ℂ𝕠𝕝𝕠𝕣 ℝ𝕦𝕤𝕙 • 𝒕𝒂𝒆𝒌𝒐𝒐𝒌

• 십칠 •

"La sicurezza prima di tutto" è questo che si legge a caratteri cubitali di fronte alla porta dell'aula di scienze. Come avrete ben capito, mi trovo con Taehyung...

È tutto buio, l'unica fonte di luce è la sua torcia accesa.

Sobbalzo nel buio dopo che la luce ha inquadrato uno scheletro ricoperto di liquido cremesi, finto fortunatamente.

"Hai paura del sangue?" Dice notando il mio tremolio
"Si.."
"Da quando?" Svio la sua domanda
"Divento nervoso dove ci sei anche tu"
"Perché sono un Probe?"
"No. Perché sento che dirai delle stronzate"
"Non le ho mai dette, sono sempre stato sincero... Fidati di me e seguimi"

Taehyung mi sta stringendo a se, ha notato che mi ero spaventato, e da lì non mi ha più lasciato un secondo, infatti per camminare, ha preso la mia mano facendola unire alla sua, intrecciando le nostre dita fra di loro.
Vorrei non provare tutto quello che sto provando ora... Eppure se qualcuno mi chiedesse un momento in cui avrei fermato il tempo, sarebbe stato sicuramente questo...

Mi trascina dentro un paio di porte fino ad arrivare in una stanza ancora più buia, con una sedia già posizionata verso un muro, cosa ci fa li? Che l'abbia messa lui in precedenza?

"È carino e un po'accogliente qui. È come un nascondiglio, e un nascondiglio è il posto perfetto per esperimenti segreti"
"Cosa vuoi fare" chiedo con cipiglio in volto
"Per prima cosa, siediti qui" mi prende le spalle abbassandomi sulla sedia per farmi sedere. Poi  si inginocchia a terra
"Guardami.." non mi da tempo di ribattere. Si toglie la mascherina... E avviene il terzo color rush.

Svengo come solito, ma due braccia mi reggono. Quando mi sveglio, non sono in infermieria, ma ancora in quella stanza buia, ancora su quella sedia.
"Sei sveglio?" Mi domanda dolcemente
"Volevo mostrarti un arcobaleno, ma non ha piovuto in questi giorni"
Senza aggiungere altro, tira fuori dalla tasca un oggetto di vetro, poi, gli punta la torcia contro, creando... L'arcobaleno...

"Prisma" dice tenendo ancora la torcia puntata
Non resisto.. "Posso toccarlo?" Chiedo alzandomi dalla sedia
"Me?" Chiede sorridendo per poi farmi segno di andare, capendo forse un minimo come mi sento adesso
"Vai, è tutto tuo" mi avvicino sempre di più alla parete dove c'è quella stupenda visione.