𝘽𝙊𝙉𝘿² || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈𝗎 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂

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<ALLORA? Midoriya non sa fare le scelte, ma tu? Vedo che hai una bella lista>>Mi giro vedendo Todoroki, e guardo il figlio vedendo effettivamente tantissimi nomi.

Sento uno sbuffo dal banco vicino, e guardo per un secondo un Bakugou annoiato e asociale che mi guarda male, ma ormai mi sono arresa, non puoi avere un rapporto con qualcuno che continua a spingerti via. <<Non lo sooo...poi non sono mai andata in un'altra città, qui sono tutte cose lontane, ho il senso di orientamento di una pesca, tu cosa sceglierai? >>
Lui guarda il mio figlio e punta il dito su un nome in particolare, eroe n° 2,o più precisamente da quanto ho capito, suo padre. <<Davvero? Non ne abbiamo parlato molto ma da quanto sapevo non eri in buoni rapporti con lui>>

<<Midoriya mi ha fatto capire con uno dei suoi discorsi motivazionali che non sono mio padre, e che non lo diventerò se uso il suo quirk di tanto in tanto, anche se preferisco il ghiaccio, ma devo togliermi il blocco mentale per colpa dei miei genitori se voglio andare avanti quindi mi focalizzerò su quello>>Annuisco abbassando lo sguardo, non so molto del passato di Shoto, e nemmeno lui del mio, ma non voglio obbligarlo a dirmi cosa gli sia successo, ci tengo tanto alle cose naturali, e quella deve essere una conversazione di sua spontanea volontà. <<Ti...ti darebbe fastidio se accettassi la proposta di tuo padre? È il migliore tra le agenzie della lista e una sua raccomandazione avrebbe effetti positivi sul mio futuro, capisco se non vuoi per qualche motiv->>Ed ecco la mia solita parlantina, che viene interrotta da una mani sulla spalla che mi fa ritornare alla realtà e guardi Shoto imbarazzata.

<<Per niente, anzi, un pò di supporto morale non guasta mai, e sarei felice di poterti aiutare con il tuo futuro, anche se implica parlare con mio padre>>Gli sorrido in un momento di silenzio, almeno sto in pace con me stessa sapendo che non devo preoccuparmi della scelta tra agenzie, però penso che dovrò occuparmi di qualcos'altro...

Cioè? Della sedia catapultata per terra quando Bakugou si è alzato, uscendo dalla classe in modo frettoloso e, come al suo solito, aggressivo.

No, nessuna preoccupazione, questo legame...questi rapporto malsano tra di noi dove ci spingiamo a vicenda e non riusciamo a definire se siamo almeno amici o sconosciuti, sono stanca.

Bakugou è una persona troppo complessa, e per quanto tutta la mia vita io abbia avuto a che fare con persone di questi genere, almeno quelle volevano avere qualcuno al loro fianco, volevano un amico, un legame.

Lui no, lui vede i legami come debolezze, e questo tipo di persone non pensi può far ragionare esteriormente, deve venire da sé, ma per lui so che servirebbe qualcosa di troppo grande.

L'unica cosa che posso fare per adesso è concentrarmi su me stessa, sulle persone che mi vogliono intorno, e su come gestirò tutta la questione stage.

Devo avere cose concrete nella vita, e una bomba bionda ad orologeria non è tra quelle, per quanto mi duole ammetterlo perché mi dispiace.<<Allora? Ti va bene? >>
Sbatto le palpebre un paio di volte, risvegliandomi dal mio monologo interno su Bakugou, e guardo il ghiacciolo bicolore davanti a me.
<<Uhm, cosa scusa? >>

<<Ho detto, se ti va bene andare in segreteria a dichiarare l'agenzia, così siamo sicuri e poi domani andremo insieme sul treno, ti va bene? >>

<<Oh, uhm certo, certo, sembra un piano perfetto, andiamo? >>Todoroki annuisce, ecco, così è bello.

Comunicazione, comprensione, complicità.

Le tre indispendibili C che mi servono per un rapporto, perché deve essere così difficile con quel Pomerania aggressivo? Mentre con lettrralemente il resto del mondo è così facile.

Vabbè, devo smetterla di pensare a lui, è solo un amico che vorrei avere, niente di più, è solo perché vorrei andare d'accordo con tutta la classe senza problemi, tensioni, sbuffi e sedie per terra.