospiro, rendendomi a malapena conto di aver smesso di respirare.
Qualche secondo dopo, udii delle voci piuttosto arrabbiate che si avvicinavano dal corridoio.
-Com'è possibile che quell'insulsa ragazzina sia riuscita a fuggire?- mi si strinse il cuore, riconoscendo la voce di Heidi.
-Non preoccuparti Heidi, non è molto lontana, la sento- dei brividi partirono dalla mia schiena, non riuscivo a controllarli.
La voce del ragazzo che era con Heidi era melodiosa e suadente, ma le sue parole mi pugnalarono il cuore, stavano cercando me per condurmi al massacro.Chiusi gli occhi e mi rannicchiai di più, trattenendo il fiato quando sentii i loro passi vicini.
La porta si aprì sbattendo contro la parete e cominciai a tremare.
-Eccoti cara, non è ancora finito il tour- disse Heidi sorridendomi.
Il ragazzo bellissimo al suo fianco si avvicinò a me e mi tirò su per i polsi.
Mi dimenai e urlai tentando di fargli perdere la presa ma fu tutto invano.Diedi un ultimo sguardo maliconico al ragazzo del quadro prima che la porta fosse chiusa di nuovo.
Angolo autrice
Ciao a tutti! Ecco qua il secondo capitolo, dove la nostra protagonista si è immersa nel mondo dei vampiri.
Spero che vi piaccia la storia, questa è il primo racconto che scrivo senza delle vere e proprie idee su come svolgerlo, perciò sono aperta a qualunque consiglio e critica.
Vi ringrazio per aver letto la mia fanfiction ❤
Un saluto,
Luce di diamanti 💎
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Il mio viaggio a Volterra
FanfictionTwilight's world Nonostante il dolore proseguii: -Non avresti dovuto farlo, più il tempo passa e più sono sicura di non avere alcun dono da usare come scudo. Il mio dono è soltanto far venire un'inutile ridarella- Marcus mi guardò, poi scosse il ca...