01 settembre 2017Il binario 9e ¾, come ogni anno, era popolato da decine e decine di maghi e streghe, di studenti, di genitori, di gabbie, di saluti, di raccomandazioni sussurrate all'orecchio e parole di sostegno mischiate ad abbracci calorosi.
Il treno già sbuffava, ansioso di portare i giovani maghi in quel luogo pieno di fascino e mistero che era la scuola di magia di Hogwarts."James, smettila di infastidire tuo fratello!" La voce di Ginny si sentì benissimo anche da chi era lontano da loro, lì sul binario, il giorno di partenza per il primo anno a Hogwarts di Albus.
James rise, corse verso i cugini Rose e Hugo e loro, Harry, Ginny, Al e Lily, lo seguirono per raggiungere Hermione e Ron.
"Oh, guarda chi c'è! Malfoy... Quello deve essere il piccolo Scorpius. Mi raccomando, Rosie, cerca di batterlo in tutti gli esami. E non dargli confidenza: è un Malfoy" si raccomandò Ron, rivolgendosi alla figlia.
"Non fare lo stupido, Ron, è solo un ragazzino!"
"È pur sempre un Malfoy!"
Ginny alzò gli occhi al cielo e Hermione sgridò il marito, ma fu molto più discreta di Ginny.
Harry lanciò un'occhiata alla moglie e quando lei incrociò il suo sguardo, lui le sorrise.
James abbracciò la madre e corse sul treno, in cerca dei suoi amici, e Harry e Ginny si voltarono verso il loro secondogenito.
"No! Mi si sono scordato di riempire la borraccia!" Albus sembrava sull'orlo di una crisi isterica.
Ginny si avvicinò di un passo e gliela prese dalle mani. "Andiamo Lily e io a riempirtela, non preoccuparti". Poi si voltò verso il marito e sussurrò: "Penso che sia un po' agitato: ha paura di essere smistato in Serpeverde. Magari parlaci un attimo; vi lasciamo da soli".
Harry la guardò con affetto e annuì, mentre si chinava vicino al figlio.
"Vieni, Lily, andiamo alla fontanella a riempire la borraccia di Al". Ginny prese per mano la figlioletta e si diressero verso una delle fontanelle che c'erano lungo il binario, in uno spiazzo più largo del marciapiede.
"Ti tengo l'acqua aperta, tu reggi la borraccia" disse alla bambina.
A Lily sfuggì di mano la borraccia, che cadde nella piccola vasca, e l'acqua, colpendone il bordo, schizzò dappertutto. La piccola scoppiò a ridere e Ginny la imitò, schizzandole le scarpe apposta. "Mamma!" tentò di sgridarla la bambina, ma poi rise ancora, divertita dalla situazione."Ginevra."
Draco interruppe il gioco e si avvicinò alle due rosse. La bambina, che lo vide per prima, inclinò la testa e lui notò quanto assomigliasse a sua madre.
"Draco!" Ginevra si voltò verso di lui, sorridendo, forse stupita che lui si fosse avvicinato. Il suo sorriso raggiunse gli occhi e Draco ne fu felice.
"Sei un amico della mia mamma?" La piccola si rivolse a lui con lo stesso tono sostenuto che aveva Ginevra a Hogwarts, solo che era molto più piccola.
Draco le sorrise e poi guardò la donna, non sapendo cosa dovesse rispondere.
"Sì, certo tesoro, è un mio amico". Ginevra si sporse verso di lui e lo abbracciò. "Come stai, Draco?" Draco sentì ogni fibra del suo essere ricambiare il gesto.
"Bene. E... tu?"
"Noi stiamo tutti bene. Albus inizia quest'anno. Insieme a tuo figlio, Scorpius" disse. La sua non aveva l'intonazione di una domanda, infatti non si aspettò una risposta e lui annuì e basta.
"Già, chi lo sa, magari diventeranno amici...""Io andrò a Hogwarts fra due anni!" Lily, che essendo la piccola della famiglia veniva spesso ignorata, tentò di immettersi nel discorso e Ginny le accarezzò la testa, prendendole dalle mani la borraccia del fratello.
"Scommetto che non vedi l'ora". Draco si accovacciò per essere all'altezza della bambina e lei gli sorrise, mostrando una finestrella fra i denti.
"Oh, sì! Sarò la più coraggiosa Grifondoro di tutte! E giocherò a Quidditch!"Draco le sorrise in risposta. "Se hai preso dai tuoi genitori devi essere bravissima a volare sulla scopa".
"Porterò anche il mio gufo."
"Mi sembra un'ottima idea". Draco sorrise: quella Ginevra in miniatura doveva esser un piccolo terremoto.
"Voleva portarla Albus, ma Hope gli pizzica sempre la mano quando tenta di accarezzarla. A me non lo fa mai!" si vantò la piccola, spalancando gli occhi come se stesse raccontando un grosso segreto.
Draco spalancò gli occhi, sorpreso, meravigliato e un po' felice: Hope doveva essere la sua Hope, il gufo che aveva regalato a Ginevra. Si voltò verso la donna e lei si morse il labbro, sorridendo e facendogli un cenno con il capo.
