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Le narici di Tonks furono invase sin da subito da un odore di polvere misto a umidità.
Si prese del tempo per guardarsi intorno: un'infinità di ritratti, oggetti antichi, ragnatele in ogni angolo...
<<Seguimi>> disse Malocchio, allora iniziò a seguirlo lungo il corridoio che portava a una stanza dalla quale si sentiva vociferare.
Tonks continuò ad osservare la dimora, sentendosi intimorita da quell'atmosfera gelida e severa che non aveva niente a che fare con la casetta calda e accogliente che l'aveva vista crescere.
Forse si era distratta un po' troppo perché inciampò in qualcosa e si ritrovò stesa di pancia a terra.
Questa cosa provocò un baccano tremendo, infatti sentì una voce raccapricciante che iniziò a sbraitare parole incomprensibili, e udì i passi e i mormorii delle persone che, dalla stanza alla quale era diretta, erano uscite per capire quale fosse la causa di tutto quel trambusto.
<<Accidenti, ma a chi diavolo è venuto in mente di mettere questo orribile portaombrelli nel bel mezzo del corridoio?!>> esclamò quando vide l'oggetto che l'aveva messa al tappeto.
<<Serve aiuto?>> si sentì chiedere da una voce calda e cortese.
Alzò lo sguardo e vide dinanzi a sé un uomo magro, dal sorriso gentile, con i capelli castani striati di grigio e il volto segnato da numerose cicatrici, che se ne stava con una mano nella tasca del mantello marrone rattoppato in più punti e l'altra volta verso di lei.
In evidente disagio nel sentirsi osservato, l'uomo inclinò un po' la testa di lato e alzò un sopracciglio assumendo un'espressione interrogativa.
A quel punto Ninfadora si aggrappò alla sua mano e si tirò su, arrossendo per la doppia figuraccia appena fatta, prima cadendo in modo sgraziato sul pavimento e poi mettendosi a squadrare un perfetto sconosciuto che le stava semplicemente offrendo una mano.
<<Grazie infinite, eh eh...sono solo un po' goffa>> disse a testa bassa nervosamente.
Si guardò intorno alla ricerca di Malocchio e lo trovò intento a schiantare un quadro dietro ad una tenda insieme ad un uomo affascinante, alto, dai capelli lunghi e neri. Si chiese subito che diavolo stessero facendo, poi le urla incomprensibili che avevano proseguito senza sosta fino a quel momento cessarono e i due coprirono il ritratto con la tenda. Decise di non indagare, non era sicura di volerne sapere qualcosa.
<<Per l'amor del cielo, Tonks! Fa' attenzione!>> la sgridò Alastor e lei, che era già arrossita, sentì le guance andarle a fuoco.
Silenziosamente proseguirono fino alla sala da pranzo, dove c'erano alcune delle persone che si erano affacciate durante il trambusto precedente più altre, fra le quali riconobbe il preside di Hogwarts, Albus Silente, il suo vecchio professore di pozioni, Severus Piton, Kingsley Shacklebolt, che lavorava al ministero, e i coniugi Weasley con il figlio maggiore Bill.
Quest'ultimo era più bello che mai, ai suoi tempi ad Hogwarts era stato prefetto e poi caposcuola, e Tonks aveva avuto una cotta tremenda per lui... e chi non l'aveva avuta? Era bellissimo, simpatico, intelligente e aveva uno stile pazzesco. Charlie, il secondogenito Weasley, era al suo stesso anno a scuola, e anche se facevano parte di case diverse era nata una bellissima amicizia.
<<Ninfadora, che piacere averti qui con noi>> le disse Albus sorridente.
<<Sono contento di presentarvi una nuova recluta dell'Ordine, una giovane Auror, la signorina Ninfadora Tonks>> annunciò poi, facendole cenno di accomodarsi.
<<Solo Tonks, professor Silente. Salve a tutti!>> disse prendendo posto fra Alastor e il signor Weasley.
Aveva più volte espresso la volontà di essere chiamata solo "Tonks" al preside di Hogwarts, sin dal primo anno di scuola, ma questi sembrava divertirsi vedendola innervosirsi come una bambina. Non c'era altra spiegazione dal momento che tutti gli altri studenti venivano chiamati per cognome.
