Capitolo 6 - Sei Carino, gattino

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"Kenma, è arrivato Kuroo!" " Eh? Ah ok, fallo pure salire!". Sento dei passi salire sulle scale di legno. "Ecco Kuroo, rimani pure quanto tempo vuoi. Sei il benvenuto. Se avete bisogno di qualcosa, chiamatemi. Sono di sotto". Sorride e chiude la porta. Sento che scende le scale. Kuroo è un po' confuso: non sa cosa fare, dove sedersi. "Emm... Come va?" "Aspetta, siediti pure su questa sieda". Cammina verso il mio letto in modo sicuro e prende la sedia che c'è sotto alla scrivania. L'avvicina al mio letto e si siede davanti a me con i gomiti appoggiati alle ginocchia e lo sguardo fisso su di me. Non è un po' troppo vicino? Va beh. "Allora, come stai?" "Ma, bene. Non troppo male, comunque" "Menomale". Non lo dice come dettato dall'educazione, è ancora sincero. "Ma... Vero che ti sei tagliato i capelli?" "Ma si vede così tanto!?" "Sì, abbastanza, perchè?". Ride. "Ieri sono andato all'ospedale e me lo ha chiesto pure l'infermiera" "Ahaha, ma davvero? Sì, ok, si vede. Ma perchè li hai tagliati?" "Ma... Mi davano fastidio" non sono affatto convincente. Kuroo alza le sopracciglia. "Sicuro?" "Emm... Forse non del tutto". Ride ancora. "Ero... Arrabbiato" "E perché? Cos'è successo?" "Eh? Ma no niente di che... Mi stavo annoiando... Sai, rimanere chiuso in casa senza fare nulla, tutto il giorno sul letto. E poi mi sono innervosito perchè sono caduto ecc..." "Ma sì, non importa, sei carino lo stesso". Cosa? Mi ha detto che sono carino?? E perchè? Arrossisco un po' imbarazzato.

...

Cosa?? Non l'ho fatto davvero... E invece sì. Gli ho detto "Sei carino lo stesso". Va bene pensarlo, ma dirlo... Mi sento uno stupido. Lui arrossisce e si guarda le mani. Arrossisco un po' pure io.

...

"Mmm... Ti va se ti racconto qualcosa? Cosa vuoi sapere?" "Ma... Per me è uguale, decidi tu, non saprei...". Inizia a parlarmi. Non so per quanto tempo mi parli, per tanto, comunque. Mi parla di molte cose: di come sta andando con la squadra (mi ha detto che Yatora gli ha chiesto come sto -sì, sa che viene a trovarmi- e che si sta impegnando seriamente per il suo compito da capitano. Sono curioso di vedere come sarà quando tornerò...), poi che ha una sorella maggiore (allora al primo allenamento avevo pensato alla cosa giusta, quella era sua sorella...), delle cose che gli piacciono in generale, e poi arriva alla scuola. Per farmi partecipare alla discussione che altrimenti conduceva quasi esclusivamente da solo, mi ha chiesto un po' di cose personali, cosa ne pensavo io ecc..., ma non penso di essere stato tanto soddisfacente. Non ho parlato molto, più che altro ascoltavo ciò che mi diceva. "Qual è la tua materia preferita?" "Matematica. Cioè, no, in realtà è la logica, ma non esiste come materia, quindi... Sì, la matematica" "Io la odio. Cioè, non la capisco, non sono bravo nelle espressioni, ecc... Mi piace l'italiano, però, e anche scrivere storie. E poi, vabbé, mi piacciono le scienze umane, la sociologia, la psicologia...questo genere di cose." "Scrivere storie lo capisco, ma a me l'italiano non piace. E dire che mia mamma è insegnate di letteratura... E invece le altre materie io non le studio" "Ma sì, ci sta" "Mah, io direi che invece non siamo compatibili". Kuroo cambia espressione velocemente. Cos'ho detto?

...

"Non siamo compatibili?" E perchè? Non sono d'accordo. Lui davvero la pensa così? Non credevo. Divento improvvisamente triste e lui se ne accorge. A me lui... Sì, penso che lui in realtà mi piaccia. L'ho detto. Ops. Mi piace. Cioè, diciamo che lo trovo carino. Beh, sì, in effetti mi è pure scappato di bocca prima...

...

"Kuroo? Cosa c'è? Sei diventato improvvisamente triste. Ho detto qualcosa che ti ha offeso?" "Emm... No... No, niente, scusa, mi è venuta una cosa in mente, ma non importa". Torna sorridente come sempre. Come fa a cambiare umore così in fretta? "Ma a te l'inglese piace? Io non è che lo odio, ma... Anche quando cerco di concentrarmi e capire cosa dice la gente, non capisco quasi nulla! Ah, è troppo difficile per me..." "No, per me va abbastanza bene. Cioè, lo capisco, perchè giocando le nuove uscite, di solito tutte le impostazioni e i dialoghi all'inizio ci sono solo in inglese, quindi... Sì, ormai mi sono abituato. La grammatica... Mi piace un po' meno, ecco." "Probabilmente é una domanda un po' "cosí", come dire... Non è che allora mi potresti aiutare con una cosa di inglese che non ho capito?" mi guarda speranzoso con gli occhi aperti. Eh? Che domanda strana, non sono abituato ad aiutare gli altri con i compiti. "Ma hai un anno in più di me, magari non le so le cose che devi studiare tu" "Ma sí dai, ci possiamo provare, no?" "Emm... Se ci tieni... Va bene dai ti aiuto. Avresti voglia di prendere un'altra sedia per favore?" "Sí... Dove la trovo?" "Se esci dalla stanza, lungo il corridoio a sinistra, dovresti trovarne una nella stanza accanto". Kuroo va a prendere la sedia e poi ci sediamo l'uno accanto all'altro. Mi chiede se posso spiegargli una costruzione che conosco, quindi lo aiuto a capire come si fa.
Stiamo studiando già da un po', quando Kuroo si gira a guardarmi e mi scosta dal viso una ciocca di capelli corti. Cosa?? È un secondo, ma sento il mio cuore fare un tuffo olimpico nel mio petto e poi tornare al suo posto. Scrollo la testa e lui allontana la mano. Sembra imbarazzato. Perché lo ha fatto? Non capisco... Tutte queste sono cose normali che si fanno fra amici? Sí, perché ormai penso che noi siamo diventati amici. Giusto?

L'inizio di quello che siamo diventatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora