𝘽𝙊𝙉𝘿² || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈𝗎 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂

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<<TU INVECE? Sai la mia storia, vorrei sapere la tua se ti va>>Mi mordo l'interno guancia per un secondo, nemmeno io ne ho mai parlato con nessuno, Midoriya ha solo delle supposizioni, ma quel ragazzo non mi ha mai fatto domande vere per paura di infastidirmi. <<Io...io sono cresciuta in un orfanotrofio, nel centro città a sud dalla costa, era molto affollato, non ci trattavano bene, praticamente non sarebbe dovuto essere un posto per bambini, sono stata adottata qualche anno fa, quando avevo 9 anni, da una coppia così...così dolce, ero una bambina molto difficile...>>

Ok si è più difficile del previsto, non pensavo che raccontare la mia di storia sarebbe stato così pesante, ma non pensavo neanche che Shoto che mi stringe la mano avrebbe alleggerito il peso un minimo, eppure l'ha fatto. <<A causa dell'abbandono, di come ci abusavano all'orfanitrofio, poi i bambini che se la prendevano con me, quel senso di non appartenere ad un posto e di non essere accettata in nessun posto a cui volevo appartenere così tanto, tutti mi bloccava, ho scoperto i miei poteri solo a 11 anni, quando la coppia che mi adottò, Shinya e Witori Tayiou, mi mandarono finalmente a scuola>>

Mi giro verso Todoroki, che stavolta ricambia girandosi verso di me. <<Mi hanno aiutato molto, hanno provato persino a cercare i miei veri genitori, ma mia madre era morta, e mio padre introvabile...però sinceramente non mi interessava, con loro stavo bene, avevo scoperto che mi avevano adottata perché avevano da poco perso un figlio, ed erano dei genitori così buoni, te lo giuro, ma poi Shinya, mia madre, si ammalò, era una delle poche persone ancora normali, niente quirk, non era rafforzata come noi o altro, ed era una malattia genetica, la stessa che portò via il figlio>>Altra stretta di mano, altro sospiro, era come un ritmo da mantenere per non piangere, non lasciarmi andare troppo, la storia di Shoto era decisamente peggiore non potevo lamentarmi davanti a lui di aver avuto una famiglia amorevole.

<<Witori, da allora, non è più lo stesso, lavora per il governo quindi lo vedo poco, si è fatto spostare nella sede di Shangai per stare il più lontano possibile dalla casa piena di ricordi della sua vecchia famiglia, non ha preso in considerazione minimamente che avrebbe abbandonato l'unica particella di famiglia rimasta, e così l'unico posto in cui mi sono sentita davvero al sicuro, per una volta, dopo tre anni è diventato un orfanotrofio privato, almeno ho risolto il mio problema rispetto ai luoghi affollati sai...però è brutto stare sempre da soli, con tutte quelle foto, i ricordi>>Guardo un attimo Shoto, ringraziandolo con lo sguardo per avermi ascoltata così attentamente. <<Mi sono sentita inutile tutta la vita, senza uno scopo, senza poteri perché erano bloccati, poi anche con i Tayiou non ho potuto fare niente, ho potuto solo guardarli morire o allontanarsi...Penso che...penso che prima faceva meno male perché era la mia normalità, non avevo conosciuto di meglio, adesso fa più male perché ho avuto un assaggio di famiglia, felicità, e vederla scapparti tra le mani è peggio, forse per questo sono così affezionata a voi, siete ciò che più ho vicino ad una famiglia...>>

<<Akisame, puoi considerarmi la tua famiglia, perché io ti considero la mia, sai più tu di me che i miei genitori, quindi non farti problemi inutili ok? Non scapperemo>>

<<Grazie, davvero>>

<<Grazie a te, hai un dono Ame, metti a loro agio le persone come nessuno ci riesce, meritavi davvero di meglio, vieni qui>>Mi tira verso di se abbracciandomi, e finalmente ho la conferma pratica, che ho un posto in questo mondo, uno spazio mio, delle persone mie, che vogliono che rimanga.