For You I Will ; Howlxreader

3) pasticcini e maledizioni

T/N POV.

Dopo aver raccontato tutto l'accaduto alle mie migliori amiche, Lettie sospirò:
"Allora doveva essere un vero mago".

"Ma era gentile con me", mormorai perplessa, pensando ai suoi occhi profondi e misteriosi e a quella sua personalità giocosa ma allo stesso tempo coraggiosa.

"Ma certo che lo era !! Stava cercando di rubarti il cuore !!", esclamò Lettie con una faccia evidentemente preoccupata.

Sophie, d'altro canto, si voltò cercando di nascondere il suo sorriso. Entrambe sapevamo che lei non credeva a questi tipi di miti.

"Lettie, non sono nemmeno sicura che sia vero-"

"Dico sul serio !! Se quel mago fosse stato davvero Howl, te lo avrebbe mangiato !!"
Scattò Lettie e in risposta Sophie scosse la testa e aggrottò la fronte, incrociò le braccia e si piegò leggermente sulla cassa, guadagnandosi un po' si farina.

"Siediti dritta", comandò per poi girarsi verso di me con occhi imploranti, "Devi stare più attenta T/n; là fuori è pericoloso. Anche la Strega delle Lande è tornata in cerca di qualche preda- Ehy, ma mi stai ascoltando ?!"

Uscì di scatto dal mio sogno ad occhi aperti. "Eh?"

Lettie inspirò come se all'improvviso stesse per iniziare una conferenza di trenta minuti quando -grazie al cielo- fui salvata da uno degli operai che rimosse una scatola dal muro.

"Lettie, i pasticcini al cioccolato sono pronti".

Si obbligò a sorridere e annuì: "Ok, arrivo subito".

Guardai di nuovo Sophie. Aveva vinto la gara, il che significa che dovevo cercare di convincere sua sorella a portarci dei pasticcini gratis.

Dopo molti rimproveri e schiaffi da parte di Lettie, siamo riuscite ad uscire, anche se non del tutto indenne; eravamo ricoperte di farina dalla testa ai piedi, ma almeno con tre perfette scatole di pasticcini ripieni tra le nostre braccia.

Sophie ridacchiò mentre cercava di pulirmi i vestiti sporchi di farina; rimasi in silenzio, sopratutto per cercare di non farmi entrare la farina in bocca.

"Ecco fatto, le macchie più evidenti le ho tolte"
Esclamò con fare soddisfatto.

"Grazie mille Sophie!"

"Di niente. Bene, sarà meglio che andiamo allora. Volevamo solo assicurarci che stessi bene," spiegò Sophie e io annuì.

Lettie le prese le mani.
"Sophie, (T/n), volete davvero passare il resto delle vostre vite in quel negozio di cappelli?"

Rimasi in silenzio, in parte a causa della farina, e dall'altra perché semplicemente non avevo nessuna risposta alla sua domanda.

"Il negozio era così importante per papà, e io sono la maggiore. E inoltre... non mi dispiace affatto,"  Disse Sophie sorridendo alla sorella minore, che prontamente scosse la testa.

"Non sto chiedendo cosa avrebbe voluto nostro padre; voglio sapere cosa vuoi tu", la supplicò.

"Io-" iniziò Sophie ma fu interrotta dal ragazzo delle consegne.

Sophie era persa nei suoi pensieri e quindi ho cercato di trascinarla con me come meglio potevo visto che avevo le scatole tra le mani.

"Sarà meglio che andiamo," disse piano Sophie a Lettie.

"Sono le vostre vite, ragazze. Fate qualcosa per voi stessi per una volta, d'accordo?" Lettie ha chi

"Ciao Lettie," rispose Sophie, allontanandosi. L'ho salutata prima di unirmi al mio migliore amico.