Il palazzo

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Tartaglia arrivò a palazzo all'incirca 2 ore dopo. Il Palazzo della Tsarina era alto ed imponente. Sembrava essere stato costruito apposta per apparire imponente, così imponente da poter inghiottire chi ci entrava dentro. Tartaglia non sapeva perché ma il palazzo lo aveva sempre messo a disagio.

Tartaglia scese dalla carrozza e entrò a palazzo; venne accolto da dei funzionari di palazzo che gli dissero che avrebbe dovuto ricevere la Zarina dopo pranzo.

Tartaglia, non sapendo come occupare il tempo, se ne andò nella sua stanza. Tutti gli Harbinger della Zarina avevano una stanza a loro sempre riservata all'Interno del palazzo, anche se non tutti decidevano di vivere lì, Tartaglia stesso, ad esempio, non usava tanto spesso quella stanza: in parte perché veniva sempre spedito dalla Zarina in missioni all'estero, in parte perché non gli piaceva stare a palazzo più del dovuto. Non succedeva mai niente di interessante in quel posto, era sempre silenzioso in una maniera quasi irritante.

La stanza a palazzo di Tartaglia essendo raramente usata, era alquanto spoglia:  il letto era semplice, con lenzuola e coperte bianche, le tende erano semplici e spoglie e di semplice fattura; l'armadio era quasi vuoto, con a malapena dei vestiti di cambio.

C'era solo un unico quadro appeso alla parete, che non era neanche stato scelto da Tartaglia, ma era probabilmente qualcosa che qualcun altro aveva messo lì. Era un ritratto della Zarina, che era riposta di tre quarti e stava guardando l'osservatore con sguardo serio. Il dipinto non aveva uno sfondo definito, quindi la Zarina era posta in uno spazio quasi metafisico, che la faceva sembrare quasi eterea.

Tartaglia detestava quel quadro, ma visto che era un dipinto che ritraeva la Zarina non si sentiva di buttarlo.

Il giovane si stese sul letto, non aveva fatto niente di particolare quel giorno, ma aveva ancora un po' di mal di testa e si sentiva un po' stanco, poi mancavano diverse ore all'ora di pranzo, perciò decise che avrebbe dormito un po'; quindi chiuse gli occhi, si stese e iniziò a dormire

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Ajax era contentissimo: quel giorno lui si sarebbe sposato con la persona che amava. Finalmente lui e Zhongli si erano decisi a sposarsi.

Erano entrambi vestiti completamente di bianco e avevano dei gigli fra i capelli e Ajax indossava un corto velo semi trasparente. Zhongli aveva i capelli raccolti da un ferma capelli d'oro che Ajax gli aveva regalato precedentemente, che era in tinta con i suoi occhi

In chiesa c'erano tantissimi invitati, che erano venuti tutti per vedere la loro unione.

Ajax si avvicinò all'altare, dove il suo futuro marito lo stava aspettando sorridendo gioiosamente, con suo fratello Teucer dietro di lui, che stava portando le fedi nuziali.

Arrivato all'altare il prete iniziò a dire i voti nuziali dei due "Vuoi tu, Ajax, prendere il qui presente Zhongli come tuo sposo? Amarlo e onorarlo finché morte non vi separi?"

Ajax rispose prontamente "lo voglio"

Il prete allora chiese a Zhongli: "vuoi tu, Zhongli, prendere Ajax come tuo sposo?"

Ci fu una lunga pausa in cui Zhongli non disse niente, Ajax non comprendeva perché lui non stesse rispondendo. Zhongli, improvvisamente iniziò a ridere sguaiatamente e con lui il resto delle persone nella chiesa, perfino Teucer stava ridendo.Ajax era ancora più confuso di prima. Cosa diamine stava succedendo?

Improvvisamente tutti gli invitati si alzarono ed iniziarono ad andarsene, anche Zhongli iniziò ad avviarsi fuori dalla chiesa, lasciando Ajax completamente da solo.

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Tartaglia venne svegliato dal suono di qualcuno che stava bussando alla sua porta.

"Che sogno stupido..." mugugnò Tartaglia fra sé e sé.

Il rosso si alzò ed aprì la porta e si ritrovò davanti Signora "Sei l'ultima persona che avrei voluto vedere..." disse Tartaglia in modo acido.

"Ciao anche a te Tartaglia..." disse Signora alzando gli occhi al cielo "sono venuta qui per dirti che è pronto il pranzo, dovresti ringraziarmi per averti svegliato".

"Preferirei ficcarmi un coltello nella gola piuttosto che mangiare con te"

"Oh non dirmi che sei ancora arrabbiato per quella storia dello gnosis? Sarai pur stato all'oscuro di tutto per tutto il tempo, però alla fine la Zarina è riuscita ad ottenere quello che voleva e tu hai completato la tua missione"

"Non mi va comunque a genio come siano andate le cose... tu e il signor Zhongli... AH fa niente guarda! Non mi importa, voglio solo andare a mangiare per poi fare rapporto alla Zarina e andarmene da qui e non vederti mai più!"

La signora alzò gli occhi al cielo e sbuffò "contento te!".

La Signora e Tartaglia, a quel punto iniziarono ad avviarsi verso la sala da pranzo camminando circa a 5 metri di distanza.

"Tartaglia, c'era per caso qualcosa fra te e quell'impresario delle pompe funebri?" Disse Signora con fare malizioso.

Tartaglia non rispose, ma la sua espressione imbarazzata e il fatto che stesse arrossendo fecero trapelare il fatto che la Signora avesse colto nel segno.

"Allora è come pensavo! È per questo che sei arrabbiato!"

"Stai zitta tu non sai niente!"

"Allora illuminami Tartaglia, quanto era profonda la vostra relazione? La tua era una stupida cottarella o lui ti ricambiava? E se si fin dove siete arrivati?"

"Smettila!"

"Aspetta lo avete fatto? Perché se siete arrivati fin lì mio caro Tartaglia significa che tu hai avuto un coito con un drago! Non pensavo fossi un tale pervertito da darti alla zoofilia..."

"Tu...tu sei una merda vivente! Io ti odio!"

La Signora si mise a ridere sguaiatamente di Tartaglia. Quella donna era la cattiveria fatta persona, sembrava che fosse nata proprio per trovare i punti deboli delle persone per poterli sfruttare ed usarli per infliggere loro dolore.

"Oh sapevo che Zhongli aveva intenzione di ingannarti, ma non mi aspettavo che avrebbe usato mezzi del genere per farti abbassare la guardia. Sarai davvero triste adesso, non è vero?"

Tartaglia fece un respiro profondo e disse: "sai signora mi sono stancato di farmi deridere da te, sei così fastidiosa che mia hai fatto passare l'appetito. Vado a fare rapporto alla Zarina. Oh e spero che il pranzo ti vada di traverso"

Tartaglia si girò e se ne andò verso la stanza del trono della Zarina mentre intanto la Signora stava ridendo.

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NOTE DELL'AUTRICE
Scusate se è da un po' che non pubblico, e se questo capitolo fa cagare, ma ero impegnata

Childe x Zhongli fic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora