Lunedì

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Barona, Milano Sud

06:00 a.m.

Fabio aprì gli occhi, la sera prima era tornato tardi e le tre ore di sonno non erano servite a molto, ma adesso non aveva più tempo per riposare o fare sogni tranquilli. Si girò verso di lei, il viso rivolto verso Fabio, l'espressione serena e un leggero sorriso stampato sulle labbra, guardandola si chiese cosa aveva fatto per meritarsi una ragazza del genere. Totalmente l'opposto eppure così simile. Le spostò una ciocca dei capelli corvini dal volto, accarezzandola dolcemente, ne era completamente perso e se ne rendeva conto in quei momenti così, nei momenti di semplicità, come quando la osserva cucinare qualcosa, come quando dopo aver fatto l'amore per l'ennesima volta lei si appoggiava sul suo petto guardando i tatuaggi che aveva su di esso. Era così innocente delle volte che avrebbe voluto passare tutta la sua vita a proteggerla.

E per una volta lo doveva fare davvero, non aveva altre scelte, era una gara persa già dall'inizio. Si mise seduto sul bordo del letto, si passò una mano sul volto sospirando pesantemente, dovevano andarsene. Si girò verso la ragazza e fu indeciso se svegliarla ora o attendere ancora, se partire davvero o se rimandare tutto per l'ennesima volta, come se potesse rimandare anche il suo avvenire. Posò una mano sulla schiena di lei "amore..." sussurrò, la mora si girò disturbata, Fabio si avvicinò nuovamente "dai, svegliati" continuò "che succede?" sussurrò lei girandosi verso il moro con gli occhi socchiusi "sorpresa, partiamo" sorrise "cosa?" domandò lei confusa "dove?" chiese poi "ricordi che mi avevi chiesto di andare in Sicilia? Ecco, ci andiamo" sorrise Fabio "sei pazzo" scosse la testa lei per poi ritornare a dormire "sono serio invece, dai su" disse spingendola "o vuoi che ti faccia cascare" rise "non provarci, o tu vieni con me" lo minacciò la ragazza ridendo "ma che paura" rispose il moro ridendo e alzandosi "dai su, prepara le valigie" disse mentre apriva il cassetto del grande comò che avevano nella stanza  e prendendo la prima tuta che gli comparse davanti "va bene, d'accordo, voglio vedere in quanto tempo cambi la tua idea" rise la ragazza aprendo l'armadio posto esattamente di fronte al comò e tirando fuori due enormi valigie "scommettiamo?" sorrise divertito il moro "va bene" rispose lei continuando a dare le spalle al fidanzato.

Fabio perse tempo a guardarla, mentre la mora indaffarata cercava i vestiti comodi e quelli per qualche occasione importante, non era sicura che Fabio portasse a termine quello che le stava proponendo eppure era convinta che sta volta non la stava prendendo in giro, era insolito da parte sue dirle le cose all'ultimo, anche se, ultimamente non pensava per due, ma solo per se stesso. Non era insolito in realtà, tra i due era sempre stata lei a pensare per la coppia, a pensare doppio domandandosi se fosse la scelta giusta per entrambi, ma non se n'era mai fatta una questione, a parte quando litigavano perché lei, giustamente, era stanca di dover pensare per entrambi e di sentirsi dire che nessuno glielo aveva chiesto.

"ti manca tanto?" domandò Fabio interrompendo il silenzio tranquillo che si era creato " se smettessi di fissarmi il culo e mi aiutassi, magari, mi mancherebbe anche meno" scherzò la ragazza conoscendo l'abitudine del fidanzato "e chi ti dice che io ti stessi guardando?" rise lui "giura" rispose "okay, hai ragione" disse alzando le mani in segno di resa, lei rise "lo hai detto a qualcuno?" domandò "no, e non ho nemmeno intenzione" alzò le spalle lui "perché?" chiese confusa "come perché?-rispose sorpreso mentre iniziava a riempire la sua valigia- è una cosa nostra amore, agli altri che cazzo frega" rispose "non hai tutti i torti" concordò lei.

[...]

"ci siamo?" domandò lui sulla soglia della porta "credo di non aver scordato niente" rispose lei guardandosi attorno "controlla se è tutto staccato" disse il moro indicando la cucina specialmente, lei annuì e i due si divisero alla ricerca di qualche presa elettrica da staccare "no, tutto staccato" rispose lei "ottimo" rispose Fabio aprendo la porta "andiamo dai" disse prendendo le due valigie e uscendo, seguito da Margherita che chiuse la porta a chiave e lo raggiunse velocemente.

L'Ultima Settimana|| MarracashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora