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Remus e Tonks si materializzarono a un chilometro di distanza da Villa Malfoy, poi si avvicinarono a piedi.
Materializzarsi direttamente lì davanti sarebbe stato troppo pericoloso, nel caso fosse stato attivato qualche allarme o ci fossero state guardie nei paraggi.
Remus era un uomo molto silenzioso.
Al messaggio di Silente si era limitato a dire <<Bene, andiamo allora>>.
Dopodiché si erano smaterializzati e ora stavano camminando uno di fianco all'altra. In silenzio.
Beh, Tonks ODIAVA il silenzio... quindi decise di romperlo.
<<Allora ehm... Remus, giusto? Di cosa ti occupi?>> chiese.
Remus avanzò di altri dieci passi prima di rispondere: <<Al momento mi sto dedicando completamente all'Ordine>>.
<<Oh... E quali sono le tue funzioni esattamente?>> domandò ancora lei.
<<Beh mi occupo delle missioni principalmente, esattamente come te. Turni di guardia e cose del genere>> disse, e dopo alcuni secondi di silenzio aggiunse: <<e... se le cose dovessero mettersi male, suppongo che Silente mi assegnerebbe dei compiti "particolari"... specifici diciamo>>.
Tonks non capì, ma notò che Remus sembrava alquanto a disagio in quel momento, quindi non indagò oltre.
<<Hai frequentato Hogwarts? Qual era la tua casa? Hai tutta l'aria di essere un secchione noioso... Devi essere un Corvonero!>> cambiò argomento la ragazza, ma si morse la lingua per avergli dato del "secchione noioso".
Doveva imparare a filtrare le parole che le ronzavano nel cervello prima di farle uscire dalla bocca.
Remus fino ad allora aveva tenuto quella conversazione senza mai voltarsi, guardando dritto dinanzi a sé.
Ora finalmente si voltò verso Ninfadora colto alla sprovvista da quel repentino cambio di discorso, nonché dalla sua sfrontata schiettezza.
Si fece sfuggire una risata e disse: <<Beh sì, mi piace molto leggere, ma devo deluderti... Sono un Grifondoro>>.
<<Sul serio?!>> si stupì lei.
Remus annuì e non aggiunse altro.
Silenzio di nuovo.
Tonks si stava innervosendo.
Ma non si annoiava a stare sempre zitto?
<<Non ti interessa sapere qual è la mia casa?>> chiese allora.
Lui sorrise: <<Non ho bisogno di chiedertelo. Lo so bene che sei una Tassorosso>>.
<<Ehi chi te l'ha detto?! Sei un legilimens, ammettilo! E le "missioni particolari e specifiche in caso le cose si mettessero male" riguardano questa tua abilità! Ti ho scoperto!>> esclamò lei.
<<Ahahah magari riguardasse questo>> disse malinconico <<sono solo un grande osservatore. Ecco siamo arrivati>>.
Giunti a Villa Malfoy, si distesero dietro una siepe laterale che dava loro una buona visuale delle entrate e le uscite sia dell'ingresso principale che delle porte sul retro.
<<E dimmi, osservatore, cosa hai osservato per arrivare alla conclusione che la fantastica fanciulla che hai affianco è una Tassorosso? Devo accertarmi che tu non sia un maniaco o uno stalker, dopotutto mi conosci solo da qualche ora>> riprese Tonks non appena si furono sistemati nelle loro postazioni.
<<Un maniaco che si rispetti non sta mica a svelare i suoi trucchi, non trovi?>> ridacchiò Remus divertito.
"Sin troppo divertito" penso Ninfadora.
<<Si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente? Potresti rispondere e basta, senza tanti giri di parole>> disse lei imbronciata.
<<Guarda un po' cos'hai intorno al collo>> rispose lui semplicemente, continuando a sorridere.
Tonks fece come le aveva detto e si ritrovò ad ammirare la sua enorme sciarpa a strisce che esibiva i colori giallo e nero, quelli di Tassorosso.
Si sentì stupida.
Molto molto stupida.
<<Sei molto impacciata e distratta per essere un'auror, dovresti prestare più attenzione ai piccoli dettagli>> riprese a parlare (stranamente) lui, visto il silenzio imbarazzato di lei <<ma sono certo che tu abbia delle doti uniche e straordinarie che ti hanno permesso di entrare nelle grazie di Malocchio, è evidente che scommette molto su di te se ti ha fatta entrare nell'Ordine>>.
In una sola frase era stato capace di offenderla e allo stesso tempo lusingarla.
Come rispondere in questi casi?
<<Beh, io sono MOLTO attenta. E non sono per niente impacciata. Ero semplicemente concentrata sulla missione e non stavo pensando di certo al mio abbigliamento>> fu la risposta che le venne in mente.
<<Così concentrata che hai chiacchierato per tutto il tempo>> rise Remus <<...ah, e sei inciampata su un portaombrelli, anzi direi che ti ha quasi messa KO. Come hai fatto a non vederlo?>>.
Tonks sbuffo.
<<Shhhh!>> la zittì Remus all'improvviso.
<<Ma se non ho detto n...>> Remus bloccò la sua frase tappandole la bocca con una mano.
Quel contatto la fece sobbalzare.
Fu colta alla sprovvista... un po' per la situazione, un po' perché si sentì invadere le narici dall'odore di... ma cos'era, cioccolato? Che strano...
<<Maledizione>> sussurrò Lupin quando l'uomo col cappuccio entrò da una delle porte sul retro senza dare indizi sulla sua identità.
<<Sai, quando è tornato... tu sai chi... ho trovato assurdo il fatto che nessuno volesse crederci. Io ho sempre saputo che sarebbe tornato. Un mago oscuro del suo livello, che è stato in grado di fare cose così terrificanti... era ovvio che stesse solo aspettando l'occasione perfetta per ritornare più forte di prima. E tutto ciò che è successo negli ultimi mesi è stato un chiaro segnale che stava per succedere. Il marchio nero alla coppa del mondo, la morte di quel ragazzo... c'è chi crede davvero che sia stato Potter ad assassinarlo, ma si può essere così ciechi?>> disse dopo un po' lei.
Remus l'ascoltò attentamente.
Dopo alcuni istanti di silenzio rispose: <<Quando Voldemort era nel suo "periodo d'oro", la gente viveva nel terrore. In modo particolare i mezzosangue e i nati babbani. Probabilmente ti non ricordi bene, dovevi essere molto piccola, ma era una situazione terribilmente drammatica. Molte persone non riescono a contemplare il suo ritorno, perché vorrebbe dire tornare a vivere nella paura. Per questa gente è molto più facile costringersi a pensare che vada tutto bene, nascondono il problema per paura di affrontarlo. La gente che invece riesce a credere all'effettivo ritorno di Voldemort non si espone, perché lo teme e non vuole dare a lui e ai suoi seguaci un pretesto per farsi inserire nella "lista nera". Per non parlare del fatto che il Ministero sta creando problemi a tutti coloro che affermano che lui è tornato, in primis a Silente. Kingsley ha detto che il Ministero molto probabilmente gli darà filo da torcere, vogliono addirittura mandare a Hogwarts qualcuno che supervisioni il suo lavoro>>.
<<Che cosa?! Ma è inconcepibile!>> disse con sdegno Tonks.
<<Voldemort sta agendo con astuzia, non rendendo esplicito il suo ritorno sta creando un bel po' di scompiglio... e purtroppo questo lo aiuterà nella sua ascesa al potere>> concluse Lupin affranto.
<<Sai, a parte Albus Silente non avevo mai sentito pronunciare ad alta voce... il suo nome. Ora sei un po' più Grifondoro ai miei occhi>> disse lei.
<<Mi trovi coraggioso?>> sorrise lui.
<<Sconsiderato direi>> gli rispose l'altra.
<<Non ho molto da perdere>> sussurrò lui, quasi come se stesse parlando tra sé e sé.
Ninfadora decise di non indagare oltre.
Anche perché in quel momento all'ingresso principale di Villa Malfoy si stava avvicinando una donna.
Tonks la riconobbe subito.
Era alta, snella e bionda.
I suoi lineamenti erano più duri di come li ricordava.
Sua zia Narcissa entrò seria e fiera nella sua maestosa dimora, da vera padrona di casa.
<<Tutto bene?>> domandò Remus vedendola pensierosa.
<<Certo>> rispose lei semplicemente.
Era molto piccola quando la zia Cissy andava a trovare di nascosto lei e sua madre.
Anche se in pubblico mostrava una presenza distaccata e austera, era una zia premurosa e le comprava sempre un mucchio di regali.
Certo, aveva dei gusti assolutamente discutibili, ma lei apprezzava lo sforzo.
Anzi, doveva ritenersi molto fortunata vista la sua spontanea repulsione per tutti quelli che non avevano il sangue puro.
Sua madre aveva sempre detto che c'era una sola cosa alla quale Narcissa teneva davvero, per la quale sarebbe stata capace di uccidere.
Quella cosa era la famiglia.
Era per questo motivo che era sempre stata la figlia perfetta, non avrebbe mai osato deludere le aspettative dei suoi genitori.
Aveva provato disperatamente a mettere pace nella sua famiglia disastrata, ma non ci era riuscita.
Sua sorella minore aveva sposato un nato babbano, il padre di Ninfadora, facendosi bandire definitivamente dalla famiglia nonostante lei avesse cercato di dissuaderla in tutti i modi.
Sua sorella maggiore era passata al lato oscuro, rendendo inutili tutti i suoi tentativi di tirarla fuori dai guai.
Quando anche suo marito si era rivelato fedele a Lui... Narcissa aveva dovuto rassegnarsi al fatto che la sua famiglia fosse un gran casino.
Tutto ciò che aveva potuto fare era stare vicina ai suoi cari a suo modo.
Quando Bellatrix, sua sorella maggiore, scoprì che frequentava Andromeda di nascosto, fu obbligata a fare una scelta.
A malincuore decise di mettere fine a ogni tipo di rapporto con sua sorella più piccola, come aveva fatto il resto della famiglia.
Andromeda ne aveva sofferto molto, lei e Narcissa erano molto legate, ma non gliene aveva mai fatto una colpa.
Anche lei aveva fatto delle scelte che avevano fatto penare sua sorella, non sentiva di poterla giudicare.
Dopotutto le era rimasta vicino fino a quando aveva potuto, per lei sarebbe stato più comodo denigrarla come avevano fatto Bellatrix, i suoi genitori e tutto il resto della famiglia Black.
Anche la piccola Ninfadora fu molto turbata quando fu privata all'improvviso della sua amata zia Cissy.
<<È ora di andare>> disse Remus ridestando Tonks dai suoi pensieri.
Quando furono arrivati nel punto in cui si erano materializzati prima si salutarono.
<<Bene, faccio due passi e poi torno al Quartier Generale>> disse lui.
<<Dormi lì?>> domandò lei.
<<Sì, faccio compagnia a Sirius. Per lui stare chiuso proprio in quella casa è una vera e propria tortura>> rispose.
<<Capisco>> fece Tonks comprensiva.
<<Allora qui io ti saluto Remus Lupin. Non dare confidenza agli sconosciuti e fa' attenzione ai lupi mannari>> aggiunse poi scherzando.
Lui sobbalzò.
Non disse niente.
<<Ehi stavo scherzando, oggi non c'è mica la luna piena! Non dirmi che non sai che i lupi mannari attaccano solo con la luna piena... ecco, ora sei moooooolto meno Corvonero ai miei occhi>> continuò lei notando che l'aveva presa sin troppo sul serio.
<<Certo che lo so, sono pur sempre un "secchione noioso" no?>> rispose lui alla fine.
Remus aveva cercato di mostrarsi di nuovo disinvolto e sorridente, ma Ninfadora si accorse che c'era qualcosa che lo turbava.
Vide nei suoi occhi la stessa malinconia che aveva notato alcune ore prima a Grimmauld Place, ma amplificata da qualcosa.
Lei tornò a casa sua, smaterializzandosi.
Continuò a pensare a quanto accaduto: cosa diavolo era preso a Remus Lupin?
Era davvero un uomo strano.

Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora