capitolo 4

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 Finalmente è sera, il momento che aspettavo da tutta la giornata, ed è ora di andare al lago per attivare il mio amuleto. Dopo un'oretta circa sono pronta, mi inizio ad avviare verso il luogo della cerimonia insieme a Noah e Cheryl. Una volta giunti, aspettiamo con ansia che tutti gli studenti arrivino. Dopo qualche minuto la celebrazione ha inizio: veniamo chiamati uno a uno per immergere il nostro amuleto nell'acqua. Io sono quasi al fondo della lista, prima di me passano Noah, Cheryl e quella perfida di Valery. È il mio turno, con ansia mi alzo e raggiungo l'acqua. Faccio per chinarmi, ma sento dei passi dietro di me, mi giro di scatto ma non ho nemmeno il tempo di mettere a fuoco l'immagine che mi ritrovo catapultata nell'acqua. Nuotando nella speranza di tornare a galla noto qualcosa nel fondale: è molto strano, non ha una forma ben definita e sembra una specie di grossa voragine dal colore scuro. Cerco di avvicinarmi a questa strana cosa che mi attira a sé. Mentre nuoto nella sua direzione, mi fermo: alla mente mi appare un'altra scena; sta succedendo di nuovo! C'è una voce che mi chiama in lontananza, grida il mio nome. Io sto correndo, non riesco a controllare i miei muscoli. Corro, corro velocissima. Sono in un bosco. Voglio girarmi, andare in contro a quella voce, capire chi è quella donna che a tutti i costi vuole che torni indietro. Ma c'è qualcosa che mi stupisce particolarmente: la donna mi fa capire di essere mia madre. Tutto torna buio, con la coda dell'occhio intravedo una mano che mi afferra e mi porta in superficie. Inizio ad ansimare e dopo perdo i sensi, non sento più nulla.

ANOTHER SIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora