Capitolo 19

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Can non aveva smesso di chiamarmi tutto il giorno,io non avevo mai risposto,sapevo che se gli avessi detto le mie intenzioni lui mi avrebbe convinto a desistere,ma ormai ero decisa niente e nessuno mi avrebbe fermato.

Non mi aveva risposto in tutto giorno, forse non mi perdonava di non essere andata da lei in questi giorni,io mi trovavo tra due fuochi, non trovavo in me la forza per chiarire una volta per tutte quella situazione.

Era arrivato il momento,abbracciando forte Alya pregandola di non abbandonarmi,ormai le mie uniche certezze erano lei e Metin,Can si stava dimostrando un uomo diverso da quello che avevo spostato due anni prima.

Presi Elisabeth e con Giorgia ci diressimo verso il parco dove era organizzata la festa, sicuramente i genitori di Sanem almeno per oggi avrebbero accettato la presenza di Giorgia,almeno per la felicità della loro nipotina,il mio pensiero andava sempre a lei, perché non mi rispondeva, cominciavo a preoccuparmi.

Io e Alya guardavamo la festa da lontano,vedevo quella donna come si avvinghia a mio marito,lui non faceva nullo per fermarla.

Guardai Alya,e senza parole uno sguardo ci bastò per capirci,era arrivato il momento,mano nella mano  ci avviamo era il momento della verita'.

Eravamo lì davanti tutti, nessuno notò la nostra presenza, all'improvviso la mia Elisabeth cominciò a gridare "Tata Tata" e venne subito nelle mie braccia,tutti si girarono, incrociai gli occhi dei miei genitori.

**Non ci posso credere,la mia bambina"

I miei giorni mi saltarono al collo,erano increduli nel vedermi li,ci abbracciamo,sentii tutto l'affetto che mi erano mancati in questi due anni,li pregai di prendere Elisabeth e di portarla a casa loro, Alya li accompagno così avrebbe spiegato cosa fosse successo.

Mi diressi verso Can e Giorgia l'unica cosa che lei ripeteva era

*Lei è Lei è*

*La interuppi io sono la moglie di Can e la madre di Elisabeth*

Il passato che ritorna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora