Midoriya pov
"Ma una cosa mi rimaneva in mente: Amore? E chi?"
Pensaii per interi giorni a queste domande che continuavano a tormentarmi ovunque.
Passione per l'arte?
Una ragazza?
Chi?
Come?
Cosa?Quella domanda, facile da capire per un ragazzino ma difficile da interpretare, mi aveva davvero fatto pensare. Non badavo più a niente ero sempre nel mio mondo per trovare una risposta a questa domanda.
Mi era sempre risultato facile rimanere scioccato per una domanda, infatti tutti mi dicevano che ci credevo troppo nelle cose.
Tipo i bambiniTornato a casa trovaii mia madre seduta al tavolo che mi fece segno di sedersi vicino a lei.
<<Ascolta Izuku, oggi mi ha chiamato un tuo professore e ha detto che ultimamente ti vede molto distratto. Sta succedendo qualcosa?>>
<<Ah, ecco, vedi,...>>
<<Parla Izuku, se c'è qualcosa che non va me lo puoi dire tranquillamente>>
<<Si mamma, ecco vedi, l'altro giorno il professore mi ha detto che il mio disegno era pieno di passione e amore>> sottolineai l'ultima parola.
<<Fammi capire, tu ti sei agitato e hai cominciato a farti mille paranoie. Izuku prima che tu controbatta, stai tranquillo l'amore in questione è quella che provi per l'arte e la passione è ciò che trasmetti con essa>>
<<Quindi non c'è niente da preoccuparsi vero? Mamma>>
Mi abbracciò e mi sussurro
<<Sì Izuku della mamma. Ti voglio bene>>Dopo di quest'episodio tornai ad essere tranquillo. Non mi importava cosa fosse l'amore ero ancora troppo giovane.
Skip time ( che non lo è proprio perché ho narrato fatti)
Ci trovavamo in palestra.
Kirishima e Bakugo lottavano come due leoni rintroniti dal forte e caldo sole della savana, Sero e Kaminari guardavano i due, le ragazze facevano i TikTok e parlavano tra di loro mentre io invece guardavo la palestra.Era immensa, il pavimento in parquet, con due canestri e porte da calcio hai lati minori del perimetro di essa, ai lati delle panchine e sopra c'erano degli spalti molto probabilmente per vedere le partite.
Mentre eravamo distratti ognuno nei propri pensieri, il nostro professore ci chiamò per iniziare la lezione.
Fece l'appello e si presentò. Era il nostro insegnante di ginnastica, indossava una maglia con il numero tredici bianca, non era molto alto e aveva un viso con due grandi occhi.
Dopo averci presentato uno ad uno iniziammo l'allenamento che sarebbe durato per due tremendissime ore.
IO ODIO FARE GINNASTICA
E corri, e salta, e suda
AaaaaAh
Aiut-Non feci ora a finire la frase nella mia mente
(Come sempre) che la porta principale della palestra venne aperta e ci mostrò ...
Una quarta?!
Una classe quarta?!(Lo so che essendo in un liceo sarebbe ginnasio ma preferisco dire normalmente classe)
Le ragazze che alla vista di ragazzi più grandi dovrebbero cominciare a urlare e sclerare, stavamo lì e tremavano.
Ora che notai bene fanno veramente paura.
Erano molto più alti di noi, con degli sguardi minacciosi assetati di sangue.Il gruppo che veniva verso noi era composto da:
Uno con i capelli azzurro chiaro, pieno di cicatrici in viso e due grandi occhiaie, probabilmente il capo, tra le persone che lo affiancavano specialmente due si distinguevano dalla massa, erano una ragazza bionda con due codini laterali e spettinati, mentre l'altro era un ragazzo abbastanza alto con delle bruciature sul viso che risaltavano i suoi capelli nero cenere e i suoi occhi azzurri cielo.
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The moon is never right
FanfictionQuesta è una Tododeku pucciosa ✨ Se non vi piace siete pregati di stare a largo. ✨TRAMA✨ Izuku Midoriya un ragazzo di 14 anni sta per cominciare il liceo U.A. il più prestigioso di tutta Venezia. Perché Venezia, beh, perché è la città dell'arte pe...