Capitolo Undicesimo

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Le parole di Taemin mi avevano scioccata. Non potevo negare che tra noi ci fosse un feeling ma la sua dichiarazione mi sembrava troppo improvvisa. I giorni dopo la nostra conversazione sul balcone pensai molto, sia a lui che a Key. Cercai di svagarmi andando alla scoperta della città ma non per molto. Una mattina delle ragazze mi avevano riconosciuto ed inseguita per strada. Per liberarmi di loro mi ero nascosta in un bar per qualche ora prima di poter uscire e tornare a casa, promisi a me stessa di non uscire per un po' se non per andare a lavoro. L'agenzia per evitare che fossi assalita e riconosciuta per strada mandava una macchina a prendermi ogni mattina.

Mi stavo piano piano abituando alla mia nuova vita, anche se in ufficio sentivo addosso gli occhi di tutti i dipendenti. Forse perché ero l'unica occidentale a lavorare alla Star Entertainment oppure mi guardavano male per il semplice fatto che nessuno si capacitava del perché uno come Key avesse perso la testa per una normale ragazza come me.

Condividevo l'ufficio con Lee Sang Woo, l'assistente del Manager Kim, con cui ogni giorno stringevo un rapporto sempre più stretto, anche se continuava a parlarmi in modo formale nonstante lo pregassi di non farlo. L'agenda era veramente piena tra appuntamenti, shooting, apparizioni televisive ed eventi a cui i ragazzi dovevano partecipare. Il ritmo lavorativo era estenuante sia per lo staff che per i DNA, ma alla fine ero contenta. Tenermi occupata mi impediva di pensare a Key e al mio cuore che continuava a soffrire in silenzio.

Io e Key non ci parlavamo molto, per entrambi era più facile evitarci che affrontarci. Capivo il suo punto di vista, lui era il leader dei DNA e doveva dare l'esempio ai suoi compagni, non poteva fregarsene delle regole e rischiare la sua carriera per una semplice cotta. Ma dove ero io in tutto questo? Aver giocato con i miei sentimenti non contava per lui? Avevo tante domande in testa, prima fra tutte perché Taemin non si faceva i suoi stessi problemi. Non aveva paura di rovinare la sua carriera per amore come Key?

Taemin aveva iniziato ad apparire al mio fianco sempre più frequentemente, trovavo che fosse troppo gentile ed attento nei miei confronti. Spesso anche gli altri ragazzi lo guardavano di traverso non capendo tutta questa ossessione improvvisa per me. Io stessa mi sentivo spesso in imbarazzo. Sembrava tutto troppo enfatizzato, cosa aveva in mente Taemin? Continuavo a chiedermelo.

«Lascia fare a me.»

Ero nella sala relax e stavo per mettere l'acqua nel bollitore per preparare un caffè quando Teamin era sbucato dal nulla spingendomi via. Lo avevo lasciato fare rimanendo in silenzio, di nuovo imbarazzata dalle sue attenzioni.

«Sei diventata muta tutto insieme?», mi chiese.

«N-n-no...», risposi quasi balbettando.

«E' per quello che ti ho detto? Non voglio che tu sia a disagio con me.»

Le mie guance diventarono rosse mentre ripensavo a me e lui sulla terrazza e alle sue parole.

«Come potrei non essere in imbarazzo? Insomma te ne sei uscito improvvisamente con quelle parole.. sinceramente sono un po' scioccata e... e per quanto tu mi piaccia e senta di avere un legame molto profondo con te non..non..», volevo essere onesta con lui, il mio cuore purtroppo batteva per un altro, anche se contro la mia volontà.

«Non puoi darmi del tempo invece di rifiutarmi subito?», disse lui mettendomi la tazza di caffè in mano.

«Cosa mi dici del fatto che per contratto non puoi avere relazioni? Non pensi a quello?»

Ero davvero curiosa di sapere il suo punto di vista dopo quello che era successo con Key.

«Quello è un mio problema Mia. Pensi che un pezzo di carta possa controllare i miei sentimenti?», mi disse avvicinandosi e guardandomi dritta negli occhi.

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