3-Don't be shy/ Hermione Granger

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Nome: Emma
Provenienza: Londra, mezzosangue
Casa di origine: Grifondoro
Sceglie il capitolo con: Hermione Granger

Entrare ad Hogwarts era sempre e comunque un'emozione, nonostante per Emma fosse la sesta volta.

Era una semplice ragazzina: non particolarmente alta ma molto magra, capelli lunghi e mossi color castano chiaro a differenza degli occhi color nero pece , l'unica parte scura del suo viso sempre luminoso.

Stava entrando nella Sala Comune dei Grifondoro, la sua casa d'appartenenza. Emma quell'estate l'aveva vissuta come se fosse stata l'ultima della sua vita: stare per tre mesi interi con la sua famiglia era un'esperienza pesante e che la ragazza non augurava a nessuno, infatti in quei tre mesi non aveva avuto un attimo di pace: i genitori di Emma erano senza pietà e talmente ossessionati dallo studio e dalla perfezione di una persona da mandare la figlia in completa crisi. Ed Emma lo trovava disgustoso:nonostante i suoi cercassero di darle la via maestra con gli studi e tutto il galateo magico per una buona educazione, Emma aveva sempre la testa per aria e non sopportava l'idea di dover pensare ai libri piuttosto che divertirsi con gli amici. Era ribelle? Forse. Ma ovviamente nessuno poteva dirle cosa fare.
E avere una migliore amica mezzosangue e secchiona ma intelligente ed educata come pochi era il colmo: Hermione Granger.

Era una Grifondoro coetanea di Emma, con occhi marroni, tanti capelli con boccoli in testa e una grande passione per lo studio, a differenza dell'amica.

L'aveva conosciuta durante il primo anno nel bagno delle ragazze. La mezzosangue era stata presa in giro da un ragazzino perchè aveva svolto correttamente un esercizio in classe mentre lui no, ed Hermione si prese anche di corregere cosa stava sbagliando. "E' leviosa, non leviosà! E' insopportabile, per questo poi non ha amici" ed era vero. Hermione non aveva mai avuto un amico a causa della sua superiorità nello studio, nessuno la considerava più di tanto se non per chiederle i compiti già fatti. Si precipitò in bagno a piangere tutte le sue lacrime, fino a quando non sentì una voce fuori dalla porta del bagno che la incoraggiò ad uscire, nonostante non la conoscesse: la voce di Emma.

Quella sera diventarono amiche e rimasero a parlare un po' di tutto come se si conoscessero da una vita: dalle stupide famiglie ossessionate dal sangue puro, ed Emma menzionò anche quella di Draco Malfoy, fino alle materie in cui erano portate, ed...

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Quella sera diventarono amiche e rimasero a parlare un po' di tutto come se si conoscessero da una vita: dalle stupide famiglie ossessionate dal sangue puro, ed Emma menzionò anche quella di Draco Malfoy, fino alle materie in cui erano portate, ed Emma rimase di stucco quando sentì gli eccelenti voti della ragazza in tutte le materie nonostante fosse solo una primina come lei. Restarono insieme per una manciata di ore che per Emma altro non furono che una boccata d'aria fresca: non aveva molti amici perché molto riservata e timida.

Le due ragazze avevano molto in comune: la solitudine, la gentilezza, il carattere riservato e anche l'aspetto fisico, tanto che le persone a volte le scambiavano per sorelle gemelle.

Ma c'era una differenza: Emma non aveva niente di cui preoccuparsi perché, nonostante fosse anche lei una mezzosangue e quindi additata per la sua provenienza babbana da parte del padre, non mostrava il men che minimo interesse nei confronti degli insulti provocanti.
Hermione invece rimaneva male da quei bulli che altro non facevano che riempirle la testa di pensieri negativi e deprimenti, colmi di razzismo. Era debole e crollava a qualsiasi insulto subiva.
Per questo Emma decise di sostenerla sempre: era troppo speciale per lei, e non voleva perderla per degli stupidi cretini.

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