Capitolo 4

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Avevo smesso di lavorare in agenzia il parto era sempre più vicino passavo le giornate fantasticando sulla nuova vita che ci attendeva. Quella mattina però mi svegliai con un senso di inquietudine Can era già uscito trovai un biglietto "vita mia sono già andato in agenzia ma presto staremo sempre insieme" lavorava molto in agenzia per avvantaggiarsi dopo il parto voleva godersi un po' la sua bambina. Andai a fare una doccia calda per scacciare quella brutta sensazione che mi toglieva il fiato ma non funzionò decisi allora di fare un giro in agenzia magari vedendo Can e i colleghi mi sarei rilassata cercai nei vestiti qualcosa che mi entrasse ancora mi vedevo sempre più brutta e grassa scelsi di indossare un vestito ampio corallo non era il massimo ma non c'era nulla di meglio, non me la sentivo di guidare decisi di chiamare un taxi sarebbe arrivato nel giro di 15 minuti misi un filo di trucco ma mentre stavo finendo sentii suonare il  alla porta mi sembrò strano che fosse già arrivato il taxi ma non aspettavo nessuno aprii la porta e vidi un signore che disse buongiorno Sanem dopodiché il buio.
Stamattina ero uscito molto presto ero già in agenzia cercavo di risolvere tutte le questioni prima dell'arrivo della nostra principessa avevo deciso che per i primi tempi avrei lavorato da casa non volevo perdermi nulla della mia bambina, Gey Gey mi avviso che c'era una donna che mi cercava e mi trovai davanti Giorgia non ci potevo credere era la mia migliore amica ai tempi dell'universita una ragazza dolcissima c'eravamo persi di vista quando lei era tornata in Italia aveva trovato un lavoro in Turchia e si era appena trasferita qui gli raccontai di Sanem e della nostra piccola che stava per nascere.La nostra conversazione venne interrotta da Emre *Can stanno cercando il marito di Sanem Divit* *Passami pure la chiamata sicuramente Sanem si sarà dimenticata di qualche visita ultimamente a sempre con la testa fra le nuvole* *Buongiorno sono Can Divid marito di Sanem Divit* *Buongiorno sono l'infermiera dell'ospedale Acibaden volevo avvisarla che sua moglie ha avuto un grave incidente stradale** Il sangue mi si gelò non ci potevo credere

Il passato che ritorna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora