6- I'm about to die/ Tom Riddle

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Nome: Aurora
Provenienza: Londra, Purosangue
Casa di origine: Serpeverde
Sceglie il capitolo con:  Tom Riddle

Aurora stava correndo più veloce che poteva. Il rumore dei suoi passi era sempre più acuto, come un campanello suonato più volte in un singolo minuto. Il suo respiro faticava a a continuare e il fiatone aumentava troppo velocemente, così come i battiti del suo cuore...
Doveva scappare. Doveva nascondersi. Ma con quel poco che riusciva a sentire e vedere le era difficile trovare una giusta direzione per poter fuggire.
Tom Riddle l'aveva conosciuta al secondo anno, entrambi erano dei Serpeverde modello. Lui era sempre attento alle lezioni, lei lo stesso, ma anche quando non lo era riusciva a riprendere il filo della lezione da dove lo aveva lasciato. Lui era pignolo, lei svogliata. Lui era preciso, lei spensierata.
Lui cattivo. Lei di più.
Fecero "amicizia" al club dei duellanti creato da Lockhard, professoredi Difesa Contro le Arti Oscure. Per puro caso vennero messi insieme in coppia per allenarsi: il modo in cui lei scagliava gli incantesimi era fuori dal normale. Con una tale precisione da fare invidia ad un professore. Con una tale abilità nel difendersi da togliersi il cappello. Con una certa astuzia da riuscire a battere il suo avversario e scaraventarlo dall'altra parte della stanza con un semplice tocco della sua bacchetta.
Tom capì che quel talento non doveva essere sprecato: Era alta, capelli mori, folti e i suoi occhi erano di un verde smeraldo da rendere il più costoso dei diamanti una semplicissima e insignificante pietra. Già da tempo la osservava. Lei era troppo diversa dalle altre. Una diversità che la rendeva unica.
Ma ciò che la distingueva era il carattere: di fuori sembrava debole, ma se qualcuno provava solamente a sfiorarla o addirittura rivolgerle la parola questa si trasformava in una tigre che con le unghie feriva i sentimenti di colui/colei che le si avvicinò.
Era evidente che qualcosa non andasse. Era sempre da sola, o almeno non aveva particolarmente legato con qualcuno in quegli anni.
Proprio come Riddle.
Era già da un po' che si conoscevano, ed era già un po' di tempo che lui scoprì l'esistenza della Camera Dei Segreti. Quello era un segreto da condividere con lei.

Il 13 Giugno del 1943 scesero insieme in questa camera segreta; lui pensava che lei fosse per lo meno spaventata per la "sopresa" che Riddle le stava facendo, ma lei era solamente curiosa e non vedeva l'ora di scoprire quali intriganti avventure avrebbero passato insieme.
Ecco ciò che Riddle amava di lei: non aveva paura di niente.
Quando scesero, si ritrovarono davanti una porta con un grande serpente attorcigliato.Riddle parlò in una lingua che Aurora non aveva mai sentito, ma questo non la impressionò anzi continuò ad ascoltare con attenzione. Una volta che la porta si aprì, il serpente diede accesso ad un'enorme e cupa stanza.

 Il pavimento era rotto con delle profonde buche e sulle pareti erano raffigurati numerosi serpenti e scene di guerra

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Il pavimento era rotto con delle profonde buche e sulle pareti erano raffigurati numerosi serpenti e scene di guerra.Ammassi di pietre erano messi l'uno sopra l'altro, creando una piccola salita. Tom e Aurora presero a salire. Ritrovatisi nella cima videro l'accesso di un'altra piccola porticina.
"Eccolo qui" - disse orgogliosamente Riddle, come se avesse trovato un qualcosa che per anni non riusciva a trovare.
Aurora non chiese nulla e si limitò a guardare ciò che il ragazzo stava facendo. Si avvicinò lentamente alla porta, sfilò la bacchetta dalla sua toga ed, alta voce, disse:
"ALOHOMORA!"
Un bagliore di luce accecò entrambi per un minuto,facendoli precipitare verso il basso ma non facendosi male grazie ad un incantesimo protettivo di lei; attraverso la luce fuoriuscì un altro serpente, quattro volte enorme rispetto a quello della porta principale e con tante rune disegnate sulla coda liscia. Appena vide la ragazza,
Si avventò addosso a lei con cattive intenzioni.

Lei era pronta a difendersi; ma Tom le chiuse gli occhi e le bloccó il polso

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Lei era pronta a difendersi; ma Tom le chiuse gli occhi e le bloccó il polso.
"Tranquilla. Non ti farà del male. L'unica cosa cosa è non guardarlo negli occhi"- disse sfiorandole le labbra.
Lei si rassicurò.
Il ragazzo disse al serpente qualcosa in serpentese e il serpente si calmò, evidentemente aveva rassicurato anche lui dicendo di non fare del male ad Aurora.
Subito dopo Tom parlò di nuovo al serpente, ma questa volta l'animale assunse un'espressione minacciosa e seria: fissò la porta d'uscita della camera e si avventò velocemente su di essa, lasciando soli i due giovani maghi.
"Che cosa gli hai detto?" - chiese la ragazza, curiosa.
"Di provare un esperimento con me. Gli ho detto di uccidere una sporca mezzosangue"
"Che cosa hai fatto?"- chiese lei stavolta, più allarmata. Credeva che Riddle fosse crudele, ma non così tanto da arrivare ad uccidere qualcuno. -" Ci saranno conseguenze gravi se ci scopriranno!"
"E da quando a te importano le conseguenze?"-chiese con uno sguardo interessato.
"Se ci sei di mezzo tu...la questione cambia..."-ammise lei
"Ah si? Quindi saresti disposta a rischiare per me?"
"Certo che lo farei. Con chi credi di parlare? Con una di quelle galline che ti porti a letto?"
Tom rise di gusto. "Scusami, non fraintendermi. Non pensavo che io per te fossi così importante, insomma,non ho nulla di speciale"
Aurora lo guardò fissa negli occhi
"Tu sei tutta la mia vita, idiota"
A quel punto Tom non perse altro tempo. La prese per i capelli e la baciò. Lei ricambiò. Si assaggiarono per 5 interi minuti, dandosi dei baci forti e violenti, che sapevano di nostalgia...
Si erano aspettati da troppo tempo.
Vennero fermati dal grosso serpente che ritornò velocemente nella Camera. La creatura scrutò Tom. Lui capì.
"Esperimento completato"- disse lui.
La ragazza era stata uccisa.
Aurora rimase impassibile a quella notizia, non poteva credere che il suo ragazzo aveva appena ucciso una persona e che adesso era la persona più felice del mondo per aver eliminato una mezzosangue nel mondo. Ma ciò non le importava:voleva vederlo felice e se questo era il prezzo, lei sarebbe stata disposta a correre specifici rischi.
Il serpente si rivolse di nuovo a Tom, questa volta più preoccupato. Ciò che la creatura disse rese Aurora più curiosa di prima. "Cosa ha detto Tom?"
Il ragazzo deglutì. "C'era qualcuno nel momento in cui uccise la ragazza
...È scappato a raccontare ciò che ha visto..."
La ragazza impallidì."Ci scopriranno"
Tom aggrottò la fronte, e strinse la sua mano. "No, non ci riusciranno mai.
Dobbiamo scappare prima che lo vengano a sapere. Dobbiamo trovare un altro posto. Un posto dove possiamo stare solo io e te. Un posto dove possiamo decidere come svolgere tutti gli altri delitti senza essere scoperti. Tutti i mezzosangue devono essere eliminati."
Aurora rimase a guardare Tom. Era così bello che non riusciva a dire una parola. Ed ora che era completamente cattivo era ancora più affascinante, e ciò la rendeva ancora più innamorata di lui.
"Ti seguirò, dimmi come possiamo scappare."
Non perse un altro minuto per baciarla.
"Prendiamo due scorciatoie opposte. Ci vediamo davanti alla porta principale."
E si separarono momentaneamente.

//Se volete partecipare ed avere un capitolo anche voi con qualche personaggio, scrivetemi!!!!

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