<<Visto che ho poco tempo a disposizione, preferirei che le presentazioni si svolgessero dopo la riunione>> proseguì il preside, quasi scusandosi con gli altri membri, e iniziò a parlare di missioni e altre cose a cui Tonks non prestò molta attenzione, presa com'era dallo studio dell'ambiente e delle persone che ne facevano parte.
Di fronte a lei c'erano i due uomini che aveva visto prima; quello che stava schiantando il quadro insieme ad Alastor aveva un non so ché di familiare, era come se l'avesse visto da qualche parte... Ma certo! Sirius Black! Come aveva fatto a non riconoscerlo subito? La sua foto era dappertutto: al ministero, per le strade, sui giornali sia dei maghi che dei babbani... Doveva darsi una svegliata, un'Auror come lei avrebbe dovuto avere i riflessi pronti. Alastor, per evitare qualsiasi tipo di reazione sconsiderata alla vista del ricercato, le aveva spiegato che lo avrebbe trovato lì e che era assolutamente innocente, ma la caduta improvvisa doveva averla intontita un po'.
Il suo sguardo poi si andò a posare sull'uomo accanto a lui, quello che l'aveva aiutata a rialzarsi. In un primo momento ne osservò le cicatrici sul volto, chiedendosi come diamine potesse essersele procurate, forse lavorava con creature pericolose... tipo i draghi? Beh Charlie ci lavorava, eppure a parte pochi graffi o qualche scottatura non aveva avuto problemi. Poi però si dimenticò per un attimo le cicatrici e si soffermò sui suoi occhi, ai quali prima non aveva fatto molto caso. Erano di un color nocciola caldo e luminoso, nonostante ciò era come se qualcosa li tenesse spenti, come una malinconia, un senso di rassegnazione... Tonks non sapeva darne una descrizione precisa, ma fu qualcosa che la incuriosiva terribilmente.
<<Ninfadora, stasera ti aspetta la prima missione con Alastor, dobbiamo tenere d'occhio le entrate e le uscite di Villa Malfoy. Arthur, tu invece sarai di guardia al Ministero>> concluse Silente attirando l'attenzione di Tonks.
<<Ora devo proprio andare, domani mattina passerà Severus a ritirare il rapporto di entrambe le missioni. Mi dispiace non potermi fermare per cena Molly, spero di poter partecipare la prossima volta>> disse scusandosi con la signora Weasley.
Detto ciò salutò tutti e si incamminò verso l'uscita, seguito da un silenzioso Piton che rivolse a Black uno sguardo disgustato, che venne ricambiato alla grande.
Finita la riunione molti iniziarono ad avvicinarsi, presentandosi e dandole il benvenuto nell'Ordine.
Le prime furono due streghe, Emmeline Vance ed Hestia Jones, a seguire due maghi, Dedalus Diggle ed Elphias Doge.
Poi venne il turno dei saluti da parte di Bill e Kingsley, seguiti dai coniugi Weasley che la accolsero calorosamente.
≤<Signora Weasley, che piacere rivederla dopo tanto tempo!>> disse con cuore Tonks abbracciando la donna.
<< Oh non essere sciocca, cara. Chiamami Molly, dopotutto ora siamo nella stessa squadra>> rispose lei stringendola.
<<Ahahah ci proverò. Qualche giorno fa Charlie mi ha mandato un gufo, tornerà tra qualche settimana giusto?>> domandò curiosa Tonks.
<<Esatto, peccato che potrà fermarsi solo qualche giorno>> intervenne Arthur.
Dopo alcuni istanti si avvicinarono Sirius e l'uomo dalle mille cicatrici.
<<Prima non ho avuto la possibilità di presentarmi, Ninfadora, sono Remus Lupin>> disse con la stessa gentilezza di prima, offrendole la mano per la seconda volta.
<<Chiamami Tonks, il mio nome di battesimo piace solo a mia madre. Persino mio padre non mi chiama così, non che mi chiami per cognome, ma mi chiama Dora. Io in ogni caso preferirei essere chiamata Tonks... Accidenti, sono proprio una chiacchierona! In ogni caso sono davvero onorata di lavorare con voi>> disse tutto d'un fiato.