"Anch'io avevo un gufo di nome Hope" disse, ma la piccola ridacchiò e poi si allontanò da loro, saltellando.
Draco si rialzò e tutti e due rimasero a guardarla. "Non ti allontanare, Lily" richiamò la bambina.
"Sai, sono poi diventato un medimago."
"No. Io so che sei un grande medimago" disse lei, sorridendo, e Draco capì che il tempo aveva disegnato sul suo volto più sorrisi che pianti. Scoprì che la cosa lo rendeva felice.
"Grazie a te" disse, lui che non lo diceva mai.
Ginevra si voltò appena verso di lui e gli lanciò un'occhiata. "Tu eri già un grande medimago, Draco. Solo che non lo sapevi. Io non..."
"È stato grazie a te" insistette lui. "Mi hai insegnato a essere coraggioso e mi hai salvato".
"Anche tu hai salvato me, non dimenticarlo. Io... non lo scordo mai, anche se non ho rimpianti". Quelle parole, gli fecero uno strano effetto e nello sguardo della strega lui colse un calore che gli riempì il petto.
Tutti e due tornarono a guardare la bambina. "Ti assomiglia tantissimo" le disse e Draco vide negli occhi della donna orgoglio e gioia. "Però..."Ginny aggrottò la fronte. "Però?" chiese, incuriosita, mentre lui si era voltato di nuovo verso Lily.
"I capelli non sono i tuoi" disse Draco, voltandosi verso di lei, con un sorriso disarmante e Ginny arrossì, perché il fatto che lui lo avesse notato le faceva veramente piacere, visto che molti davano per scontato che avessero tutte e due la stessa tonalità di colore.
"È vero: li ha presi dalla mamma di Harry."
Poi si girò verso il binario e notò che la moglie di Draco aveva il braccio intorno alle spalle del figlio. "Anche Albus è preoccupato. Ha paura di deludere Harry" disse, osservando il ragazzino biondo, così simile a suo padre.
Draco si avvicinò a lei. "Come fai a sapere che è preoccupato anche Scorpius?" Ginny scosse le spalle.
"Ho dei figli. Il mio è preoccupato di essere smistato in Serpeverde e il tuo, che ha la tua stessa espressione di quando a Hogwarts non potevi gestire una situazione, probabilmente sarà preoccupato di non finirci. Mi sbaglio?"
Draco rise e lei capì di averci preso.
"Digli che il cappello lo ascolterà. A undici anni avevo paura di non essere scelta fra i Grifondoro, dopo che tutta la mia famiglia lo era stata, e l'ho pregato di mettermi lì" gli confidò.Draco sorrise perché qualcosa gli disse che lei non aveva confidato ad anima viva quel segreto.
"Saresti stata una fantastica Serpeverde. Avremmo potuto..."
Ma Ginevra lo interruppe: "E chi lo sa, Draco, magari in un'altra vita è proprio quello che è successo". Si voltò verso il marito e sorrise anche a lui, prima di voltarsi di nuovo verso l'uomo biondo. "È stato un piacere rivederti". Sorrise e Draco capì che era sincera. Tanto valeva esserlo anche lui.
"Anche per me lo è stato."Mentre la guardava allontanarsi, Draco si immaginò quell'altra vita da lei nominata, e vide, di schiena, quella bellissima donna dai capelli rossi stringere la mano di una bambina bionda, mentre abbracciava lui che reggeva sulle spalle un bambino con i suoi stessi capelli rossi.
Quando Ginevra arrivò vicino al resto della sua famiglia, salutò i suoi figli e poi si girò verso di lui e, dal suo viso, Draco seppe con certezza che anche lei aveva avuto la stessa visione.E quell'immagine rimase lì, a volare fra di loro, come una cicatrice che non si vede ma che non si dimentica.
FINE
***Eccomi con l'epilogo! Ora... so che magari vi ho deluso, ma ho pensato di lasciare tutto canon. Anche qui ho cercato di cambiare il meno possibile dall'Epilogo originale. Immagino che sia tutto come un missing moment e non proprio una storia a sè. Ma non so, sono stata molto combattuta ma fin dall'inizio sapevo che sarebbe finita così. Ho pensato anche a fare un Epilogo alternativo a questo, qualcosa che rispecchiasse di più 'il romanzo a lieto fine' che sembrava la storia, ma non mi è venuto, mi spiace.
Spero che vi sia piaciuta lo stesso, comunque. Grazie a tutti per aver letto!***aggiornamento... ho fatto un epilogo alternativo... se non ti è piaciuto questo, o comunque sei curioso/a, puoi leggerlo nella prossima pagina 😊

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Una cicatrice che non si vede
FanfictionCopertina di @StarCrossedAyu fanart di Date_at_midnight che trovate su devianart.com https://www.deviantart.com/wmash/art/Date-at-midnight-330329247?fbclid=IwAR1-lIgjxTupPoQNZLrIuvAoIKatNz6jyx4bPHckW89qIPQqllw67g0xZPo Non si può sfuggire ai sentime...