Appena tornata a casa mi buttai sfinita sul letto, non avevo la forza nemmeno di farmi una doccia e dissi a Justin che non avrei cenato. Avevo mal di testa per tutte le lacrime che avevo versato quel giorno.
Improvvisamente suonò il campanello. Chi poteva essere alle otto di sera? Io non aspettavo nessuno, forse Justin aveva invitato qualche amico. Non mi alzai, non ne avevo voglia, ci avrebbe pensato lui ad aprire o chiunque fosse poteva rimanere fuori per quanto mi riguardava. Avevo il morale sotto i piedi.
Passarono alcuni minuti, sentii aprire la porta, poi seguì un urlo.
«AHHHHHHHHHH»
Sobbalzai sul letto impaurita e corsi verso l'ingresso. Justin stava urlando come un matto. Lo trovai immobile davanti alla porta che guardava qualcuno con la bocca aperta. Mi affacciai e vidi Jiu.
«Sei.. sei... davv...davvero Jiu? Quella Jiu???» chiese balbettando Justin.
Lei annuì ridendo. La presi per un braccio e la tirai in casa, controllando che nel corridoio nessuno l'avesse vista.
«Che ci fai qui?»
«Non sei contenta di vedermi?» mi chiese facendo un finto broncio.
«Se ti avesse visto qualcuno? E poi non puoi andare in giro da sola, senza nemmeno una guardia del corpo. Se qualcuno cercasse di farti del male? E' pieno di stalker in giro.»
Lei mi abbracciò, «ti preoccupi sempre per me».
Justin rimaneva immobile senza parole. Jiu era uno dei suoi idoli e lui la adorava. Era evidentemente scosso nel vederla a casa nostra. Chi non lo sarebbe stato.
«Quindi tu sei l'inquilino di Mia?»
Justin annuì ancora incredulo.
«E' carina la vostra casa», Jiu iniziò a guardarsi intorno.
«Carina? Probabilmente il tuo bagno è più grande!», le risposi ridendo, «Jiu davvero, perché sei qui? E' successo qualcosa?»
La guardai con aria interrogativa. Ormai la conoscevo bene, Jiu non faceva niente per caso e se era piombata lì in quel modo c'era sicuramente un motivo. Mi guardò con gli occhi dolci e capii subito che mi avrebbe pregato di fare qualcosa per lei e l'idea mi faceva paura.
«Usciamo! Andiamo a divertirci ok? Noi tre insieme!» disse a me e Justin tutta eccitata.
«Cosa??? Sei impazzita? Non puoi andartene semplicemente in giro così! E poi non credo che sia una scelta intelligente farti vedere per locali in questo momento. Assolutamente fuori discussione!»
«Non preoccuparti per quello, nessuno mi riconoscerà!» e tirò fuori da una busta una parrucca nera e degli occhiali da vista.
«Mi stai prendendo in giro?»
«Ti prego! Sono chiusa praticamente nella mia villa tutto il giorno. L'agenzia mi tiene fuori dal mondo da mesi, non ne posso più! Rischio di impazzire! E poi Daniel mi ha mollato, non riesco a pensare ad altro! Vorrei parlargli ma non risponde ai miei messaggi e alle chiamate... ho solo te Mia. Ti prego aiutami...»
Sapeva sempre come convincere le persone, nessuno poteva resistere al suo bel faccino. Provai a capirla, in fondo oltre ad essere una celebrità era anche una normale ragazza come me, che soffriva per le stesse cose per cui soffrono tutte le ragazze di venti anni. Aveva solo bisogno di una serata tra amiche. Ma purtroppo Jiu non era una ragazza qualunque ed i paparazzi erano ovunque. Non sapevo davvero cosa fare.
«Io sono d'accordo con Jiu, andiamo a divertirci!» si intromise improvvisamente Justin.
Lei gli saltò al collo dalla gioia mentre io lo guardai malissimo. Se il Manager Kim lo avesse scoperto sarebbe successo il finimondo, non era affatto una buona idea. Jiu continuava a guardami con la faccia di un cucciolo abbandonato e dopo vari "Ti prego" alla fine accettai di malavoglia.
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Love Yourself
RomanceMia è una ragazza di 25 anni che si è trasferita a Londra per raggiungere il suo sogno: diventare una stylist. Ma la sua vita sta andando completamente a rotoli per colpa della sua ipocondria. In preda alla disperazione decide di farsi aiutare da un...