Remus rimase un attimo interdetto da tutto quel farfugliare, non aveva mai sentito pronunciare tutte quelle parole in così pochi secondi. Allo stesso tempo la trovò una cosa molto buffa e si intenerì.
<<Sarà un piacere anche per noi, Alastor ha parlato molto bene di te e delle tue capacità sia da Auror che da Metamorfomaga>> rispose lui.
<<Io sono Sirius>> intervenne l'altro uomo.
<<È davvero bello poterti rivedere, ti ricordo piccolissima... Tua madre era l'unica parente che avevo il piacere di frequentare dopo la fuga da questa casa. Fermati pure per cena, Molly ha cucinato per un intero esercito!>> proseguì.
<<Il piacere è tutto mio, Sirius. Certo, mi fermo volentieri. Mi farà bene mettere qualcosa sotto i denti prima di andare in missione con Malocchio>> rispose lei.
Non aveva molti ricordi su Sirius, era molto piccola quando lui faceva visita a casa sua. Poi quando iniziò a lavorare per l'Ordine la frequenza delle sue visite non fu più quella di prima, impegnato com'era, e poi... beh, era successo quel che era successo. Da quel momento l'argomento Sirius Black non era più stato trattato in famiglia, per sua madre Andromeda fu un duro colpo scoprire che l'unico membro della sua famiglia che riteneva sano era un pazzo pluriomicida. Non aveva ancora trovato l'occasione di dire a sua madre che il poverino in realtà era innocente, ma lo avrebbe fatto prima possibile.

La cena si svolse in serenità, e Tonks iniziò subito a sentirsi a suo agio.
Era una ragazza piuttosto socievole, quindi non aveva particolari difficoltà a fare amicizia. E poi a tavola si unirono anche gli altri Weasley, troppo piccoli per far parte dell'Ordine, che erano davvero uno spasso.
Remus mangiava in silenzio.
Ogni tanto si complimentava con Molly per il cibo squisito, scambiava due o tre parole con Sirius e sorrideva agli scherzi di Fred e George, ma più di tanto non si sbilanciava.
Lo trovava un uomo davvero strano.
<<Tonks ti va di fare un po' di quelle facce che ci facevi vedere quando venivi a casa nostra?>> chiese entusiasta Ginny, la piccola Weasley.
<<Oh no, ti prego! Eri davvero inquietante!>> disse contrariato Ron, suo fratello.
<<Ah sì, mi ricordo che eri un piccolo fifone>> rise Tonks ricordando come scappava via il povero Ron quando esibiva le sue capacità trasfigurative.
<<E ti assicuro che lo è ancora>> disse Ginny esasperata.
Lui per tutta risposta si voltò dall'altra parte, contrariato.
Tutti gli altri, invece, puntarono gli occhi addosso alla Metamorfomaga, che si sentì in dovere di accontentare il suo pubblico impaziente.
<<Ok, ehm... allora>> farfugliò Tonks, e iniziò a mostrare tutto il suo repertorio.
Tutti i fratelli Weasley e Sirius la osservavano, ridevano e cercavano di indovinare quale persona, animale oppure oggetto stesse emulando la ragazza.
Anche Remus la osservava, e lo divertì molto la capacità che aveva Tonks di portare allegria e colore in un posto così triste e tetro.
Scoppiò a ridere anche lui insieme agli altri quando lei tramutò il suo naso in quello di Piton e prese a imitarlo.
<<Se avete finito con queste bambinate, io e Tonks avremmo una missione>> intervenne burbero Malocchio.
<<Uff... arrivo, arrivo>> sbuffò lei.
Ringraziarono Molly per la cena, salutarono tutti e iniziarono a dirigersi verso l'uscita, ma poi apparve un Patronus a forma di fenice che parlo con la voce di Silente: <<Alastor ho una missione speciale e urgentissima da affidarti, mi serve quanto prima la tua presenza nel mio ufficio. Per quanto riguarda Villa Malfoy, sarei grato a Remus se potesse sostituire Alastor e affiancare Tonks nella missione di stasera>>.

Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora