CAPITOLO 1

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''These scars no longer I hide''-Little Mix.

-Ehi, ehi bimba, forza è ora di alzarsi- sentì una voce familiare sussurrarmi all'orecchio.

Aprì gli occhi e chi poteva essere se non Harry. Io mi rimisi sotto le coperte mi girai dalla parte opposta a lui. Volevo solo rimettermi a dormire. All'improvviso lui iniziò a farmi il solletico allora io tra una risata e l'altra lo cominciai a riempire di sberle per farlo smettere e fu così che, continuando a rotolare e muoverci, cademmo dal letto come due sacchi di patate, ridendo ancora per un po.

-Io ti uccido Harry!- dissi con un tono tra l'arrabbiato e il divertito.

-Non voglio che fai tardi già il primo giorno di scuola. Sei finalmente all'ultimo anno...dai vestiti e vieni giù a fare colazione bimba- disse prendendomi il viso e posandomi un bacio sulla fronte.

Io annuì e gli sorrisi e poi, quando uscì dalla stanza cominciai a sfilarmi il pigiama e, poi, aprì l'armadio per cercare qualcosa di decente da mettermi per andare a scuola. Avevo sempre scelto con mia mamma, la mattina, i vestiti per la giornata perché conosceva alla perfezione i miei gusti e perché i miei gusti erano anche i suoi. Da due anni però non lo poteva più fare. Ed era sempre mio padre a venirmi a svegliare dolcemente la mattina ma, ovviamente, nemmeno lui da due anni poteva più farlo. Erano passati due anni dalla notte dell'incidente in cui avevano perso la vita i miei genitori e da quando mi ero svegliata in quella stanza d'ospedale, e ancora facevo fatica a realizzarlo. Forse perché mi mancavano più di quanto volessi ammettere.

Ma non era il momento adatto ad abbandonarmi ai ricordi. Presi delle calze nere, dei pantaloncini di jeans e poi, per la parte sopra, una canottiera bianca e una camicia a quadri. Ai piedi optai per degli stivaletti neri e infine un berretto di lana nero da mettere in testa. Andai in bagno a pettinarmi i capelli castani lunghi, mi misi un po di mascara sugli occhi, per far risaltare il loro colore verde smeraldo, che avevo preso da Harry, e poi scesi giù a fare colazione.

-Finalmente! Ti ho preparato la tua solita brioche alla marmellata e il succo d'arancia.- disse Harry appoggiando il piatto e il bicchiere sul bancone davanti a me.

-Grazie mille- dissi sorridendogli e prendendo il cellulare dalla tasca per controllare se avevo messaggi.

-Tutto bene? Ti vedo strana- io scossi la testa. -Dai lo vedo quando sei pensierosa, ti conosco meglio di chiunque altro. Anche di Niall.-

Io risi leggermente -Non è niente Harry, solo un po di nostalgia tutto qui..- dissi abbassando lo sguardo.

Lui si avvicinò a me, mi abbracciò e baciò tra i capelli. -Sai che ti voglio bene vero bimba?-

-Anche io Harry- dissi sorridendogli. -Ma non sono più una bambina ormai, compio diciotto anni tra due mesi-

-Ma tu sarai sempre la mia bimba, anche quando ne avrai quaranta e io non sarò più il tuo tutore- disse sorridendomi e io gli diedi un bacio sulla guancia.

Harry riusciva sempre a farmi stare meglio. Ormai eravamo solo io e lui al mondo, e poi ovviamente Niall, ma lui era tutto ciò che mi era rimasto della mia famiglia e se sono ancora al mondo lo devo solo a lui. A interrompere quell'adorabile momento fraterno fra me e Harry fu il suono del campanello.

Harry andò ad aprire e subito si fece largo in casa Niall, che era venuto a prendermi per il nostro primo giorno di scuola all'ultimo anno.

-Ciao bimba- disse baciandomi dolcemente su una guancia.

Io ricambiai il suo saluto con un sorriso.

-Ma perché lui può chiamarti bimba e io che sono tuo fratello no scusa?!- disse Harry sorpreso e divertito.

Io risi e lo baciai su una guancia. -Ciao Harry, ci vediamo dopo scuola-

-Si bimba, fai la brava e tu Niall, ti prego, tienimela d'occhio-

-Come sempre del resto- disse Niall salutando Harry.

Harry è sempre stato super iperprotettivo con me, tranne quando si trattava di Niall perché sapeva perfettamente che lui per me era come un secondo fratello.

Fin da quando eravamo piccoli abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto. Non ricordo una sola volta in cui io abbia litigato con lui. Eravamo così felici...ancora mi chiedo perché tutto sia finito così.

Dopo una ventina di minuti, percorsi camminando, arrivammo a scuola. Il quartiere di Brighton in cui abitavamo era abbastanza ristretto. Anche Brighton era una città non grandissima se messa a confronto con altre città dell'Inghilterra, quindi tutto si raggiungeva in pochi minuti, anche camminando.

-Aspettami qui, vado a salutare dei miei amici, ok?-

-Si si certo vai pure- dissi sorridendogli.

Lo guardai mentre andava a salutare Liam e altri suoi amici; Liam era il suo più caro amico a scuola. Erano un tipo davvero apposto, che aveva conosciuto in prima superiore, ma non abitava nel nostro quartiere. Gli altri li conoscevo solo di vista.

Mentre osservavo la scena mi sentì urtare da dietro e mi caddero i libri che tenevo dalle braccia. Mi abbassai per raccoglierli.

-Aspetta, ti do una mano- mi disse una voce maschile chiara e sensuale allo stesso tempo.

-Grazie, ma la prossima volta stai più at-- mi bloccai quando alzai lo sguardo e vidi il bellissimo ragazzo, con gli occhi coloro nocciola e i capelli neri sistemati in una cresta spettinata, che mi porgeva i libri con sguardo serio. -Scusami, grazie- dissi afferrando i libri cercando di levarmi quello sguardo scioccato che avevo in quel momento.

-Non c'è di che...ci si vede in giro- disse facendomi l'occhiolino.

Io mi limitai a sorridergli. Non avevo mai visto un ragazzo così bello; non avevo proprio mai visto quel ragazzo se devo essere sincera.

-Ehi! Tutto bene?- disse Niall sventolandomi una mano davanti alla faccia, facendomi tornare alla realtà.

-Si si certo- dissi forse un po titubante.

-Dai vieni, entriamo. Ah! Prima c'è Liam che vuole salutarti-

-Oh certo, andiamo- dissi sorridendo.

Liam era stato via tutta estate, in vacanza in Italia, con la sua famiglia e quindi non ci eravamo più visti. E quando era tornato io avevo gli esami per andare al terzo anno visto che, con quello che era successo due anni fa, avevo perso un anno e dovevo fare gli esami per rimettermi in pari.

Ci raccontò un po della vacanza, poi, per me, arrivò il momento di entrare in classe.

Alla prima ora avevo musica, la mia materia preferita e non volevo assolutamente arrivare in ritardo. Salutai Niall e Liam ed entrai in classe, andando a sedermi nel solito angolo della classe. Misi i libri sul banco ma uno cadde a terra e prima che potessi allungarmi una mano me lo porse gentilmente.

-Credi che di oggi continueremo a incontrarci così?- disse una voce a me familiare. Alzai lo sguardo ed era di nuovo lui.

Complications || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora