Capitolo 7

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Ritornai a casa tutto mi parlava di lei,mi gettai sul letto abbracci il suo cuscino, mi lasciai andare ad un pianto,che non lenii minimamente il vuoto che aveva lasciato in me.

Era passato qualche giorno dalla morte di Sanem,mi rifiutai di andare al funerale e in ospedale a vedere la bambina,mi ricordava che il mio amore non c'era più;l'unica cosa che mi teneva compagnia era l'alcol, che a tratti mi dava un po' di sollievo.Era già tardo pomeriggio quanto sentii suonare il campanello, era Leyla con Giorgia e la bimba in braccio *Can è arrivato il momento che ti occupi di tua figlia* mi esorto Leyla *Non posso prendermi cura di nessuno neanche di me stesso, Giorgia si offrì di trasfersi da me per aiutarmi con la bambina, e lasciarmi riprendere in mano la mia vita *Giorgia ti ringrazio ma come farai con il lavoro? * Non ti preoccupare posso lavorare anche da Casa*

Era passato un mese da quel giorno, Giorgia si occupava di Elisabeth con dolcezza come se fosse sua madre,io ero riuscito a prendere in braccio qualche volta Elisabeth,con il tempo sarei riuscito ad accettare quella bambina, che era identica alla madre.

Pian piano mi stavo riprendendo,ero tornato a lavorare in agenzia,ero un modo per tenere la mente occupata,non so cosa avrei fatto senza il supporto di Giorgia *Can torni per pranzo così poi facciamo una passeggiata con Elisabeth* *ok non so come ringraziarti per come ti sei preso cura di me e Elisabeth* *Non devi ringraziarmi è una gioia occuparmi di lei* pranzammo e poi facemmo una passeggiata al parco,dall' esterno sembravano una famiglia,ma non era la mia famiglia.

*Fatemi sapere se è una storia che funziona e continuare a scrivere*

Il passato che ritorna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora