Il concerto di Parigi si sarebbe tenuto all'Accor Arena con più di 20.000 posti, ovviamente tutto sold out. I ragazzi passarono la giornata a fare prove, mentre io, il Manager Kim e tutto lo staff controllavamo gli ultimi dettagli.
Per i ragazzi avevamo scelto un outfit più elegante e romantico del solito, in fondo Parigi era la città del romanticismo per eccellenza. Abito giacca e pantalone con camicia e cravatta, tutti di colore diverso. Taemin in bianco, Key in nero, Won in verde e MG in giallo.
Cercai più possibile di evitare Key ma, anche non volendo, me lo trovavo sempre tra i piedi. Che lo facesse apposta?
«Sistemami la cravatta, mi stringe troppo.»
Eccolo di nuovo ad infastidirmi. Eravamo dietro le quinte, mancavano pochi minuti ed i ragazzi sarebbero saliti sul paco.
«Non ce l'hai le mani? Basta che la allenti un po'..»gli risposi evitando di suo sguardo.
«Non sei la nostra assistente e stylist? Perché dovrei farlo solo? Vieni pagata per farci apparire perfetti o sbaglio?», mi rispose acido.
Feci un respiro profondo per calmarmi. C'era tensione nell'aria, tutti se ne erano accorti, ma dovevo nascondere il mio stato d'animo ed essere professionale. Sapevo benissimo che stava cercando di attirare la mia attenzione ed infastidirmi.
«Ti sistemo io Hyung» intervenne MG cercando di prendere le mie parti.
«No, deve farlo lei, è il suo lavoro..»
«Ti ricordo che stiamo per salire sul palco, datti una calmata Key», gli disse Taemin serio.
Mi voltai e guardai Key dritto negli occhi con rabbia. Non mi aveva umiliato abbastanza la sera prima?
«Hyung ma che ti prende? E' successo qualcosa tra voi? Mi fate paura cavolo! Sembra che vi volete uccidere a vicenda..» disse MG cercando di capire cosa stesse succedendo.
«Non è successo assolutamente nulla. Key ha ragione, è il mio lavoro.»
Mi avvicinai a lui, gli presi la cravatta e la tirai per farlo abbassare verso di me. I nostri volti erano a pochi centimetri di distanza ma non mi feci intimorire dal suo sguardo come al solito, ero talmente arrabbiata che non gliela avrei data vinta questa volta. Alla fine fu lui a distogliere lo sguardo per primo.
Allentai la cravatta e lo lascia andare. Controllai che anche degli altri fossero apposto e sistemai gli ultimi dettagli insieme al team del make up. I ragazzi erano perfetti come sempre e salirono sul palco tra le urla delle fan.
Per fortuna questa volta andò tutto liscio. A fine concerto eravamo stanchi ma soddisfatti. Stavo sistemando il camerino e raccogliendo le nostre cose quando mi sentii tirare per un braccio. Taemin mi stava trascinando via.
«Dove stiamo andando??»
Lui mi fece segno di fare silenzio mentre si guardava intorno per non far scoprire la nostra fuga. Lo seguii, mi fidavo di Taemin, non era il tipo che creava problemi o faceva cose contro le regole. Passati vari corridoi e scale uscimmo dall'edificio dove c'era una limousine ad aspettarci, lui aprì la portiera e mi spinse dentro, salendo a sua volta. All'interno trovai tutti i ragazzi.
«Che sta succedendo?», chiesi spiazzata.
«parta pure!», disse Taemin all'autista.
«Taemin che succede? Dove stiamo andando? Il Manager Kim lo sa?»
«In verità stiamo letteralmente fuggendo!», disse eccitato MG.
«Siete completamente impazziti? Torni indietro subito...», cercai di dire all'autista.
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Love Yourself
RomanceMia è una ragazza di 25 anni che si è trasferita a Londra per raggiungere il suo sogno: diventare una stylist. Ma la sua vita sta andando completamente a rotoli per colpa della sua ipocondria. In preda alla disperazione decide di farsi aiutare da un...